Fornitori dei garage: l’incertezza rimane

Swiss Automotive Aftermarket SAA

Fornitori dei garage: l’incertezza rimane

11 maggio 2021 agvs-upsa.ch – Il settore dei fornitori dei garage è stata meno colpita dalla seconda ondata della pandemia di quanto temuto, ma il coronavirus detta ancora i suoi tempi al settore dei fornitori dei garage.

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Foto d'archivio: Banner

pd. La situazione dell’occupazione nel 1° trimestre 2021 conferma che le misure di contenimento del coronavirus adottate alla fine di dicembre e rafforzate in gennaio non hanno lasciato indenni i fornitori dei garage. Secondo un comunicato dell’associazione Swiss Automotive Aftermarket (SAA), le stime per il 2° trimestre 2021 sono ottimistiche, soprattutto perché l’allentamento delle misure contro il coronavirus promette una ripresa. Tuttavia, c’è grande incertezza sul corso della pandemia, il che potrebbe ripercuotersi sulle attuali previsioni congiunturali.

Un sondaggio mostra che la situazione occupazionale continua a presentarsi poco rosea per l’11% dei soci SAA (trimestre precedente 7%). Per la maggioranza dei soci SAA, il 68% (trim. prec. 55%), il livello occupazionale attuale è soddisfacente e solo per il 22% (trim. prec. 38%) è buono.

Più di un terzo delle aziende, il 38% (trim. prec. 29%), ha riportato un buon fatturato. Per la maggior parte dei partecipanti, il 59% (trim. prec. 62%), è rimasto soddisfacente e solo per il 3% (trim. prec. 10%) c’è stato un peggioramento del fatturato.

Segnali simili si intravedono anche nella situazione dei ricavi delle aziende. Il 73% (trim. prec. 69%) lo valuta soddisfacente, il 24% invariato o buono e il 3% (trim. prec. 7%) scarso.

Previsione del trend 
Le previsioni dei trend sono fiduciose per il 2° trimestre 2021. Una tendenza al miglioramento è particolarmente evidente nella situazione occupazionale. Per quanto concerne la situazione occupazionale, adesso il 41% (trim. prec. 12%) dei soci SAA prevede un miglioramento, il 57% (trim. prec. 71%) nessuna variazione e solo il 3% (trim. prec. 17%) un peggioramento. 

Anche le cifre degli organici si stanno sviluppano in modo ottimistico. Il 24% (trim. prec. 12%) delle aziende prevede un aumento del proprio personale. Ciononostante, il 19% (trim. prec. 14%) delle imprese ha introdotto o pianificato il lavoro ridotto. Questo suggerisce che mentre l’allentamento delle misure contro il coronavirus è motivo di ottimismo, l’incertezza rimane alta. 

L’andamento dei costi nell’area del personale è strettamente legato al numero di collaboratori: il 73% (trim. prec. 57%) delle aziende prevede costi invariati, ma il 27% (trim. prec. 14%) si aspetta un aumento. Nessuna azienda si aspetta un calo dei costi, il che suggerisce che il fabbisogno di personale aumenterà ancora o che il lavoro ridotto diminuirà o sarà abbandonato. 

Non sorprendente, ma comunque degno di nota, è l’andamento dei costi previsto nel settore dei materiali. Ben il 78% (trim. prec. 48%) dei soci SAA si aspetta un aumento dei costi. Ciò è dovuto al fatto che i prezzi delle materie prime sono saliti molto dall’inizio dell’anno. La causa risiede nella scarsità temporanea di diverse materie prime. Allo stesso tempo, molte economie nazionali lavorano nuovamente a regime, il che attiva la domanda, ma rimangono ancora problemi nella logistica e rallentamenti nell’approvvigionamento di materie prime.

Nel trasporto marittimo e aereo, si potrebbero avere terribili aumenti di prezzo.
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