„L’alta percentuale di 4x4 fa impennare le emissioni medie di CO2“

„L’alta percentuale di 4x4 fa impennare le emissioni medie di CO2“

20 giugno 2016 agvs-upsa.ch - Le emissioni medie di anidride carbonica di tutte le auto immatricolate per la prima volta in Svizzera nel 2015 sono state pari a 135 g CO2/km. Si tratta sì di 7 grammi in meno rispetto all’anno precedente, ma sono pur sempre 5 g di troppo. Abbiamo chiesto al Direttore di auto-schweiz Andreas Burgener il perché del mancato raggiungimento dell’obiettivo.

Nel 2015, nel quadro delle prescrizioni sulle emissioni di CO2, è stato valutato il grado di raggiungimento degli obiettivi di circa 327'000 automobili. Tra queste figuravano sia automobili nuove che veicoli ammessi per la prima volta alla circolazione all'estero meno di sei mesi prima di essere sdoganati in Svizzera. La flotta immatricolata si componeva di 2'000 veicoli di piccoli importatori e importatori privati nonché di circa 325'000 automobili di 93 grandi importatori registrati.

Al superamento degli obiettivi scattano sanzioni pecuniarie. Quelle pronunciate nel 2015 ammontano a una somma totale di 12,6 milioni di franchi, suddivisi tra la Svizzera e il Principato del Liechtenstein in funzione del numero di immatricolazioni e di importatori. La quota svizzera viene versata al Fondo infrastrutturale.


Cinque domande ad Andreas Burgener, Direttore di auto-schweiz

1.    L’obiettivo per il 2015, pari a 130 g CO2/km, è stato mancato di poco - il fatto di averlo sfiorato è positivo per lei o la fa arrabbiare?
Andreas Burgener: Il valore di 135 g CO2/km corrisponde all’incirca alle nostre previsioni. Con questo -4,9% abbiamo raggiunto una notevole diminuzione rispetto all’anno precedente. Lo ritengo un dato positivo. Resta però un fatto: la Svizzera ha fatto propri gli obiettivi dell’UE ma non viene considerata nel calcolo della media europea; i nostri membri sono quindi svantaggiati. Ciò comporta sprechi di denaro, o per il pagamento di sanzioni o per le sovvenzioni alla vendita di propulsioni alternative.  Nella peggiore delle ipotesi questo modus operandi distrugge posti di lavoro senza giovare minimamente al bilancio svizzero di CO2.

2.   Perché è stato mancato l’obiettivo?
Con l’abolizione del cambio minimo con l’Euro all’inizio del 2015, il mercato è cresciuto di molto lo scorso anno. Insieme a un’impennata senza precedenti della quota di trazioni integrali, ciò ha fatto lievitare la media delle emissioni di anidride carbonica. Non è servito a niente neanche il fatto che sia stata raggiunta una percentuale di veicoli diesel da record assoluto.  Lo scorso anno, però, è aumentato fortemente anche il numero di nuovi mezzi a propulsione esclusivamente elettrica, seppur a un livello ancora basso. Questo dato riduce ovviamente la media delle emissioni.

3.    La percentuale di importazioni dirette e piccole è minima - ma quale impatto possono avere sull’obiettivo complessivo della flotta?
Dato che si tratta di meno dell’1% dell’intero mercato è difficile a dirsi. È però un dato di fatto che i veicoli con un forte impatto in termini di CO2 arrivano in Svizzera perlopiù tramite piccoli importatori e importatori privati.

4.   Come sarà la situazione nel 2016? I grandi importatori si attesteranno al di sotto del valore limite?
Seguendo a grandi linee il cammino dell’anno scorso dovrebbe essere possibile raggiungere i 130 g/km. I nostri membri però si stanno già preparando al prossimo obiettivo, quello di 95 g/km in vigore dal 2021 - e quello sì che sarà un’ardua sfida! Non ce la faremo se non raggiungeremo una percentuale di propulsioni alternative molto più elevata. Al momento la loro quota di mercato è del 4% circa.

5.   Come possono aiutare i garagisti a contenere le emissioni di CO2?
Spiegando ai loro clienti i diversi tipi di motorizzazioni ed evidenziando i vantaggi delle piccole propulsioni dai consumi bassi. Peraltro il loro prezzo d’acquisto è generalmente anche più accessibile. Inoltre gli automobilisti si interessano sempre di più per le propulsioni alternative. I veicoli ibridi sono una gran cosa per scoprire il mondo della mobilità elettrica senza dover rinunciare ai vantaggi del motore a combustione, con la sua grande autonomia. Anch’io guido un veicolo ibrido e non posso che consigliare di metterli alla prova.

Consumo medio: 5,84 litri per 100 chilometri
In Svizzera le automobili immatricolate per la prima volta nel 2015 hanno consumato in media 5,84 litri di equivalenti benzina ogni 100 chilometri, ovvero il 4,4% in meno rispetto al 2014 (6,11 l/100 km). I motivi sono due: da un lato, delle 327'000 auto immatricolate per la prima volta nel 2015 l’1,9% è stato a propulsione parzialmente o interamente elettrica (2014: 0,9%). Dall’altro, la quota dei veicoli diesel più parsimoniosi è aumentata leggermente ed à arrivata al 39,3% (2014: 37,2%).

Nel 2015 l’efficienza tecnica dei veicoli nuovi è ulteriormente migliorata. Il consumo energetico ogni 1000 kg di peso del veicolo è diminuito del 6%, attestandosi a 3,81 litri di equivalenti benzina/100km (2014: 4,05 litri di equivalenti benzina/100km). Il peso a vuoto è invece aumentato a 1532 kg (2014: 1507 kg). La cilindrata media è tuttavia calata dell'1,5%, attestandosi a 1783 ccm (2014: 1810 ccm).

 
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