Gruppo Erb: Morte di Rolf Erb, epilogo di un dramma familiare

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Gruppo Erb: Morte di Rolf Erb, epilogo di un dramma familiare

12 aprile 2017 upsa-agvs.ch - Stando al Blick, sabato scorso Rolf Erb è stato rinvenuto senza vita nel suo castello di Salenstein (TG). La sua morte segna il tragico epilogo di uno dei più grandi drammi del ramo svizzero dei professionisti dell’auto.

mbo. Tutto era cominciato con una piccola officina, poi trasformatasi nel gruppo Erb di Winterthur, temuto rivale di Emil Frey AG e Amag e azienda modello del ramo svizzero dei professionisti dell’auto. Morto Hugo Erb jun. († 2003), capitano dell’impresa, inizia la catastrofe.

Da piccola officina a impero
Il primo capitolo della saga familiare fu scritto nel 1920 da Hugo Erb sen. con l’apertura di una piccola autofficina a Winterthur-Töss; nel 1927 fu poi inglobato un garage. Meccanico di automobili qualificato, Erb era stato capo officina di un grande garage di Monaco, dove aveva sostenuto l’esame di maestria. Suo figlio, Hugo jun. (classe 1918) prese in mano le redini dell’azienda nel 1946 acquistando il garage Ford del padre e costruendo una nuova sede in posizione più centrale. Dal 1951, chi voleva acquistare un veicolo Mercedes a Winterthur poteva farlo nel garage Erb. Solo tre anni dopo Hugo Erb jun. lanciò anche dei servizi finanziari per l’acquisto di auto, che diventarono poi uno dei pilastri portanti del gruppo Erb.

Silenziosa, potente, Mitsubishi
Negli anni Sessanta e Settanta l’azienda riuscì a espandere rapidamente i suoi affari incentrati sull’auto in tutta la Svizzera.  Ai vari garage acquistati a Lucerna ed Ebikon si aggiunsero delle rappresentanze Fiat e Opel. Nel 1977 seguì il rilevamento della rappresentanza generale Mitsubishi, decisione che valse al gruppo Erb non poco scherno. L’audace impresa si rivelò invece fortunata. Grazie allo slogan „silenziosa, potente, Mitsubishi“ e a Walter Roderer il marchio giapponese conquistò infatti i favori della nazione. Più tardi si aggiunsero al carnet Erb anche Suzuki e Hyundai. Conquistato un posto tra le file dei principali commercianti di auto in Svizzera e diventato anche importatore, il gruppo di Winterthur si rivelò presto un temuto rivale per Emil Frey AG e Amag.

All’acme del suo successo, Erb vendeva ben 30’000 veicoli tra auto nuove e occasioni all’anno mentre l’intero gruppo conseguiva un fatturato annuo di oltre 4,4 miliardi di franchi (inclusi il commercio di caffè, gli immobili e le partecipazioni). A metà degli anni Novanta, l’azienda iniziò però ad accusare i primi segni di dissesto finanziario, che nel 2003 si acuirono con la morte di Hugo Erb jun. e sfociarono infine in uno dei più monumentali fallimenti aziendali della Svizzera. La montagna di debiti era arrivata a toccare i 2,3 miliardi di franchi. Rolf Erb, figlio di Hugo e ultimo responsabile della gestione operativa del gruppo, finì davanti al giudice. Durato fino a metà settembre 2015, il processo celebrato dinanzi al Tribunale federale si concluse con una condanna a sette anni di reclusione per truffa per mestiere, falsità reiterata in atti e danno ai creditori.  L’ormai 65enne avrebbe dovuto iniziare a scontare la pena a maggio.

 

 

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