5 luglio 2022 agvs-upsa.ch – Guerra in Ucraina, crisi dei chip, carenza di materie prime: queste sono tre delle numerose sfide che il mercato automobilistico svizzero e del Principato del Liechtenstein hanno dovuto affrontare nel primo semestre del 2022. Con 109 600 autovetture nuove immatricolate in sei mesi, il calo rispetto al bilancio dell’anno precedente, vale a dire 124 547 unità, è stato limitato al 12%.


Fonte: Auto-Schweiz

pd. Che i problemi siano lungi dall’essere risolti è dimostrato soprattutto dall’andamento del mercato a giugno, con un calo del 18,2% a 21 277 immatricolazioni (anno precedente: 26 005). Un’autovettura su quattro immessa sulle strade dall’inizio dell’anno può essere ricaricata tramite la rete elettrica. Urge quindi potenziare l’infrastruttura di ricarica e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico. «Il bilancio semestrale è tutt’altro che soddisfacente. Tuttavia, viste le circostanze difficili, le cose avrebbero potuto andare anche peggio.» Il portavoce di auto-suisse Christoph Wolnik riassume così l’andamento del mercato automobilistico svizzero nei primi sei mesi del 2022. 

Circa un’autovettura nuova su quattro immessa sul mercato nel primo semestre utilizza almeno in parte l’elettricità. I veicoli elettrici a batteria rappresentano il 16,4% delle nuove immatricolazioni (17 992 unità). 9421, ovvero l'8,6%, sono ibride plug-in. Un anno fa, il numero e la quota di mercato delle nuove auto elettriche erano ancora più bassi, pari rispettivamente a 12 319 veicoli e al 9,9%. «Purtroppo, la crescita dell’infrastruttura di ricarica pubblica non è in grado di tenere il passo con l’aumento percentuale dei veicoli con la spina», afferma Albert Rösti, presidente di auto-suisse. 

I dati dettagliati e le statistiche sono disponibili su www.auto.swiss.