Perché i garagisti dovrebbero esprimersi contrari

Perché i garagisti dovrebbero esprimersi contrari

Questo fine settimana la Svizzera è chiamata a decidere in merito a due progetti di grande importanza, a livello sia finanziario sia esistenziale, per i garagisti. L'accettazione della nuova imposta Billag sui media e di quella di successione produrrebbe infatti effetti devastanti per il loro ramo.

Quanto sia importante per i garagisti bocciare la nuova imposta Billag sui media lo dimostra l'esempio di un garage grigionese, che potrebbe però riferirsi anche a tante altre imprese nel resto della Svizzera. In caso di accettazione, l'azienda dovrebbe pagare 6900 CHF a Billag, ossia il 500% circa in più rispetto a oggi. «L'imposta colpisce in particolare i garagisti perché hanno grandi fatturati ma un cash flow molto esiguo. Può quindi succedere che un garage si trovi a pagare di più per la Billag che per l'imposta federale diretta. È pazzesco», afferma Jürg Michel, direttore dell'Unione grigionese delle arti e mestieri. «È scandaloso che venga introdotta un'imposta in più proprio in un frangente in cui le aziende dovrebbero essere sgravate a causa del contesto economico difficile. Verrebbero sì esonerate le imprese con meno di 500‘000 CHF di fatturato ma persino nell'area economica grigionese, caratterizzata da piccole aziende, la maggior parte dei garagisti consegue un fatturato più elevato e verrebbe così penalizzata con imposte notevolmente più pesanti.» Michel ritiene un'imposta legata al fatturato «iniqua in via generale e letale per il ramo dei garagisti».

Anche l'accettazione dell'imposta di successione avrebbe gravi ripercussioni sul già esiguo cash flow dei garage. «Le successioni, che già oggi sono piuttosto difficili, diventerebbero ancora più complicate. Verrebbero assorbiti ingenti mezzi finanziari, che mancherebbero per le innovazioni e il mantenimento dei posti di lavoro», spiega Jürg Michel. «Nel testo dell'iniziativa, ad esempio, non è stabilito alcun limite di esenzione. Nell'attuazione dell'iniziativa sulle abitazioni secondarie abbiamo dovuto constatare con grande amarezza quanto deleteri siano gli effetti di una grande libertà d'azione per il processo legislativo.» Un'azienda a conduzione familiare del valore di 6 milioni di CHF dovrebbe destinare 1,2 milioni a titolo di garanzia per pagare l'imposta di successione qualora non restasse di proprietà della famiglia per almeno dieci anni. «Ciò penalizzerebbe pesantemente molte PMI del ramo dell'automobile», afferma convinto Jürg Michel. «Questa nuova imposta le minaccia nella loro esistenza.»
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