«Il contatto personale conta»

Consulenti clienti UPSA

«Il contatto personale conta»

10 ottobre 2019 agvs-upsa.ch – I consulenti del servizio clienti UPSA battono la Svizzera palmo a palmo, percorrendo migliaia di chilometri all’anno. AUTOINSIDE ha accompagnato René Schoch per un giorno. Ne è nato un reportage su colloqui costruttivi, elettriche da ricaricare e veicoli non restituiti.

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Coppia fissa: il consulente UPSA e la sua auto sono inseparabili.

cst. La giornata di lavoro di René Schoch si conclude con un controllo aziendale e una visita a quattro garage della Svizzera orientale. «Oggi è andato tutto liscio e a buon fine», così il consulente tira le somme della giornata scendendo dall’auto di servizio UPSA, una Ford Mondeo station wagon bianca. «È sempre un piacere dare il benvenuto a un nuovo membro.» Ma su questo punto torneremo dopo.

René Schoch, Gaetano Gentile, Robert Mühlheim, Kurt Pfeuti e Fabrice Prieto sono i cinque consulenti del servizio clienti UPSA. Sono loro a tastare il polso dei nostri garagisti, a dare loro informazioni rilevanti per il ramo e ad ascoltare i loro suggerimenti. E alle aziende non associate spiegano i vantaggi dell’adesione all’Unione. I consulenti devono prepararsi intensivamente alle visite alle imprese. Il successo si fonda infatti sulla professionalità. Uno dei loro obiettivi è acquisire nuovi soci. «Ma è anche importante scoprire come vanno le cose per i garagisti, come si fanno strada sul mercato e quali problemi hanno», spiega René Schoch. Queste informazioni aiutano l’Unione a rispondere in modo ancora più mirato alle esigenze dei suoi membri e a ottimizzare i suoi servizi..

«Di solito le nostre giornate filano liscio», afferma René Schoch prima di mettersi in cammino. Ma le incognite non mancano mai. E difatti il primo compito della giornata non va come previsto. Bisogna controllare un garage che, pur figurando tra i contribuenti del fondo per la formazione professionale, non ha versato il dovuto. «Verifiche di questo genere sono rare», sottolinea Schoch avanzando su un’area industriale. Ne perlustra i vicoli tortuosi come se fosse un detective. Eppure non c’è traccia del garage che sta cercando. «A quanto pare, l’azienda ha cessato le attività.» Schoch chiede nei paraggi e ottiene conferma. Poi annota il tutto e risale in macchina.

Prima di andare da un nuovo membro, deroga ai piani e si ferma da Allemann-Team AG di Amriswil (TG). «In genere concordiamo gli appuntamenti», precisa Schoch. Ma quando il tempo non stringe i consulenti del servizio clienti UPSA fanno un salto senza preavviso. Il garage UPSA offre anche il CheckEnergeticaAuto, un servizio con cui mostra la sua vicinanza ai clienti. René Schoch chiede se ci siano domande in merito e se il materiale informativo CEO sia sufficiente. Il suo bilancio: «Tutto a posto: l’azienda se la passa bene e sono tutti soddisfatti.»
 

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René Schoch è responsabile delle sezioni di San Gallo, Appenzello, Glarona, Turgovia, Sciaffusa, del Principato del Liechtenstein e di una parte della sezione di Zurigo. Per passare dai circa 900 garage UPSA sul territorio macina intorno ai 35 000 chilometri all’anno. «Il nostro obiettivo è fare visita a ogni membro ogni due anni», spiega Schoch, da tre anni in veste di consulente alla clientela. E aggiunge che, pur non essendo obbligatorio, il contatto personale è gradito. «Siamo sempre a disposizione dei garagisti, a prescindere dalle visite», afferma Schoch. Difatti i consulenti alla clientela ricevono spesso telefonate di membri che chiedono consiglio in questa o quella questione. Ad esempio possono capitare domande su come comportarsi quando si hanno grane con gli apprendisti o un cliente che non paga le fatture. «In questioni legali, finanziarie e connesse alla formazione professionale e continua chiediamo l’intervento dei nostri esperti. Sono loro a curare il caso aiutando come meglio possono.»

Nel frattempo René Schoch è arrivato da VF Autotechnik AG di Staad (SG). La visita di benvenuto al nuovo membro è il clou del giorno. L’azienda ha deciso di aderire all’UPSA per diversi motivi, tra cui la soluzione settoriale sicurezza sul lavoro e protezione della salute. Il garage ha trovato nella SAD un partner per la corretta implementazione della direttiva obbligatoria CFSL 6508. René Schoch consegna al titolare Vigan Isufi il distintivo UPSA e un raccoglitore con delle informazioni sulle offerte dei partner e sui servizi dell’Unione. Durante il colloquio i due chiariscono delle questioni in sospeso e toccano vari temi, tra cui i giri di prova. Al che Vigan Isufi racconta di un cliente sparito con un veicolo del garage. «Quanto mi ha fatto arrabbiare! Da allora accompagno sempre i clienti durante i giri di prova.» Per andare sul sicuro René Schoch gli consiglia di usare il contratto di utilizzo che l’UPSA ha approntato proprio per questo scopo. Il discorso cade anche sul carico di lavoro del garage durante le vacanze estive e sulla carenza di personale specializzato nel ramo. «Serve una soluzione a questo problema», afferma il titolare del garage, al cui annuncio di lavoro è seguita una sola candidatura in tre mesi. René Schoch prende appunti e si congeda.

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Il neomembro VF Autotechnik AG di Staad (SG).

Adesso si va a Wittenbach (SG) da un altro membro UPSA. Martin Egger, direttore di Garage Kaufmann AG, fa gli onori di casa. Per cominciare, René Schoch gli illustra i temi principali dell’UPSA, i servizi e le offerte dei partner. Poi i due discutono di tasse sul CO2, di contratti di concessione, volume di lavoro e mobilità elettrica. Al che Martin Egger racconta che i clienti che vengono a ritirare il loro veicolo elettrico dopo la manutenzione si aspettano di trovarlo completamente carico. Il direttore chiede al consulente di verificare se l’Unione non possa intervenire nella questione, visto e considerato che alcune aziende fanno pagare la ricarica e altre no: «Credo che la soluzione migliore sia mettere in conto un forfait.» René Schoch si annota il suggerimento.

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Martin Egger (dx), direttore dell’azienda UPSA Garage Kaufmann AG di Wittenbach (SG), a colloquio con René Schoch.

I consulenti UPSA documentano ogni visita e stilano un rapporto da cui emergono anche gli input dei garagisti. Alla fine di ogni settimana scrivono poi un resoconto che viene inoltrato ai membri della direzione e ai quadri UPSA. L’Unione esamina infine i rapporti in occasione di riunioni periodiche e valuta se, come e dove intervenire.

Alla fine della giornata, René Schoch aggiunge altre due annotazioni ai suoi appunti. Uno: un garage non è interessato all’adesione. Due: un’azienda sta accarezzando l’idea di diventare membro. «Le visite dimostrano quanto sia importante essere vicino alle aziende», afferma Schoch. Per il consulente, sono un’occasione di scambio, di confronto su vari temi e di chiarimento. «Il contatto personale conta, anche nel mondo digitale.»
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