La 2a canna in dirittura d’arrivo

La 2a canna in dirittura d’arrivo



18 febbraio 2016 agvs-upsa.ch - Tra dieci giorni i votanti decideranno in merito alla galleria di risanamento del San Gottardo. I sondaggi sinora eseguiti vedono in netto vantaggio il SÌ. La seconda indagine condotta da GFS Bern per conto di SRG SSR mostra però che la percentuale dei favorevoli è in calo. Urge dunque uno sprint finale - per una maggiore sicurezza per il San Gottardo e per il ramo dei professionisti dell’auto.

Attualmente il 56% dei votanti che intendono recarsi alle urne propende assolutamente o prevalentemente per la 2a canna del San Gottardo. Il 39% si dice invece contrario. Lo scarto del SÌ è dunque del 17% sul totale di chi ha già deciso.

Il progetto trova il più ampio consenso nella Svizzera tedesca (58%), seguita da quella italiana (51%) e da quella francese (47%), il che fa capire che le regioni direttamente interessate diranno SÌ alla 2a canna e, dunque, a una maggiore sicurezza.

Stando a GFS, l’argomentazione più popolare in favore del progetto è la sicurezza. L’88% dei votanti ritiene che due gallerie con una corsia ciascuna siano più sicure di un tunnel con il traffico che scorre in senso opposto.

Tra i NO, il sostegno è invece più ampio quando si argomenta con le pressioni sempre crescenti fatte entro e al di fuori dei confini nazionali perché si aprano le quattro corsie in via permanente.

La formazione delle opinioni risponde alla tipologia di un progetto che gode di consenso sin dal principio. È quindi più probabile - ma non più tanto certo - che vinca il SÌ.

 

Legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina
La legge federale del 17 giugno 1942 concernente il transito stradale nella regione alpina è modificata come segue:

INGRESSO
visto l’articolo 84 della Costituzione federale

Art. 1 OGGETTO
La presente legge disciplina l’esecuzione dell’articolo 84 capoverso 3 della Costituzione federale sulla
capacità delle strade di transito nella regione alpina.

Art. 3a GALLERIA AUTOSTRADALE DEL SAN GOTTARDO
1. Nella galleria autostradale del San Gottardo è
consentita la realizzazione di una seconda canna.
2. In ciascuna canna potrà essere in esercizio una sola
corsia di marcia. Qualora sia aperta al traffico soltanto
una canna, al suo interno i veicoli potranno circolare
in entrambe le direzioni.
3. Il transito del traffico pesante attraverso la galleria
autostradale del San Gottardo dovrà essere dosato.
In galleria, i mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci
dovranno mantenere una distanza minima gli uni
dagli altri.

Ulteriori informationi: www.tunnel-sangottardo-si.ch

Social Media: Facebook e Twitter


Nessuna alternativa alla seconda canna del San Gottardo

9 febbraio 2016 agvs-upsa.ch - Si avvicina la data della votazione sul progetto del San Gottardo. Dopo il carico su treni gli avversatori della 2a canna propongono tre nuove alternative. Il giornale per pendolari 20 Minuten ha chiesto l’opinione dell’Ufficio federale delle strade (USTRA).

I sostenitori del tunnel di risanamento del San Gottardo proseguono sulla loro rotta. Stando all’ultimo sondaggio, il 56% dei votanti svizzeri si dice a favore della 2a canna. Ma gli osteggiatori non demordono e propongono tre nuove alternative al carico su treni: il risanamento notturno, l’ampliamento del cunicolo di servizio e un nuovo valico. Per l’USTRA nessuna di questa alternative offre vantaggi. Ai microfoni di 20 Minuten il portavoce Thomas Rohrbach afferma: „I migliori esperti svizzeri hanno vagliato più di 200 varianti prima di proporre la costruzione del tunnel di risanamento.“

Variante 1: interventi notturni di risanamento
Un rapporto ha evidenziato che, senza imporre una chiusura totale, l’attuale tunnel potrebbe funzionare fino al 2035. Secondo l’NZZ rimarrebbe abbastanza tempo per vagliare di nuovo questa variante „economica“ di „risanamento notturno a tappe“. Per il portavoce USTRA la soluzione è impensabile: „Per un risanamento completo non bastano un paio di chiusure notturne - il blocco totale è inevitabile.“

Variante 2: ampliamento dell’attuale cunicolo di sicurezza
La proposta è del capomastro Heinz Simonet, secondo cui, invece di costruire un nuovo tunnel, si dovrebbe trasformare in una seconda canna l’attuale cunicolo di sicurezza, proprio come nel caso del Tunnel del Fréjus tra Francia e Italia. Il parere dell’USTRA su questa alternativa è: „Rispetto alla costruzione di una nuova canna non risulterebbero vantaggi in termini di costi e i lavori durerebbero più a lungo.“

Variante 3: ampliamento del valico
La proposta è stata lanciata dal grigionese Christian Menn, leggenda nel campo dell’ingegneria. Stando alla testata tedesca dello „Zeit“ basterebbe una galleria in quota a 1650 m s.l. m. di 6,7 km di lunghezza, dunque circa 10 km più corto della galleria allo studio. Secondo i calcoli di Menn, la costruzione costerebbe circa 700 milioni di franchi in meno rispetto al tunnel di risanamento. L’USTRA afferma che un tunnel in quota di questo genere „sarebbe più costoso di quanto si vociferi“, inoltre si rischierebbero valanghe e caduta di massi sulla strada della Schöllenen.

 

„Votate „SÌ“ alla galleria di risanamento del San Gottardo!“

1 febbraio 2016 agvs-upsa.ch - La disputa intorno alla galleria del San Gottardo e alla relativa votazione è prossima alla conclusione. Il 28 febbraio il popolo svizzero voterà su come attuare il risanamento del principale raccordo alpino tra nord e sud. Urs Wernli, Presidente centrale UPSA, spiega in un’intervista rilasciata ad AUTOINSIDE perché la seconda canna è l’unica soluzione. Ecco a voi un estratto!

Signor Wernli, ci menzioni due delle argomentazioni principali per cui i membri UPSA dovrebbero votare „SÌ“ il 28 febbraio.
In primo luogo, dovrebbero votare a favore per motivi di sicurezza. La seconda canna del San Gottardo trasformerebbe un tunnel pericoloso in cui il traffico scorre in senso opposto - e si noti bene, senza corsia d’emergenza - in un sistema sicuro di gallerie. Ciò ridurrebbe al minimo il rischio di gravi incidenti stradali. In secondo luogo, si beneficerebbe a lungo termine degli investimenti. Senza la seconda canna, infatti, dovrebbero essere costruite stazioni di carico per il trasporto su rotaia di mezzi pesanti e auto, in servizio per tutta la durata del risanamento. A seconda del numero di terminal il megaprogetto verrebbe a costare circa due miliardi di franchi, che andrebbero poi polverizzati. Costruendo la seconda canna gli investimenti produrrebbero invece benefici a lungo termine.

Quale esito darà la votazione secondo lei?
Come già detto in precedenza, penso che il popolo svizzero approverà il risanamento del tunnel del San Gottardo con la costruzione della seconda canna. Le argomentazioni oggettive prevalgono. Spero in un netto voto a favore, diciamo oltre il 60% di SÌ. Ciò che conta è che vada a votare il maggior numero possibile di sostenitori - e tra questi figurano i membri UPSA.


Tunnel San Gottardo: Per una soluzione sensata e sicura - l’economia svizzera sostiene il secondo tunnel

21 gennaio 2016 agvs-upsa.ch - L’economia svizzera è favorevole a una soluzione intelligente e sicura per il risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo e sostiene quindi la costruzione di un secondo tubo. È il solo modo per poter mantenere l’importante collegamento stradale che permette gli scambi commerciali tra la Svizzera e l’Italia. Inoltre il Ticino non sarà isolato dal resto della Svizzera. L’economia non ammette che si dilapidino miliardi di franchi dei contribuenti per realizzare soluzioni provvisorie di trasbordo ferrovia-strada che non saranno funzionali, costeranno mol- to di più della costruzione di un secondo tunnel e implicheranno, una volta giunti al termine dei lavori di risanamento, il loro smantellamento senza apportare quindi nessun valore aggiunto.

"La sola soluzione funzionale per il risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo è la costru-zione di un secondo tunnel” assicura Hans-Urlich Bigler, direttore dell’Unione svizzera delle arti e dei mestieri usam e consigliere nazionale PLR zurighese. È meno costoso costruire un secondo tubo, che potrà essere utilizzato anche per i risanamenti futuri, senza così causare spese ricorrenti. “L’economia svizzera non potrebbe tollerare, afferma Bigler, che miliardi di franchi dei contribuenti siano dilapidati per la costruzione di insufficienti stazioni di trasbordo provvisorie che, al termine dei lavori di risana- mento, necessiteranno di essere smantellate senza nessun valore aggiunto”.

"Le aziende svizzere sono tributarie del mantenimento del collegamento stradale con l’Italia, il nostro terzo partner economico in ordine di importanza. Questo mantenimento è possibile solamente costruendo un secondo tubo”, come ha sottolineato l’imprenditore e consigliere nazionale PPD ticinese Fabio Regazzi, che ha anche aggiunto come “l’economia svizzera d’esportazione è strettamente lega-ta alla strada, è impensabile voler tagliare i suoi sbocchi commerciali più importanti”. Per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento nazionale, e quindi di tutti i consumatori della Svizzera, è fonda- mentale che i collegamenti stradali e ferroviari funzionino. “I grandi distributori, come Coop e Migros, oltre che le PMI, ci hanno messo in guardia da una sospensione del collegamento stradale” ha ricordato Regazzi, presidente dell’Associazione Industrie Ticinesi (AITI).

Christophe Reymond, direttore generale del Centre Patronal, ha sottolineato che le organizzazioni economiche romande fanno campagna per il secondo tunnel al San Gottardo perché la costruzione di questa galleria possa vantare di una solidarietà confederale, perché quest’opera costituisce la migliore soluzione costi/vantaggi e perché i progetti romandi legati alla strada non sono minacciati da un secondo tunnel. “Sottolineo che i progetti romandi legati alla strada non sono minacciati da un 2° tunnel al San Gottardo, bensì dagli ecologisti (romandi) che non smettono di combattere qualsiasi progetto stradale”, ha dichiarato Reymond.

"La Svizzera e il suo importante settore turistico non possono permettersi di chiudere per molti anni un collegamento fondamentale qual è il tunnel autostradale del San Gottardo” ha dichiarato Casimir Platzer, albergatore e presidente di GastroSuisse. Sarebbe particolarmente pericoloso per il Ticino e per il suo settore turistico essenzialmente fondato sulla clientela svizzera. Platzer ha inoltre messo in guardia dalle conseguenze negative del traffico di deviazione causate dalla chiusura del tunnel, traffico che giustamente sposterebbe i suoi itinerari attraversando le regioni svizzere legate agli sport in- vernali. “In inverno, senza un secondo tubo, non sarebbe possibile utilizzare il San Gottardo. Gli itinerari alternativi dei passi alpini di Vallese e Grigioni vedrebbero un aumento considerevole del loro vo- lume di traffico, e tutto ciò in piena stagione durante la quale le regioni coinvolte devono lavorare per gli sport invernali”.

Il Ticino sarebbe la regione direttamente più colpita da una chiusura pluriennale del tunnel autostrada- le del San Gottardo. “Una chiusura della galleria, spegnerebbe le luci del Ticino, o almeno delle sue valli” ha messo in guardia Glauco Martinetti, presidente della Camera di commercio ticinese. Secondo uno studio della SECO, solo in Ticino potrebbero sparire fino a 630 posti di lavoro. Sarebbe ancora più importante la perdita di attrattività che ne risulterebbe per tutta la piazza economica del Cantone. “Chi investirebbe in una regione economica destinata a diventare un vicolo cieco? Senza tunnel, una grande parte del Ticino sarebbe condannata alla paralisi. Il nostro Cantone non deve essere messo in una simile situazione di isolamento. Abbiamo bisogno di un collegamento stradale al San Gottardo ”.

 

 Sondaggio: Sì alla 2a canna del Gottardo

18 gennaio 2016 agvs-upsa.ch - Se la votazione si fosse svolta all’inizio di gennaio, il progetto del San Gottardo sarebbe passato - lo rivela un sondaggio del giornale per pendolari „20 Minuti“.

La notizia rallegra il comitato apartitico „Sì al tunnel di risanamento al San Gottardo“ e anche il Ministro dei trasporti Doris Leuthard. Se si fosse svolta la votazione la scorsa settimana, la netta maggioranza dei votanti avrebbe detto sì alla 2a canna del Gottardo. Nel sondaggio di 20 Minuti il 58% ha infatti dichiarato che avrebbe votato sicuramente o probabilmente Sì. Il 31% avrebbe espresso sicuramente o probabilmente un No mentre un votante su dieci si dichiara indeciso.

Brigitte Häberli-Koller, Consigliera agli Stati PPD e membro del comitato pro-progetto, è piacevolmente sorpresa: «Questo risultato è uno stimolo a proseguire la battaglia con tutte le forze e con argomenti validi, soprattutto perché si sa che nelle ultime settimane prima delle votazioni può succedere di tutto», afferma la politica nei confronti del giornale gratuito. In particolare nei cantoni non direttamente interessati dalla costruzione del tunnel occorre lavorare ancora un po’ di persuasione.


 

Intervista al Consigliere nazionale Walter Wobmann sul risanamento della galleria stradale del San Gottardo: „Con il carico di mezzi il tunnel di base della NFTA si riduce a una linea lenta per pendolari“

29 dicembre 2015 agvs-upsa.ch - In quanto meccanico qualificato di automobili, il Consigliere nazionale Walter Wobmann (UDC) parla la stessa lingua dei garagisti UPSA e ne conosce le preoccupazioni e i desideri. Ed essendo membro del comitato apartitico „Tunnel San Gottardo sicuramente SÌ“ si è occupato intensivamente della questione del risanamento della galleria. Non sarebbe interessante sentire la sua opinione in merito alla prossima votazione popolare? Detto, fatto - ecco a voi l'intervista.

Signor Wobmann, stando all'ultimo rapporto dell'USTRA la galleria stradale del San Gottardo è in condizioni migliori di quanto si pensasse. E subito si sono sollevate le prima voci che affermano che durante il risanamento non occorre chiudere completamente la galleria ma basterebbero invece le chiusure notturne, comunque previste per il risanamento. Cosa ne pensa?
L'asse stradale del San Gottardo può restare aperto durante la fase di risanamento solo ricorrendo a un relativo tunnel. Finché questo non sarà a disposizione, il tunnel esistente deve poter funzionare in sicurezza. A tale scopo occorrono interventi di transizione che, stando alle ultime informazioni dell'USTRA, possano essere eseguiti durante le ordinarie chiusure notturne, proprio come gli attuali lavori di manutenzione. L'importante è che la connessione stradale nel Canton Ticino sia garantita costantemente durante la fase di risanamento, che si protrarrà per diversi anni. Ciò è possibile solo costruendo il tunnel di risanamento.

È evidente come, a pochi giorni dalla votazione, nessuno sembri sapere con certezza in che condizioni versi effettivamente la galleria. La ritiene una cosa seria?
I lavori di risanamento necessari all'attuale galleria stradale del San Gottardo sono stati definiti, tra l'altro, in base alle condizioni della sostanza della costruzione e alle previsioni dei suoi mutamenti. Gli interventi comprendono il ripristino della soletta intermedia su tutta la lunghezza della galleria e la sostituzione del manto stradale. La soletta intermedia è in parte già danneggiata e dal punto di vista statico è sottodimensionata. Il manto stradale non è mai stato rinnovato dal 1980, anno della messa in servizio. Prossimamente sarà necessario sostituire lo strato di usura della carreggiata, dopo oltre 40 anni di utilizzo. Contestualmente al risanamento di queste parti strutturali, si offre la possibilità di adattare l'impianto della galleria alle attuali norme e direttive per le opere costruttive del trasporto stradale, vale a dire l'adattamento dell'altezza e della ventilazione della galleria.

L'obiettivo degli avversatori della canna di risanamento è raggiungere una soluzione (ancora) migliore e (ancora) più economica votando NO - secondo loro l'attuale piano è un risanamento di lusso che va principalmente a favore dell'UE...
La galleria stradale del San Gottardo serve sia al traffico interno svizzero, sia ai trasporti di import ed export dell'economia nazionale, sia al transito tra i Paesi su entrambi i versanti delle Alpi svizzere. Il 60% del traffico commerciale sul confine ticinese proviene dalla regione di Zurigo, dal Mittelland e dalla Svizzera nord-occidentale. Il 30% circa delle importazione ed esportazioni riguarda la Svizzera orientale e quella centrale. La possibilità di risanare la galleria stradale del San Gottardo con una seconda canna è rilevante in primo luogo per l'economia svizzera e più precisamente per tutte le regioni.
Per diversi anni gli esperti della Confederazione hanno vagliato e verificato le varianti più diverse di risanamento della galleria stradale del San Gottardo. Sono state vagliate anche alternative con carico sui treni. Il risultato è incontrovertibile: la costruzione della seconda canna, come è attualmente previsto, è la soluzione di gran lunga migliore. Per questo la decisione del Consiglio federale e del Parlamento di attuarla è stata ferma. Essa si fonda sul lavoro di ingegneri ed esperti in costruzione di gallerie e progetti di risanamento. È una forzatura e assolutamente inconcepibile che ora dei politici vogliano mettere in dubbio questi esperti. È ridicolo.

Gli avversatori affermano anche che con la seconda canna verrà sminuito il valore della NFTA e del corridoio huckepack ad essa connesso...
Al contrario! Chi vuole il trasferimento deve dire di SÌ alla seconda canna del San Gottardo. Se infatti durante il risanamento dell'attuale galleria i treni che trasportano autocarri tra Erstfeld e Biasca dovessero passare per il nuovo tunnel di base NFTA come proposto dagli oppositori, il tratto piano veloce del tunnel di base, costato somme ingenti, rischierebbe di scadere a una linea lenta per pendolari per il corridoio huckepack. In questo modo, con la NFTA non potranno essere raggiunti gli obiettivi di trasferimento previsti per il trasporto transnazionale di merci.

Perché gli austriaci riescono a risanare l'Arlberg, più corto di 3 km del San Gottardo, in appena due anni e con solo 300 milioni di euro e chiudendo la galleria solo per un'estate?
A differenza della galleria del San Gottardo, in cui devono essere ripristinati l'intera soletta intermedia e il manto stradale, il risanamento del tunnel dell'Arlberg prevede solo la sostituzione dei dispositivi elettrotecnici, del drenaggio della strada e delle condotte dell'acqua di spegnimento. Inoltre devono essere approntati ulteriori vie di fuga, otto piazzole di sosta in più e un sistema di nebulizzazione ad alta pressione. Con questi interventi s'intende adeguare gli impianti e gli allestimenti del tunnel dell'Arlberg alle norme applicabili alle gallerie già esistenti. Nel caso del San Gottardo, invece, l'interno della galleria deve essere riattato in modo tale da rispondere quasi integralmente alle norme previste per i nuovi tunnel. È una cosa più che sensata per un'opera costruttiva di questo tipo e di tale importanza perché può determinare un notevole beneficio in termini di sicurezza e qualità.

Destinare la seconda corsia a corsia d'emergenza è un'argomentazione in fatto di sicurezza che viene però trascurata in tutto il dibattito. Eppure il beneficio che ne deriva è evidente...
È vero. Terminato il risanamento il traffico in ogni canna scorrerà su una corsia provvista di corsia d'emergenza, che nella galleria del San Gottardo facilita l'intervento dei soccorritori in caso di emergenza, garantisce lo scorrimento del traffico in caso di veicoli o motore in panne e, più in generale, aumenta la sensazione di sicurezza e la capacità di avere una visione generale del traffico e dello spazio stradale.

Perché va esclusa l'opzione del trasporto combinato, secondo lei?
Gli impianti per il trasporto combinato sono costosi e richiedono molto spazio. Non rendono e non riescono a ricevere il traffico atteso. Con la „strada viaggiante“ le code sono programmate. Le congestioni potrebbero essere evitate solo approntando quattro o sei stazioni di carico per il trasporto su rotaia di autocarri e auto. La realizzazione, il funzionamento e lo smantellamento di quattro stazioni possono arrivare a costare oltre 2 miliardi di franchi senza che si crei un valore aggiunto durevole. Costruendo sei impianti di trasbordo, le stazioni provvisorie di carico costerebbero molto più di tre miliardi e sarebbero dunque più costose della realizzazione della seconda canna. Dobbiamo impiegare i mezzi destinati all'infrastruttura stradale in maniera sensata e in modo che rendano nel lungo periodo.

Un altro argomento spesso dimenticato è che il Ticino soffrirebbe molto del blocco totale, anche a livello economico...
Senza la seconda canna il Ticino resterebbe isolato per anni e sarebbe „sconnesso“ dal resto della Svizzera. Ciò danneggerebbe soprattutto l'economia locale non solo del Canton Ticino ma anche del Canton Uri e dei Grigioni, anch'essi interessati. Le ripercussioni economiche di un risanamento senza seconda canna e con la chiusura della galleria per un periodo prolungato vanno da 100 a 300 milioni di franchi. Questa è l'entità del valore aggiunto lordo che queste regioni perderebbero. Secondo uno studio della Confederazione, sarebbero inoltre a rischio più di 800 posti di lavoro. Nelle regioni marginali come Leventina e l'Oberland urano una perdita di queste proporzioni è difficile da compensare. Lo spopolamento di queste zone si velocizzerebbe ancora di più.

La preoccupazione principale degli oppositori è che, con la seconda canna, si produrrebbe automaticamente più traffico. Cosa risponde a questa affermazione?
Terminati i lavori di risanamento, sull'importante asse nord-sud del San Gottardo saranno a disposizione due canne con una corsia ciascuna per senso di marcia e, quindi, con una capacità uguale a quella odierna. Ciò è garantito dalla Costituzione e dalla legge su cui voteremo. Nel sistema giuridico svizzero, esse sono le massime garanzie possibili. Il traffico non aumenterà. Con la seconda canna le Alpi saranno protette ancora di più di quanto non succederebbe facendo transitare gli autocarri lungo i ripidi e tortuosi valichi delle Alpi se si chiudesse la galleria.

La votazione del 28 febbraio ruota principalmente intorno alla canna di risanamento. Non verte anche un po' sulla scelta di orientamento nella politica dei trasporti svizzera?
La votazione sul progetto di risanamento della galleria stradale del San Gottardo non ruota solo sulla questione meramente tecnica della modalità con cui dovrà essere riparata la canna del tunnel, vecchia di 35 anni, e riattata per i prossimi 20-30 anni. Il risanamento dovrà avvenire con o senza chiusura prolungata del tunnel? E contestualmente si dovrà ammodernare l'impianto della galleria in base alle norme vigenti in materia di sicurezza del funzionamento e del traffico oppure no? Queste domande si pongono per tutte le grandi opere di risanamento di infrastrutture e la risposta è praticamente sempre la stessa: occorre evitare, per quanto possibile, le interruzioni prolungate del funzionamento degli impianti e le attuali norme in materia di sicurezza sono il punto di riferimento indiscusso nell'allestimento di opere costruttive del trasporto su rotaia e su strada. Quindi, la costruzione della galleria di risanamento del San Gottardo non è un'inversione di rotta nella politica svizzera dei trasporti, tanto più che con il tunnel di risanamento si esclude espressamente un aumento della capacità del traffico di merci su strada che attraversa le Alpi.
 


2° tubo al San Gottardo: essenziale per raggiungere gli obiettivi di trasferimento del traffico

11 dicembre 2015 agvs-upsa.ch - Il nuovo tunnel di base della NFTA sarà aperto nel 2016. Ma Alptransit sarà affossato se verranno installate delle stazioni di trasbordo durante gli anni dei lavori di risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo. Fino a due treni merci transnazionali all’ora dovrebbero utilizzare la linea di montagna del San Gottardo. Una tale situazione potrebbe nuocere gravemente la politica di trasferimento del traffico. Le pretese degli oppositori al secondo tubo chiedono la costruzione di stazioni di carico supplementari sull’Altopiano e alle frontiere aumentando così i costi, come viene confermato dal Consiglio federale. Un risanamento del tunnel esistente tramite la realizzazione di un secondo tubo, invece, non mina la Nuova ferrovia transalpina (NFTA).

In molti casi è importante che il trasporto transnazionale delle merci sulla lunga distanza venga effettuato sui treni. Per permettere questo trasferimento è necessario rafforzare l’infrastruttura ferroviaria. L’apertura del tunnel di base della NFTA nel 2016 rappresenta un formidabile passo i n avanti. La nuova linea di pianura ad alta velocità rende la ferrovia più competitiva – condizione fondamentale per il successo della politica di trasferimento del traffico.

Messo in pericolo l’obiettivo di trasferimento
Verrebbe minato il principio stesso della NFTA se per i mezzi pesanti del traffico interno si inserissero, nel mezzo di questa linea ad alta velocità, dei binari di trasbordo artificiali e soggetti a problemi. È esattamente questo il rischio che si presenterà se il risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo verrà effettuato con la costruzione di stazioni di carico provvisorie piuttosto che tramite la realizzazione di un secondo tubo. La cosiddetta “strada viaggiante” necessaria per il carico dei mezzi pesanti tra Erstfeld e Biasca “riduce le capacità del tunnel di base del San Gottardo”, ha dichiarato esplicitamente il Consiglio federale nel rapporto sul trasferimento del traffico pubblicato quest’oggi. Concretamente, ciò significa che uno o due treni merci transnazionali all’ora dovrebbero utilizzare la tratta di montagna. Così facendo il traffico viaggiatori sarebbe obbligato a rallentare. Sfumerebbe quindi il guadagno d’efficacia che si sperava avrebbe avuto Alptransit.

Le richieste degli oppositori sono troppo costose
Le proposte alternative degli avversari al secondo tubo – ovvero la costruzione di stazioni di trasbordo supplementari nei Cantoni di Argovia e di Zugo combinata a una strada viaggiante tra Basilea e Chiasso – aumenterebbero in modo considerevole i costi, come è stato evidenziato dal Consiglio federale nel rapporto pubblicato quest’oggi. “Percorsi più lunghi implicano costi più elevati in termini di personale e materiale rotabile. Sorgono inoltre numerose domande, sinora non chiarite, riguardo al fabbisogno di terreno, alla conformità con le zone e alla fattibilità tecnica”, precisa il Consiglio federale. La costruzione di un secondo tubo resta quindi la migliore soluzione in termine di costi.

Ferrovia e strada sono complementari
Affinché siano raggiunti gli obiettivi di trasferimento del traffico bisogna rafforzare la ferrovia e non denigrare la strada. Le esigenze degli oppositori al secondo tunnel stradale mettono in opposizione strada e ferrovia. Tutto ciò non ha senso e non ne beneficia nessuno. La costruzione di un tubo di risanamento al San Gottardo permette di risanare il tunnel esistente in modo pertinente ed efficace. E Alptransit potrà così raggiungere il suo obiettivo di trasferimento del traffico transnazionale invece di renderlo irraggiungibile. Un Sì al secondo tubo al San Gottardo è quindi un SÌ alla NFTA.

Risanamento del Gottardo: parla la Trucker Girl

„Per me la sicurezza è la cosa più importante. Per questo motivo sono a favore del tunnel di risanamento del Gottardo. Quando incrocio un camper o un altro camion con il mio mezzo pesante, la pressione dell'aria è enorme - è impossibile schivare. Molti guidatori, di camper e camion, soprattutto quelli stranieri, sono distratti. È incredibile vedere con cosa sono alle prese invece di concentrarsi sulla strada.“

Michèle Mathys, Trucker Girl ASTAG 2015/2016
 
 

Tunnel di risanamento al San Gottardo: Sì a più sicurezza, sì al Ticino

17 novembre 2015 agvs-upsa.ch - Il comitato interpartitico “SÌ alla galleria di risanamento al San Gottardo” riunisce rappresentanti di tutti i principali partiti. Un SI al tunnel di risanamento garantisce un collegamento viario ininterrotto tra il nord e il sud del nostro Paese. E’ inoltre un SI ad una maggiore sicurezza e una maggiore sostenibilità, sia finanziaria che ambientale. Grazie ad un secondo tunnel, il Canton Ticino non viene isolato dal resto della Svizzera per anni.

Il tunnel del San Gottardo è il più importante collegamento stradale della Svizzera verso il Ticino e il nord dell’Italia. Dopo più di 35 anni d’esercizio, il tunnel deve essere completamente risanato. Per assicurare un collegamento viario durante i tre anni di chiusura totale, il Consiglio federale propone di costruire un secondo tubo. Dato che sarà aperta al traffico solo una corsia per direzione, la capacità non verrà aumentata. La separazione dei flussi di traffico permetterà però un notevole aumento della sicurezza, riducendo massicciamente il pericolo di scontri frontali o laterali.

No alle false soluzioni degli avversari
Gli oppositori alla variante di risanamento del Consiglio federale si oppongono a una soluzione sostenibile. Presentano regolarmente nuove false soluzioni e rivendicazioni. Sono proposte che non convincono. La rivendicazione di costruire da 6 a 8 stazioni di trasbordo è più costosa della costruzione di un secondo tunnel di risanamento non solo in una ottica a lungo termine, ma già in occasione del primo risanamento. Questa non è una politica lungimirante, ma mero ostruzionismo e una forzatura inutile.

SI a più sicurezza
Ogni morto sulle strade è uno di troppo. A causa del traffico bidirezionale nello stesso tubo, il tunnel autostradale del San Gottardo è oggi uno dei collegamenti viari meno sicuri nelle Alpi. 36 morti in 35 anni di esercizio è il triste bilancio. La costruzione di un secondo tunnel ci permetterà finalmente di separare il traffico di andata e di ritorno su due corsie in due tunnel separati, riducendo così drasticamente il pericolo di scontri frontali e laterali. Solo così noi tutti potremo in futuro utilizzare questo tunnel senza paura.

Il tunnel di risanamento – un progetto per tutta la Svizzera
Un tunnel di risanamento al San Gottardo non è un costo a fondo perso, ma un investimento a lungo termine. Il tunnel dovrà infatti essere risanato tutti i 30 a 40 anni. Solo la costruzione di un tunnel di risanamento rappresenta una soluzione sostenibile, in quanto solo questa variante ci evita la necessità di trovare costose soluzioni provvisorie per gestire il traffico in occasione dei prossimi risanamenti. Si tratta inoltre di un investimento nella coesione nazionale, che porterà benefici a tutto il nostro Paese, a tutta la popolazione e all'economia. Più sicurezza, un collegamento viario stabile e il rispetto della protezione delle Alpi - una situazione win-win, che merita un SI fiducioso alle urne.

 

Associazione professionale per la sicurezza sulle strade a favore della 2a canna del Gottardo

5 novembre 2015 agvs-upsa.ch - L'odierna galleria stradale del Gottardo è lunga, stretta, antiquata e troppo pericolosa. L'Associazione professionale per la sicurezza sulle strade SISTRA giunge a una sola conclusione: quanto alla sicurezza, la 2a canna è l'unica soluzione.

La galleria stradale più lunga delle Alpi viene percorsa da più di 6 milioni di veicoli all'anno, con una conseguenza: ogni ora si incrociano 75'000 veicoli. Il concorso di fattori come l'entità del traffico, i 17 km di lunghezza, la ristrettezza del tunnel e la ripidità delle rampe di accesso è troppo pericoloso! Inoltre, è scientificamente dimostrabile che un assetto a due canne separate è molto più sicuro e che il numero di vittime da incidente diminuirebbe di oltre la metà.

Secondo le attuali norme e le informazioni oggi disponibili, non sarebbe più consentito costruire il tunnel del Gottardo con una sola canna. La carreggiata, larga appena 7,80 m, e la sezione del tunnel non consentono di apportare sostanziali migliorie. La barriera di sicurezza centrale sollevabile, ad esempio, presa di recente in considerazione, non è una soluzione. Il tunnel diventerebbe addirittura più pericoloso. Sui 17 km di lunghezza le corsie risulterebbero ancora più strette, il che causerebbe collisioni con la barriera stessa e intralcerebbe pesantemente l'intervento dei soccorritori. La sicurezza nel tunnel può essere incrementata notevolmente solo con una seconda canna.

Non c'è un solo motivo a livello di sicurezza dei trasporti che non suffraghi questa soluzione. In Svizzera, gli standard di sicurezza e affidabilità sono generalmente molto elevati. È quindi logico che anche sulle strade vadano adottati requisiti analoghi, cosa ovvia nel traffico ferroviario.


Tunnel autostradale del San Gottardo: nessuna improvvisazione a danno della sicurezza

23 ottobre 2015 agvs-upsa.ch - Dall’inaugurazione del 1980, 36 persone hanno perso la vita del tunnel autostradale del San Gottardo: la causa di gran lunga più frequente degli incidenti mortali nel tunnel sono stati gli scontri frontali. La sicurezza degli automobilisti in transito può quindi essere migliorata in modo sostanziale solo con la costruzione di un secondo tubo, eliminando il traffico bidirezionale.

Nel 2001, in un solo incidente provocata da una collisione frontale, undici persone persero la vita nel tunnel autostradale del San Gottardo. Una catastrofe di questo tipo potrà essere scongiurata in futuro solamente mediante la costruzione di una seconda galleria, che consenta di separare fisicamente le due direzioni del traffico; è questa l’unica misura che in grado di assicurare alla galleria la necessaria sicurezza. L’ipotesi di posare barriere retrattili lungo i 17 chilometri della canna esistente, invece, non migliora in nessun modo la sicurezza delle persone in transito, e crea un ulteriore pericolo in caso di incidenti. Nel caso venissero urtate da un veicolo e quindi deformate, tali barriere non potrebbero in-fatti più ritirarsi, e ostacolerebbero le operazioni di soccorso. Avanzare una proposta di questo genere significa giocare in modo irresponsabile con la sicurezza dei cittadini che transitano nel tunnel e favori-re lo sperpero di denaro pubblico; la costruzione di un secondo tubo è infatti più conveniente di ogni alternativa improvvisata, come l’autostrada viaggiante.

I contrari al progetto del Consiglio federale – raccolti attorno all’Iniziativa delle Alpi – sostengono infatti anche l’idea di creare fino a sei stazioni di carico, quale alternativa alla costruzione di un secondo tunnel. Ciò significherebbe costruire attraverso l’intera Svizzera un nuovo enorme corridoio di transito, con investimenti massicci nel materiale rotabile: un’opera titanica che – una volta terminati i lavori di risanamento della galleria autostradale esistente – risulterebbe del tutto inutile. Con questa proposta, i contrari mostrano di avanzare ipotesi con leggerezza, senza preoccuparsi minimamente delle loro conseguenze finanziarie; si tratta, in particolare per il Comitato borghese, di un comportamento irresponsabile. Il trasporto su rotaia con stazioni di carico è una soluzione improvvisata, che a livello finanziario rappresenta un buco nero; il suo costo sarà nettamente superiore a quello della costruzione di un secondo tubo, e – quel che è più grave – altrettanto denaro andrà speso anche 30 anni più tardi, in occasione del successivo risanamento della galleria autostradale.

Il Comitato «Tunnel San Gottardo – Sicuramente sì» si impegna a favore di una soluzione pulita e sostenibile per il risanamento della galleria autostradale, che permetta di aumentarne la sicurezza: e questo obiettivo potrà essere raggiunto solo con la costruzione di un secondo tubo.
torna su




 
Feld für switchen des Galerietyps
Bildergalerie