«Internet non può sostituire il Salone dell’automobile»

Salone dell’automobile

«Internet non può sostituire il Salone dell’automobile»

31 gennaio 2018 upsa-agvs.ch – Quest’anno il Salone dell’automobile di Ginevra, una delle principali fiere automobilistiche al mondo, andrà in scena dall’8 al 18 marzo. Per questa edizione si prevede un’affluenza di circa 700 000 visitatori nei padiglioni del Palexpo. Il direttore generale André Hefti discute con AUTOINSIDE delle sfide dell’88° Salone dell’automobile e del futuro del padiglione 7. 


André Hefti guarda al futuro del padiglione 7.


sco. Signor Hefti, cosa attende con più impazienza del Salone dell’automobile 2018?
André Hefti, direttore generale del Geneva International Motor Show: Non vedo l’ora di scoprire i nuovi modelli. Abbiamo più di 60 conferenze stampa in cui verranno presentate le novità. Tutto fa pensare che quest’anno ce ne saranno molte. E come sempre sono curioso di vedere i concept standistici più innovativi.
 
Quali trend stanno emergendo?
L’elettrificazione è tuttora un tema fondamentale. All’IAA di Francoforte, ad esempio, BMW ha esposto quasi solo veicoli elettrici. Vista la problematica del CO2 è sicuro che questo trend ci accompagnerà per tutto il 2018 e gli anni a venire. Si parla molto anche di idrogeno - a mio avviso, una delle soluzioni migliori - ma, come per i veicoli elettrici, c’è il problema dell’infrastruttura inesistente. La gente ha paura di restare ferma per strada. Per questo il tramonto del motore a benzina è ancora lontano. Un altro trend è il GNC. Secondo me, il futuro sarà un mix di diversi sistemi di propulsione.
 
Il mondo automobilistico sta evolvendo. Come si riflette questa trasformazione sul Salone dell’automobile di Ginevra?
La digitalizzazione non si ferma di fronte a nulla, neanche al Salone. Naturalmente riflettiamo su come sarà il futuro della manifestazione. Sempre più costruttori espongono anche alle fiere dell’elettronica come la CES di Las Vegas e la Mobile World di Barcellona.
 
Le fiere dell’elettronica fanno concorrenza al Salone?
No, non direi. A Las Vegas, ad esempio, non sono stati praticamente esposti veicoli di serie ma solo concept car. Resta comunque che le case automobilistiche sono sul posto per captare, insieme ai loro ingegneri, gli input della Silicon Valley. Attualmente stiamo discutendo di un’eventuale cooperazione con l’IFA di Berlino, il corrispondente europeo della CES.
 
Di che cooperazione si tratta?
L’idea è quella di portare il know-how dell’industria automobilistica a Berlino e il settore dell’elettronica a Ginevra. Stiamo pensando di realizzare delle superfici espositive dedicate all’elettronica e all’assistenza. Considerando il trend della guida autonoma, l’idea riserva enormi potenzialità. La cooperazione, però, è ancora in fasce.
 
Le fiere automobilistiche di tutto il mondo devono fare i conti con l’assenza sempre più frequente delle grandi case. A Francoforte mancavano diverse marche, a Ginevra non ci saranno né Opel né GM ...
In Europa GM non è un big player. Opel, invece, è un caso ben diverso: mi dispiace molto che manchi una marca così prestigiosa. Sono convinto che Opel tornerà non appena si saranno concluse l’integrazione nel gruppo PSA e la conseguente riorganizzazione.
 
Come spiegare a una casa automobilistica che Ginevra è una necessità?
Spesso mi si chiede se il Salone esisterà ancora tra dieci anni. Io rispondo chiaro e tondo di sì. Sento anche dire spesso che Internet sostituirà la manifestazione. Che assurdità! Internet è una gran cosa quando si vogliono reperire informazioni. Ma non sarà mai in grado di trasmettere le emozioni, i colori di una Ferrari, il piacere al tatto di un bel volante, l’odore degli interni in pelle. Internet non potrà mai sostituire la scena del Salone dell’automobile, la luce dei suoi riflettori e - perché no? - il fascino delle sue hostess. L’evento si terrà anche tra dieci anni ma sarà diverso.
 
In che senso diverso?
Non ho il dono della chiaroveggenza. So solo che i megatrend sono l’elettrificazione, la guida autonoma e i pacchetti di servizi. Forse tra dieci anni si venderanno meno auto ma più servizi di assistenza - o magari interi pacchetti comprensivi di auto e assistenza. Una cosa è certa: l’elettronica assumerà un ruolo più importante. Avrò ancora bisogno di un’auto di proprietà tra dieci anni? O mi farò venire a prendere davanti alla porta di casa da un veicolo a guida autonoma quando ne avrò bisogno?
 
Se sarà davvero così tra dieci anni, a cosa servirà il Salone? In fin dei conti, le emozioni sono legate al possesso ...
La mobilità individuale ci sarà anche tra dieci anni. La guida autonoma e il car-sharing non possono fare a meno dei veicoli. E anche voi dovete mostrare ciò che avete da offrire. Sono convinto che il Salone non perderà la sua ragion d’essere.
 
Come va il Salone in termini di cifre di vendita?
Gli espositori non sono obbligati a comunicarci i loro fatturati. Il nostro non è un salone di vendita; ci consideriamo più una vetrina in cui esporre le novità. L’attenzione dei nostri espositori si concentra sulla fidelizzazione dei clienti e sulla cura dei rapporti con loro, non sulla vendita. Fanno eccezione le marche di lusso: McLaren, Aston Martin, Lamborghini, Pagani ecc. vendono al Salone. Per le auto di lusso non c’è palcoscenico migliore di Ginevra. Il Salone non è dispersivo e l’aeroporto è a cinque minuti di distanza. In fin dei conti, chi compra una Lamborghini non viene certo qui in velosolex.
 
Parliamo del padiglione 7, che dal 2012 ha perso circa il 50% dei suoi espositori. Quanto è importante per il Salone?
È importante, sia per la fiera, sia per il ramo dei professionisti dell’auto. Secondo me, la necessità del padiglione 7 è indiscussa. La questione verte piuttosto sull’idea alla sua base: l’esposizione deve essere lunga o breve? Il fatto che se ne svolgano due nel padiglione 7 ci rende la vita difficile e ci lascia un po’ insoddisfatti.
 
Quale soluzione preferirebbe?
Una sola esposizione! Sono gli espositori del padiglione 7 a dover deciderne la durata. Se vogliono tutti una fiera breve, così sia! Ma alcuni dicono di aver bisogno di aver bisogno di tutti gli undici giorni del Salone per poter seguire tutti i loro clienti.
 
Sta parlando di ESA.
Non solo. L’anno scorso un piccolo espositore del padiglione 7 mi ha raccontato di aver fatturato 60 000 franchi con un solo cliente durante la seconda settimana. Si sarebbe lasciato sfuggire questa occasione se fosse rimasto solo durante la prima. Per il 2018 abbiamo optato per due esposizioni parallele. Cosa faremo nel 2019, invece, si vedrà.
 
Tra cinque anni ci sarà ancora il padiglione 7?
Lo spero. Ma anche il settore dei fornitori sta evolvendo a ritmo vertiginoso.
 
Cosa è andato storto negli ultimi anni?
È difficile a dirsi. Un fatto, però, è certo: gli espositori devono fare sforzi enormi. Undici giorni sono piuttosto lunghi, la partecipazione richiede molto personale e il Salone si svolge in una fase in cui c’è molto da fare. Al tutto si aggiunge l’erosione dei margini.
 
Molti fornitori organizzano proprie fiere. Queste manifestazioni aziendali daranno il colpo di grazia al padiglione 7?
No, non credo. Alle fiere aziendali posso accogliere solo i miei attuali clienti; al Salone, invece, ne posso acquisire di nuovi.
 
Una domanda sulle nuove leve: il ramo dei professionisti dell’auto ha bisogno di nuova linfa. Cosa può fare il Salone per suscitare l’entusiasmo dei giovani per le nostre professioni?
Siamo pronti a dare una mano. A gennaio sono stato al Brussels Motor Show. All’interno della fiera era stata costruita una specie di officina in cui i giovani potevano misurarsi gli uni con gli altri in una gara. Auto Zürich fa qualcosa per le nuove leve con il suo «Brain Village» e l’idea mi sembra ottima. Saremmo felici di dare una mano in progetti di questo genere.
 
Da non perdere! L’edizione dedicata al Salone AUTOINSIDE 3
L’88a edizione del Salone dell’automobile di Ginevra non è solo una piattaforma internazionale per i costruttori ma anche un intero padiglione (il 7) dedicato ai fornitori. Chi e cosa ci sarà al SAA-Expo dall’8 al 12 marzo? E perché i garagisti non dovrebbero perderselo? Scopritelo nell’edizione di marzo di AUTOINSIDE. E i clou della rivista in uscita il 1° marzo non finiscono qui: AUTOINSIDE ha riunito a un tavolo i capitani dei due principali fornitori del ramo dei professionisti svizzeri dell’auto. Sandro Piffaretti, CEO e delegato del CdA di SAG, e Giorgio Feitknecht, CEO di ESA, discutono del futuro del ramo e del padiglione 7.
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