Qualcosa si sta muovendo

Targhe professionali all’estero

Qualcosa si sta muovendo

23 settembre 2019 agvs-upsa.ch – Lead Mentre gli italiani e i tedeschi possono entrare in Svizzera con le targhe provvisorie, i garagisti svizzeri non possono utilizzare quelle professionali all’estero. Per questo l’Ufficio federale delle strade (USTRA) sta negoziando con l’Italia e la Germania.
 
sco. La questione fa arrabbiare – e può costare caro. Anzi molto caro, come dimostra il caso di un garagista zurighese balzato agli onori della cronaca nel novembre 2018. Il professionista stava circolando con le targhe professionali nella Germania del sud quando, fermato dalla polizia, si è visto multare per 1300 euro! 
Il motivo? Secondo la Convenzione di Vienna del 1968 la licenza di circolazione e le targhe di controllo devono rispondere a determinati criteri quando vengono usati al di fuori dei confini nazionali. La prima, ad esempio, deve riportare il numero del telaio. Dato che le licenze di circolazione collettive svizzere possono essere utilizzate per diversi veicoli (anche per quelli non immatricolati) non sono in linea con i criteri della Convenzione. I paesi confinanti sono quindi liberi di riconoscere o meno tali documenti e le relative targhe.

La Svizzera consente ai veicoli stranieri di circolare sul suo territorio se sono ammessi a circolare nel Paese d'immatricolazione nonché provvisti di una licenza nazionale di circolazione valevole e di targhe valide. La regola vale anche per quelle provvisorie emesse in Germania e Italia, come la «targa di prova» o il «rotes Kennzeichen» (targa rossa). Per risolvere questo squilibrio l’USTRA sta negoziando con l’Italia e la Germania. Ecco a che punto siamo:

Italia: negoziati per l’accordo quasi ultimati
Nel caso dell’Italia, l’USTRA punta a risolvere il problema siglando un accordo bilaterale entro il 1° gennaio 2021. Il suo scopo è consentire la circolazione sul territorio italiano dei veicoli dotati di targhe professionali.

I lavori sono quasi ultimati e la definizione degli ultimi dettagli è prevista per il primo semestre 2020. L’USTRA è in contatto con il «Ministero delle Infrastrutture e di Trasporti» (MIT) per il tramite dell’ambasciata svizzera di Roma e si sta adoperando affinché l’accordo bilaterale possa essere attuato velocemente.  

Germania: calendario da definirsi
I negoziati con il «vicino a nord» sono invece a uno stadio meno avanzato. Svolte le prime consultazioni con il Ministero federale dei trasporti e dell’infrastruttura digitale (BMVI) la Germania sta svolgendo degli accertamenti su diverse questioni. Anche in questo caso l’USTRA vuole far sì che i veicoli dotati di targhe professionali svizzere possano circolare liberamente sul territorio tedesco.
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Commenti


Boffelli Marco 17. Ottobre 2019 - 7:06
Finalmente non ritengo corretto dover sempre sottostare ai capricci di nazioni come Italia e Germania che fanno quello che vogliono con le nostre leggi con vetture che poi sono spesso inadeguate alla circolazione, a livello di sicurezza e di controlli (pneumatici lisci- fumi neri degli scarici ecc.) cerchiamo di non passare sempre per stupidi e farci imporre da altri quello che vogliono sul nostro territorio. PS. so che non é pertinente con questo sondaggio ma perché non far pagare un pedaggio per transitare nel tunnel del Gottardo lo fanno tutti e non a poco vedi Monte Bianco e San Bernardo, entrano a Basilea inquinano creano disagi al traffico e non lasciano nulla in Svizzera dovrebbe essere a pagamento.