Carxpert: il concetto di garage di Technomag «Non vogliamo più rinunciare alla nostra libertà»

Carxpert di Technomag

Carxpert: il concetto di garage di Technomag «Non vogliamo più rinunciare alla nostra libertà»

14 giugno 2017 agvs-upsa.ch - La Landgarage AG di Uhwiesen, nel Weinland zurighese, opera dal 2000 esclusivamente come concetto di garage ed è dunque tra i pionieri nel settore dei garage liberi. Nell'intervista, i titolari Jakob e Carola Schlatter spiegano com'è migliorata la loro attività.


Liberi da 17 anni: Jakob e Carola Schlatter davanti al loro Landgarage.

mbo. Jakob Schlatter, presidente in carica della sezione UPSA di Sciaffusa e sua moglie Carola gestiscono la Landgarage AG di Uhwiesen ZH dall'inizio del 1998. L'azienda è nata come concessionario ufficiale Peugeot. Ma nel 2000 gli Schlatter sono passati al concetto Technomag «AD-Garage» (oggi Carxpert). Dal 2000 – cioè da 17 anni – la Landgarage AG è esclusivamente un concetto di garage.
 
Signori Schlatter, perché avete detto basta alla rappresentanza del marchio?
Jakob Schlatter: Non è dipeso dal marchio. Peugeot è la mia vita. Ho fatto l'apprendistato su queste francesi, che restano auto eccezionali.
Carola Schlatter (sorridendo compiaciuta): Sì, è così. Mio marito si è fatto tatuare un leone.
JS: È andata così: all'inizio degli anni Duemila, Peugeot Svizzera ha riassegnato le aree tra i concessionari. A noi è stata affidata l'area tra Uhwiesen e Winterthur. Ma io sono di Sciaffusa e la mia clientela fissa si trova tra Uhwiesen e Sciaffusa, perciò non ho accettato.
 
Cosa vi ha spinto a passare al concetto di garage Technomag?
JS: Ne avevo sentito parlare qualche volta e avevo già caldeggiato l'ipotesi di adottare un concetto. Ma all'epoca i concetti di garage erano ancora malvisti e c'erano solo tre fornitori noti: ESA con Le Garage, Derendinger con Garage Plus e appunto Technomag con AD-Garage. L'esperienza con Technomag come fornitore di ricambi era stata buona e AD-Garage ci è parso il concetto più adatto e rappresentativo. Con il cambio di nome in Carxpert, nel 2011, il concetto Technomag ha ulteriormente migliorato il suo formato.


Gestita dal 1998 da Jakob e Carola Schlatter: la Landgarage AG di Uhwiesen nel Weinland zurighese.

Quali sono i vantaggi di un concetto di garage?
CS: Siamo più liberi e indipendenti; praticamente possiamo fare tutto. Così si lavora meglio.
JS: La rappresentanza di un marchio implica molti obblighi. Ad esempio si deve vendere un certo numero di vetture nuove. Non è così per i garagisti liberi. E anche il cliente è più libero di decidere cosa vuole. Faccio un esempio: se un cliente va dal concessionario con un'auto vecchia e difettosa, questo deve praticamente sconsigliargli la riparazione e vendergli una nuova vettura per raggiungere la quota. Presso i garagisti liberi il cliente ha solitamente la scelta tra riparazione e nuovo acquisto. Chiaro, se non ne vale più la pena, anche noi sconsigliamo una costosa riparazione. Ci sono sempre automobilisti pronti a investire denaro nella loro vecchia auto. Ma se offriamo loro la possibilità di scegliere, ne sono grati e restano clienti fedeli.
CS: Ci sono anche vantaggi economici. Ad esempio sul fronte della Corporate Identity, i cui aggiornamenti regolari sono a carico del garagista del marchio. O le misure pubblicitarie, praticamente imposte dal fabbricante o dall'importatore e che vanno pagate a caro prezzo. Con Carxpert si può scegliere la propria pubblicità da un catalogo di proposte e comporla individualmente, scegliendo solo quel che serve. Così si risparmia.
 
Ci sono anche svantaggi?

JS: Ci sono sempre due lati della medaglia, ma a noi va bene così. Ad esempio si è obbligati per contratto ad acquistare i ricambi dal fornitore del concetto. Ma non ci sono pressioni temporali, a differenza dei contratti per i concessionari dei marchi. Con Technomag, ad esempio, si può scegliere il periodo in cui si desidera acquistare le parti.

Cos'è successo quando ha tolto la Corporate Identity di Peugeot?
CS: Ovviamente avevamo informato i nostri clienti fissi che hanno continuato a portarci le loro Peugeot. Inoltre abbiamo acquisito nuovi clienti quando gli altri automobilisti in paese hanno notato che riparavamo anche veicoli di altre marche. L'indipendenza dal marchio ci ha permesso di ampliare notevolmente la nostra clientela fissa

Vecchio e nuovo: l'esperto di automobili Adrian Cirillo prepara la consegna di una nuova Peugeot 108. La 205 GTI (anno 1990) è ancora in vendita.

Su un banner si legge ancora: «Il vostro specialista Peugeot». Com'è stato il rapporto con il marchio dopo il cambiamento?
JS: Come ho detto prima, il mio cuore batte tuttora per Peugeot. Difatti continuiamo a vendere le nuove vetture di questa marca. Le otteniamo dai rappresentanti ufficiali Peugeot in Svizzera con cui siamo in buoni rapporti. Abbiamo buoni contatti anche con gli altri garagisti UPSA della sezione di Sciaffusa. Di tanto in tanto vendiamo anche qualche vettura nuova di un'altra marca. Così come riceviamo la visita dei rappresentanti ufficiali Peugeot, che tentano di riconquistarci.
CS: Ma non siamo disposti a ricominciare con gli obblighi. Non vogliamo più rinunciare alla libertà.
 
E come funziona la fornitura dei dati dei veicoli?
JS: Alla perfezione! Grazie a
Carxpert abbiamo libero accesso ai dati di tutti i marchi. Con il nostro strumento di diagnosi della marca Hella Gutmann possiamo verificare dal 70 all'80 percento di tutte le auto. Non riusciamo a ottenere solo i dati delle auto più nuove. Ma non è un problema perché i veicoli ancora in garanzia sono comunque portati dai garagisti dei rispettivi marchi.
 
Cosa consigliate agli altri garagisti che caldeggiano l'idea di cessare la rappresentanza del marchio e di passare a un concetto?
JS: Non è facile perché c'è differenza se l'azienda è in città o in campagna e se impiega quattro o quaranta collaboratori. Io posso parlare solo per i piccoli garage di campagna come il nostro. E dico: non abbiate paura di non riuscire a sopravvivere senza rappresentanza del marchio! Noi siamo liberi da 17 anni e non ci è mai andata meglio.
CS: Ma ovviamente per avere successo bisogna darsi da fare. Ad esempio si deve imparare a gestire l'autonomia acquisita. Quando non c'è più nessuno a dirti cosa fare occorrono più iniziativa propria e creatività oltra alla voglia di lavorare sodo.
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