USAM: delusione per il Messaggio ERI
4 marzo 2016 agvs-upsa.ch - Il Messaggio concernente la promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione (ERI) del Consiglio federale parla in tono altisonante del rafforzamento della formazione professionale superiore. Ma le parole non vengono tradotte in pratica.
Succede invece proprio il contrario: il Consiglio federale si mostra generoso nei confronti delle scuole universitarie e avaro verso la formazione professionale. L’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) chiede la correzione del Messaggio ERI. I 400 milioni di franchi promessi alla formazione professionale superiore devono essere assolutamente forniti.
Il Consiglio federale loda la formazione professionale in modo sviscerato ma alle belle parole non seguono i fatti. Le cifre contenute nel Messaggio ERI mostrano quanto incoerente sia l’esecutivo: è infatti previsto che i contributi per la promozione dell’intera formazione professionale aumentino ogni anno di appena l’1,4% mentre quelli in favore di PF, università e addirittura del settore spaziale dovrebbero incrementare del 2,3-2,5%. Come mai vengono promessi 400 milioni solo per quella superiore se l’intera formazione professionale può crescere di appena l’1,4%?
Invece di agire conformemente al mandato costituzionale e di garantire il pari trattamento della formazione professionale superiore e di quella universitaria, il Consiglio federale ne aggrava la disparità. Ciò va a svantaggio della popolazione svizzera e, in particolare, dell’ultima generazione. In fin dei conti, i giovani optano più per la formazione professionale che per quella universitaria. Il Consiglio federale dimentica anche che il sostegno alla formazione professionale superiore è un investimento nell’innovazione e nella produttività.
L’USAM è profondamente delusa che il Consiglio federale si interessi solo a parole della formazione professionale. La più grande associazione mantello dell’economia svizzera chiede al Parlamento la correzione di cui il Messaggio ERI ha urgentemente bisogno.
Succede invece proprio il contrario: il Consiglio federale si mostra generoso nei confronti delle scuole universitarie e avaro verso la formazione professionale. L’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) chiede la correzione del Messaggio ERI. I 400 milioni di franchi promessi alla formazione professionale superiore devono essere assolutamente forniti.
Il Consiglio federale loda la formazione professionale in modo sviscerato ma alle belle parole non seguono i fatti. Le cifre contenute nel Messaggio ERI mostrano quanto incoerente sia l’esecutivo: è infatti previsto che i contributi per la promozione dell’intera formazione professionale aumentino ogni anno di appena l’1,4% mentre quelli in favore di PF, università e addirittura del settore spaziale dovrebbero incrementare del 2,3-2,5%. Come mai vengono promessi 400 milioni solo per quella superiore se l’intera formazione professionale può crescere di appena l’1,4%?
Invece di agire conformemente al mandato costituzionale e di garantire il pari trattamento della formazione professionale superiore e di quella universitaria, il Consiglio federale ne aggrava la disparità. Ciò va a svantaggio della popolazione svizzera e, in particolare, dell’ultima generazione. In fin dei conti, i giovani optano più per la formazione professionale che per quella universitaria. Il Consiglio federale dimentica anche che il sostegno alla formazione professionale superiore è un investimento nell’innovazione e nella produttività.
L’USAM è profondamente delusa che il Consiglio federale si interessi solo a parole della formazione professionale. La più grande associazione mantello dell’economia svizzera chiede al Parlamento la correzione di cui il Messaggio ERI ha urgentemente bisogno.