Presa di posizione sul rapporto strategico del Consiglio federale: mobility pricing - o tutto o niente

Presa di posizione sul rapporto strategico del Consiglio federale: mobility pricing - o tutto o niente

15 settembre 2015 agvs-upsa.ch - Secondo auto-schweiz, il finanziamento della mobilità in base al principio della causalità che il Consiglio federale ha messo sul tappeto politico con il suo rapporto strategico sul mobility pricing può funzionare solo con un approccio onnicomprensivo.

Nel suo rapporto strategico sul mobility pricing il Consiglio federale propone di ricorrere a questo sistema per porre rimedio ai picchi di traffico ma non per il finanziamento dell'infrastruttura. Secondo Andreas Burgener, direttore di auto-schweiz, questo è l'approccio sbagliato: «O impostiamo il finanziamento dell'infrastruttura in base al principio della causalità in misura integrale e per tutti gli utenti o manteniamo il sistema attuale.» Il mobility pricing produrrebbe gravi conseguenze, a partire dal venir meno di molti contributi, imposte e tasse - che si renderebbe opportuno in caso di pagamento dell'infrastruttura della mobilità in base all'utilizzo - fino ad arrivare all'estensione del nuovo regime al traffico lento. «Dovrebbero pagare persino i ciclisti; in contropartita i cantoni e i comuni potrebbero abbassare le tasse», continua Burgener.

Secondo il direttore di auto-schweiz, andrebbero però esclusi i progetti pilota che prevedono un puro road pricing, che andrebbe a colpire solo gli utenti delle strade: «Gli automobilisti sono già le vacche da mungere del paese e ogni anno sborsano quasi nove miliardi di franchi, molto di più di quanto dovrebbero.» Un finanziamento più equo dei trasporti è l'obiettivo perseguito dall'«iniziativa della vacca da mungere», presentata da auto-schweiz insieme alle associazioni partner. «Vogliamo che tutte le entrate generate dal traffico su strada confluiscano nell'infrastruttura», ricorda Burgener.

 
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