Una mozione che minaccia l’ambiente e la sicurezza

Una mozione che minaccia l’ambiente e la sicurezza

13 giugno 2016 agvs-upsa.ch - Martedì il Consiglio degli Stati discuterà in veste di seconda camera la mozione Darbellay, che chiede uno snellimento delle procedure d’immatricolazione dei veicoli a motore omologati nell’UE. L’UPSA, il TCS, auto-svizzera e le associazioni ambientaliste (ATA, WWF) si schierano contro la mozione per motivi ambientali e di sicurezza.

La mozione di Christophe Darbellay, che verrà discussa martedì dal Consiglio degli Stati, nasconde dei pericoli per i consumatori. «Lo snellimento delle procedure d’immatricolazione dei veicoli a motore omologati nell’UE presso gli sportelli d’immatricolazione degli uffici della circolazione stradale senza il controllo obbligatorio diminuisce la tutela dei consumatori contro inganni colposi o addirittura dolosi», spiega il presidente centrale dell’UPSA Urs Wernli. La corretta identificazione dei veicoli importati è fondamentale per garantire una qualità ineccepibile dei dati contenuti nel registro MOFIS, che rappresenta la base per la tassazione dei veicoli a motore, i passaggi di proprietà, i controlli dei veicoli da parte degli uffici della circolazione stradale e della polizia, così come le azioni di ritiro. L’autodichiarazione de facto dei veicoli importati pregiudicherà la qualità dei dati. «Eventuali errori potranno essere individuati al più presto dopo il primo controllo ufficiale, cioè dopo cinque o sei anni», prosegue Urs Wernli. «Ciò può avere gravi conseguenze per il proprietario attuale. Se ad esempio non venissero rispettate le norme sui gas di scarico in vigore, in casi estremi il veicolo dovrà essere tolto dalla circolazione».

Secondo l’UPSA, una possibile delega della prova di identificazione a soggetti terzi per alleggerire il lavoro degli uffici della circolazione sarebbe giustificabile solo se venisse affidata alle concessionarie di marca autorizzate o ai centri di collaudo dell’UPSA o del TCS. Grazie alle loro conoscenze ed esperienze nel settore e allo stretto rapporto con la casa costruttrice/importatore, in caso di domande o dubbi verrebbe così garantita una rapida evasione. L’accettazione della mozione sfavorirebbe inoltre il settore a livello locale, che sarebbe costretto a fare i conti con un ulteriore calo.

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