„Il futuro è della strada“

„Il futuro è della strada“

15 febbraio 2016 agvs-upsa.ch – La Weltwoche ha pubblicato un interessante articolo del rinomato professore svizzero di economia Reiner Eichenberg, che afferma, tra i vari asserti, che le ferrovie di oggi sono le strade del futuro.

Nell’articolo apparso sulla Weltwoche il Prof. Reiner Eichenberger ha evidenziato come nella discussione intorno alla galleria del San Gottardo e all’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria si ignori completamente il fatto che, a partire dal 2030 circa, i trasporti cambieranno radicalmente. I vantaggi e gli svantaggi del trasporto pubblico (TP) su rotaia e di quello individuale motorizzato (TIM) su strada si svilupperebbero infatti in modo differente.

Oggi, ad esempio, il TP e il TIM beneficerebbero di sovvenzioni annue comprese tra gli otto e i dieci miliardi di franchi ciascuno. Ma coprendo il primo solo una minima parte dei servizi di trasporto rispetto al secondo, i costi a km/persona sostenuti dalla società per il TP sarebbero di gran lunga superiori rispetto a quelli del TIM. In futuro queste cifre - afferma Eichenberger - continueranno a svilupparsi in favore del TIM.

La tesi del professore sarebbe suffragata, tra l’altro, dal fatto che la percentuale di veicoli elettrici per il traffico su strada è in aumento e che il bilancio ecologico del TP e quello del TIM continueranno a convergere. Inoltre, i moderni veicoli privati su strada produrrebbero un impatto ambientale minore rispetto ai tanti mezzi pubblici di trasporto non sfruttati a pieno regime.

Un altro motivo risiederebbe nel fatto che entro il 2030 - e a maggior ragione entro il 2040 - circoleranno molti veicoli a guida interamente o parzialmente autonoma. Ciò consentirà dunque al TIM di eliminare il suo principale svantaggio: in futuro, i conducenti potranno infatti rilassarsi di più e non dovranno più prestare costantemente attenzione alla strada. E poiché la maggior parte delle persone preferisce i trasporti da punto a punto, ad esempio da casa al posto di lavoro, ma con il treno si trova spesso a dover viaggiare per vie traverse per i centri urbani, il TIM si presenta come l’alternativa di gran lunga migliore. Il trasporto su rotaia si rivela invece più vantaggioso al massimo negli spostamenti da stazione a stazione.

Per il prossimo futuro Eichenberger prevede dunque quanto segue: La domanda in forte crescita di trasporti su strada - peraltro acuita da un notevole incremento demografico - determinerà una diminuzione dello spazio disponibile sulle vie di circolazione nonostante l’aumento della capacità riconducibile ai veicoli a guida autonoma e alla gestione elettronica del traffico. La soluzione potrebbero averla in tasca le FFS. Le ferrovie odierne sarebbero infatti la base ideale per le strade dei veicoli a guida autonoma di domani. Presto le FFS non solo daranno in locazione spazi nelle stazioni traendone profitto ma gestiranno anche le loro vie di comunicazione e i loro tunnel trasformandoli in strade moderne e mettendole a disposizione del nuovo TIM dietro pagamento di un prezzo. In questo modo le FFS diventerebbero gestore delle strade svizzere.

Potete leggere l’articolo integrale del Prof. Reiner Eichenberger nell’edizione attuale della Weltwoche (edizione del 12 febbraio 2016).


 

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