Come viene garantito il finanziamento?

Trasporto stradale

Come viene garantito il finanziamento?

24 gennaio 2023 agvs-upsa.ch - Garantire un finanziamento sostenibile dell’infrastruttura stradale sarà una delle maggiori sfide politiche dei prossimi anni – afferma Olivier Fantino, direttore di Strasseschweiz, l’associazione mantello della circolazione stradale svizzera. E mostra i progressi compiuti dal settore nella lotta contro il riscaldamento globale. 

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kro. Signor Fantino, secondo Strasseschweiz quali sono le maggiori sfide politiche per i prossimi tre o cinque anni?
Olivier Fantino: Il trasporto privato su strada si sta sviluppando rapidamente e, a breve o a lungo termine, dovrà affrontare numerose sfide. Nei prossimi dieci anni saranno prese numerose decisioni politiche che saranno determinanti per i prossimi cinquant’anni in materia di mobilità. Tra le principali sfide politiche per i prossimi tre-cinque anni figurano, in particolare, l’individuazione di una nuova soluzione per garantire il finanziamento sostenibile delle infrastrutture stradali, un primo passo verso la multimodalità – in particolare autorizzando la vendita di biglietti per i trasporti pubblici da parte di terzi – e l’adozione di una politica climatica volta a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e la neutralità tecnologica dello Stato.

Con l’aumento della mobilità elettrica, la Confederazione perde a lungo termine gran parte delle entrate derivanti dalla tassa sugli oli minerali. A cosa punta la Strasseschweiz nella soluzione sostitutiva prevista?
L’alternativa è una tassa chilometrica sui veicoli ibridi ed elettrici. Vorremmo tuttavia che la Confederazione esaminasse una tassa sulla fonte di energia che funzioni in modo analogo alla tassa sul carburante: è essenziale che la nuova tassa non consenta allo Stato di geolocalizzare gli utenti, non aumenti il carico fiscale e non crei oneri amministrativi esorbitanti. Infine, è fondamentale che i progetti pilota in materia di Mobility Pricing – ossia l’introduzione di sistemi di road pricing urbano per ridurre il traffico stradale – non siano portati avanti parallelamente all’introduzione dell’alternativa, al fine di evitare la mescolanza e il rischio di incontrare l’opposizione massiccia dell’opinione pubblica.

L’Ufficio federale dell’energia prevede che entro il 2040 quasi il 57% del parco veicoli circolerà con tecnologie alternative. Pensa che sia realistico?
Sì, sempre che ci sia abbastanza corrente.

Nella consultazione sulla revisione della legge sulla CO2, Strasseschweiz scrive: «Anche noi vogliamo contribuire alla lotta contro il riscaldamento globale.» Qual è il contenuto concreto di tale contributo?
Contrariamente a quanto si legge regolarmente sui media, il nostro settore ha fatto progressi incredibili per quanto riguarda le emissioni di CO2: le emissioni medie per chilometro percorso da tutti i veicoli – motocicli, automobili e autocarri – sono diminuite di circa un terzo negli ultimi 20 anni. Si tratta di un fenomeno enorme e la tendenza si accentua ogni anno con l’elettrificazione del nuovo parco auto. Parallelamente, il traffico stradale attua importanti misure per la compensazione delle emissioni di carburante – per il 2023 il tasso di compensazione è fissato per legge al 20%. Il problema è che tali misure compensative, ad eccezione dei biocarburanti, non sono imputate al settore che le finanzia. In concreto, stiamo già dando un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi della politica climatica. Ma c’è un grande potenziale di miglioramento nella pianificazione territoriale che, nella sua applicazione a livello federale, riflette una volontà di rallentare e blocca o almeno frena qualsiasi progetto innovativo. Anziché bloccare tutto, occorre rendere assolutamente possibili progetti innovativi, grazie a procedure semplici, chiare e uniformi in tutti i Cantoni, per infrastrutture sostenibili e impianti necessari allo sviluppo di nuove tecnologie come l’idrogeno e i carburanti sintetici.

La revisione della legge sulle emissioni di CO2 dovrebbe essere presentata in Parlamento in primavera. Qual è la linea rossa per Strasseschweiz?
Non mi piace parlare di linea rossa, non è costruttivo. Un fattore decisivo per noi sono ovviamente i costi: la nuova legge deve costare meno della proposta respinta nel referendum del 2021.

L’obiettivo zero netto è controverso nella legge sulla CO2. Qual è la posizione di Strasseschweiz ?
L’obiettivo zero netto non è contenuto nella legge sulla CO2, ma in una legge quadro che contiene obiettivi, ma non misure o piani concreti per raggiungerli nel nostro settore. Di conseguenza, entro il 2050 il settore dei trasporti, comprese le ferrovie, l’aviazione e la navigazione, dovrà diventare neutrale sotto il profilo delle emissioni di CO2, senza tener conto delle misure di compensazione. Purtroppo ciò non mi sembra realistico, poiché la legge prevede una forte accelerazione della decarbonizzazione tra il 2040 e il 2050, mentre paradossalmente aumenta anche il costo della decarbonizzazione. Nessuno ha una sfera di cristallo, ma è certo che, per sperare di raggiungere l’obiettivo zero netto, avremo bisogno di molta più energia elettrica, idrogeno e combustibili sintetici. E a prezzi ragionevoli. 
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