Gita consigliata: Nuovo Padiglione del Trasporto Stradale del Museo svizzero dei trasporti

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Gita consigliata: Nuovo Padiglione del Trasporto Stradale del Museo svizzero dei trasporti

13 aprile 2017 upsa-agvs.ch - Il Padiglione del Trasporto Stradale del Museo svizzero dei trasporti di Lucerna si è cinto di una nuova veste. Ora la visita è d’obbligo.



pd/mbo. Una volta la Svizzera era patria di diversi fabbricanti di automobili. Tra la brevettazione dell’autoveicolo e l’inizio del XX sec. il paese diede infatti i natali a 40 marche circa. Oggi quasi ogni veicolo al mondo monta componenti prodotti dall’indotto nazionale. Grazie ai suoi preziosi mezzi d’epoca, il Padiglione del Trasporto Stradale ripercorre la storia dell’industria automobilistica svizzera, il cui culmine è simboleggiato da un robot dell’indotto che realizza braccialetti di cavi per tutti i visitatori.

Un omaggio a Peter Monteverdi
Nel 1967 Peter Monteverdi fondò la Automobile Monteverdi AG, l’ultima fabbrica a produrre veicoli «Made in Switzerland», poi chiusa nel 1982. Impresa di rilievo nazionale e internazionale, l’azienda è parte integrante del patrimonio culturale industriale della Svizzera. Il successo mondiale del marchio «Monteverdi» è stato la risultante non solo della varietà e del pregio degli omonimi veicoli ma anche della straordinarietà dello suo stesso fondatore, un quasi autodidatta che con le sue visioni ha capitanato l’impresa attraverso le vicende aziendali più alterne. L’esposizione di bolidi da corsa, bellissime auto sportive, leggendari veicoli da turismo ed eccentrici fuoristrada tributa omaggio a Peter Monteverdi.

Un viaggio nel mondo degli specchi
Chi si addentra nel nuovo Padiglione del Traffico Stradale, non potrà non visitare il magico mondo degli specchi SEE YOU dell’Ufficio prevenzione infortuni upi. La mostra è un’attrazione per grandi e piccini. «Qui ogni visitatore può maturare esperienze, impressioni e riflessioni che contribuiscono a rendere un po’ più sicuro il traffico stradale per ogni utente. Ciononostante abbiamo rinunciato consapevolmente a stabilire precetti per il comportamento nel traffico», spiega Brigitte Buhmann, direttrice dell’upi.

Maggiori informazioni alla pagina: www.verkehrshaus.ch/it

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