Il mantra di Turrettini e la Fiat «Giardiniera» di Cassis

89. Auto-Salon ist eröffnet

Il mantra di Turrettini e la Fiat «Giardiniera» di Cassis

7 marzo 2019 upsa-agvs.ch - Dopo le due giornate dedicate alla stampa il «Geneva International Motor Show» ha aperto le porte al pubblico. Nel suo discorso il Consigliere federale Cassis ha ricordato che 220’000 posti di lavoro sono collegati a doppio filo con l’auto.

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sco. Nel tradizionale giro di visite al Salone, Cassis si è fermato insieme al Presidente centrale UPSA Urs Wernli allo stand UPSA nel padiglione 2. Lì ha parlato con gli apprendisti e gli studenti della Scuola universitaria professionale di Berna (BFH) e del Politecnico federale di Zurigo (ETH Zürich). Le due scuole hanno esposto allo stand i due bolidi da corsa elettrici con cui gareggiano alla Formula Student.
 
Nel suo discorso di apertura tenuto in presenza di tanti ospiti, tra cui politici, diplomatici, rappresentanti di autorità e rami nonché importatori, il Consigliere federale ha confessato di essere appassionato di auto sin da quando era bambino: «La libertà, la velocità e la tecnica mi hanno sempre affascinato.» La sua prima auto, però, era tutto meno che veloce: la Fiat 500 C «Topolino» Giardiniera, classe 1952, di suo padre raggiungeva infatti al massimo i 90 km/h in discesa.
 
Un ufficio su quattro ruote
Oggi – racconta Cassis – l’auto è un «ufficio mobile. È lì che lavoro e studio gli atti.» In questioni di traffico, il Consigliere PLR ha un atteggiamento tutt’altro che ideologico. Sul suo sito web, Cassis si dichiara infatti a favore di una convivenza di trasporto pubblico e privato: «Contano sia la strada che le rotaie, sia il traffico pubblico che quello privato. La mobilità deve essere un tutt’uno sostenibile.» Nel suo discorso, Cassis ha ricordato la campagna «Co2ribassato» di SvizzeraEnergia, che al Salone fa presenza fissa. Dal 2014, il Consigliere e sua moglie utilizzano un’elettrica per i viaggi privati.
«La Svizzera non produce auto. Ma 220’000 posti di lavoro dipendono direttamente dal ramo: parlo di garage, carrozzerie e del settore dei trasporti», ha constatato il Ministro degli esteri prima di passare al rapporto tra la Svizzera, l’UE e, in particolare, al nostro «vicino» al confine nord. «La Germania è e sarà il nostro partner commerciale principale», ha affermato Cassis perorando un accordo quadro con l’UE.

Prima di salire sul palco, il Consigliere federale era stato pregato dal Presidente del Salone Maurice Turrettini di ricordare alla nuova ministra dei trasporti Simonetta Sommaruga che l’autostrada A1 Ginevra–Losanna non viene potenziata dal 1964, anno della sua ultimazione. Ogni anno Turrettini ripete questo mantra per la regione del Lemano, da sempre afflitta da congestioni.
 
Ginevra, un luogo di dibattito?
Con orgoglio, il Presidente ha fatto riferimento a un’indagine condotta da Autovista (casa madre di Eurotax Glass) tra gli esperti di auto. Stando ai suoi esiti, Ginevra è tuttora «il principale evento dell’industria automobilistica». Turrettini ha sottolineato gli sforzi della manifestazione di conquistare nuovi espositori e di compensare le assenze dei big (Ford, Opel, Jaguar Land Rover, Volvo, Hyundai…), ricordando le 34 new entry di quest’anno. Molti dei nuovi espositori provengono dal settore delle supercar o hypercar. «All’inizio Ginevra era un ‘selling show’. Poi il Salone si trasformato progressivamente in uno ‘showing show’. Ora, con tutte le hypercar che espone, sta diventando di nuovo un evento a scopo di vendita», ha affermato il Presidente del Salone prima di formulare una previsione: «Ginevra evolverà in un ‘debating show’ in cui verranno discusse le nuove tecnologie e il futuro dell’automobile.» Un primo passo in questo senso è già stato compiuto dal direttore del Salone André Hefti, che ha creato il forum «Shift Automotive» in collaborazione con la fiera internazionale dell’elettronica IFA di Berlino.
 
Il ringraziamento ad André Hefti
Turrettini ha tributato onore al direttore uscente ringraziandolo per il grande impegno dimostrato negli ultimi anni. «André Hefti va in pensione per godersi il meritato riposo. Così avrà più tempo per girare in moto e per fare il tifo – o meglio per consolare – lo ZSC», così Turrettini ha punzecchiato il direttore alludendo alla recente sconfitta incassata ai playoff dalla squadra di hockey zurighese contro il Ginevra Servette.


 
 

 
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