(Foto: Joe Pohl/automesse st.gallen)

srh. Settimana nera per il mondo fieristico: prima si è appreso che alcuni appuntamenti storici come la Züspa, la Muba e la Comptoir Lausanne non si svolgeranno più – o almeno non nelle modalità consuete. Poi, alla fine della settimana, la Svizzera orientale ha ricevuto il colpo di grazia con un comunicato media della cooperativa fieristica Genossenschaft Olma Messen St. Gallen: «La fiera dell’auto di San Gallo, che lo scorso weekend è giunta alla dodicesima edizione, si è tenuta per l’ultima volta.» L’evento ha contato 12’000 visitatori, 73 espositori, 350 veicoli di 30 marche, diversi show mozzafiato ed emozionanti esposizioni speciali.

Nel comunicato, che per il 2019 preannuncia nuovi format tra cui un evento dedicato alla birra e il Digital Sports Hub Switzerland, si legge inoltre che: «Il Consiglio di amministrazione e la Direzione hanno preso questa decisione in quanto, nonostante la grande popolarità di cui gode presso il pubblico e i grandi sforzi di tutti i coinvolti, non si è rivelata economicamente sostenibile.» La fiera è stata soprattutto una piattaforma di vendita e informativa per il ramo automobilistico regionale. Eppure non ha goduto del pieno sostegno di importatori e costruttori. «Il risultato ha evidenziato ricavi troppo bassi, che non consentono di seguire e svolgere adeguatamente la fiera nel lungo periodo», recita la motivazione della cooperativa.

Non prefigurandosi alcun miglioramento delle condizioni generali nell’ottica degli espositori, il capitolo si chiude così, a dispetto dell’apprezzamento del pubblico: «In queste condizioni la Olma Messen St. Gallen non intende continuare a sostenere le perdite ma preferisce utilizzare le risorse per progetti più promettenti.»