Elezioni parlamentari: possibili benefici per il ramo dell'automobile

Elezioni parlamentari: possibili benefici per il ramo dell'automobile

20 ottobre 2015 agvs-upsa.ch - I vincitori delle elezioni parlamentari 2015 sono l'UDC e il PLR con un incremento delle rispettive quote dell'elettorato pari al 2,8 e all'1,3%. Abbiamo chiesto al Presidente centrale UPSA Urs Wernli quali saranno le conseguenze per il ramo dell'automobile.

Le elezioni 2015 fanno già parte del passato. Ne escono trionfanti i partiti borghesi dell'UDC e del PLR. E anche il ramo dell'automobile potrebbe figurare tra i vincitori. Sono stati infatti eletti ben 44 dei 68 candidati che l'UPSA aveva consigliato in quanto „sostenitori del ramo dell'automobile“. Essendo ancora vacanti 19 seggi al Consiglio degli Stati, il numero potrebbe salire. Il Presidente centrale UPSA Urs Wernli si dice soddisfatto del responso delle urne.

È soddisfatto dell'esito delle elezioni?
Urs Wernli: Volevamo avere più politici borghesi in parlamento e abbiamo raggiunto l'obiettivo, quindi sono soddisfatto. Ora spero che al Consiglio degli Stati vengano eletti più politici sostenitori dell'economia.

Quali saranno le conseguenze per la politica dei trasporti in Svizzera?
In linea generale, la nuova composizione del Consiglio nazionale dovrebbe produrre effetti positivi. Nel breve periodo il nuovo parlamento potrebbe assegnare ulteriori mezzi al progetto per il finanziamento delle strade „FOSTRA“, il che garantirebbe l'ampliamento delle autostrade nel medio termine. È persino possibile che si riesca a creare una maggiore accettazione nei confronti del trasporto individuale motorizzato. Ciò tornerebbe utile nell'intento di conseguire una regolamentazione ragionevole dei tetti massimi di CO2.

Quali saranno gli effetti per il ramo dell'automobile?
Dal nuovo parlamento mi attendo un atteggiamento aperto nei confronti del traffico individuale motorizzato, vale a dire quello stradale, e quindi meno limitazioni all'utilizzo dei veicoli a motore. Ciò produrrebbe l'effetto indiretto di ripristinare l'apprezzamento dei cittadini verso l'auto, il che, a sua volta, potenzierebbe il valore aggiunto dell'economia nazionale. Ne potrebbero beneficiare sia le aziende in generale sia il ramo dell'automobile in particolare.





 
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