Caso VW: invariato il numero delle vendite concluse

Caso VW: invariato il numero delle vendite concluse

30 ottobre 2015 agvs-upsa.ch - Lo scandalo scoppiato intorno ai diesel VW pesa sulle finanze del Gruppo ma gli ordini di auto nuove non sembrano risentirne.

Nel terzo trimestre 2015 Volkswagen è andata in deficit: il secondo fabbricante di auto al mondo ha infatti subito perdite per 3,5 miliardi di euro. La causa è ovviamente la «questione dei diesel» - così Volkswagen chiama lo scandalo delle emissioni truccate dei motori diesel. Sinora il Gruppo ha accantonato 6,7 miliardi di euro per affrontare la crisi. Se basteranno è ancora da vedersi.

Comunque sia, gli acquirenti di auto sembrano avere ancora fiducia nei marchi Audi, Seat, Skoda e VW, tutti di proprietà del Gruppo. Secondo la Deutsche Presse Agentur (dpa), in Germania gli ordini di auto sarebbero addirittura aumentati da quando le manipolazioni dei valori dei gas di scarico sono balzati agli onori della cronaca. Vi sono però differenze tra i vari Paesi. Stando sempre alla dpa, in Gran Bretagna l'interesse per i diesel sarebbe calato. Tirando le somme, il caso non sembra aver prodotto ancora alcun effetto sugli ordini impartiti.

A quanto pare, lo scandalo non si ripercuote neanche sugli acquisti in Svizzera. „Per quanto riguarda le vendite concluse, siamo sui livelli dei mesi scorsi“, ha dichiarato Livio Piatti, portavoce di VW, nei confronti del portale di notizie 20 Minuten. „È invariata anche la quota dei diesel venduti.“
 

21 ottobre 2015 agvs-upsa.ch - L'Ufficio federale delle strade (USTRA) abroga il divieto d'immatricolazione per determinati veicoli commerciali del gruppo Volkswagen. Questi veicoli non sono stati oggetto di manipolazioni dei gas di scarico e possono essere reimmessi in circolazione immediatamente. L'USTRA ha pertanto aggiornato le istruzioni inviate agli Uffici della circolazione.

In base alle informazioni e alle indagini della Motorizzazione civile tedesca (KBA) è stato stabilito che le manipolazioni dei gas di scarico non riguardano i veicoli commerciali diesel "T5", "T6", "Amarok" e "Crafter" di Volkswagen e neppure svariati modelli dei marchi Audi, Seat, Skoda e Volkswagen con motori diesel più recenti.

Pertanto, per questi veicoli il divieto d'immatricolazione è abrogato con effetto immediato. Gli Uffici della circolazione sono stati debitamente informati.

Il divieto d'immatricolazione resta tuttavia in vigore per i modelli dei marchi Audi, Seat, Skoda e Volkswagen su cui è installato un software per i gas di scarico manipolato (norma EURO5) e dotati di motori diesel 1.2TDI, 1.6TDI e 2.0TDI.

Il divieto d'immatricolazione sarà nuovamente aggiornato quando saranno stati accertati nuovi elementi.
 

16 ottobre 2015 agvs-upsa.ch – Volkswagen vuole richiamare in Europa complessivamente 8,5 milioni di veicoli. Prima di questo annuncio, il Kraftfahrt-Bundesamt in Germania (l'autorità federale per il trasporto motorizzato) aveva ordinato il richiamo di 2,4 milioni di veicoli Volkswagen con motore diesel.

Secondo i propri dati, AMAG, importatrice del marchio VW, non ritiene necessario un richiamo ufficiale in Svizzera. Tuttavia sarebbe pronta per questa evenienza, per la quale opera in stretta collaborazione con l'Ufficio federale delle strade (USTRA). AMAG ha comunicato a tale autorità che si occuperebbe dell'azione di richiamo e che pertanto non ci sarebbe bisogno di emanare un ordine ufficiale. AMAG informerà i clienti interessati non appena saranno disponibili i necessari dati dei proprietari.
 

13 ottobre 2015 agvs-upsa.ch – Nel corso di una riunione straordinaria, il neocostituito CdA di VW ha adottato decisioni importanti. Un esempio: in futuro verrà utilizzata esclusivamente la tecnologia SCR per il trattamento dei gas di scarico dei veicoli diesel.

Herbert Diess, presidente del CdA di VW, ha sottolineato che: «Il marchio VW si sta riconfigurando per il futuro. Stiamo diventando più efficienti, riorientando la gamma di prodotti e le principali tecnologie e con il programma di efficienza accelerato conseguiremo la libertà di movimento necessaria per creare tecnologie avveniristiche.»

Diesel: nuovo orientamento della strategia
Per l'Europa e l'America del Nord è stato deciso che, nel caso dei gruppi diesel, si compirà un passaggio integrale dai catalizzatori ad accumulo di NOx alla tecnologia SCR e AdBlue il più rapidamente possibile.

Evoluzione del pianale modulare trasversale
Il pianale modulare trasversale MQB, soluzione standard di comprovato successo, sarà oggetto di una sostanziale evoluzione. L'attenzione si concentra sugli ibridi plug-in con un'autonomia ancora maggiore, veicoli elettrici costruiti in grande serie con un raggio di 300 km, una rete di bordo da 48 Volt (mild hybrid) e propulsori diesel, benzina e a gas naturale sempre più efficienti.

Modulo di alimentazione elettrica
Sulla base delle esperienze sinora maturate nell'architettura dei veicoli, verrà concepito un modulo di alimentazione elettrica (MEB) per il segmento dei veicoli compatti, adatto sia a diversi marchi, sia alle vetture e ai veicoli commerciali leggeri.

La Phaeton di nuova definizione - il futuro è elettrico
Per i prossimi decenni la Phaeton sarà il punto di riferimento del marchio. Il CdA ha infatti rielaborato il progetto attualmente in corso. Il capitolato d'oneri prevede, tra l'altro, la trazione totalmente elettrica con un'ampia autonomia e un design di forte impatto emotivo.
 

2 ottobre 2015 agvs-upsa.ch - L’Ufficio federale delle strade (USTRA) ha emanato in data odierna una direttiva per bloccare l'arrivo in territorio elvetico di vetture interessate da irregolarità sui gas di scarico. La sospensione, richiesta ai servizi della circolazione a partire da lunedì 5 ottobre 2015, riguarda unicamente i veicoli di prima immatricolazione in Svizzera.

La direttiva, altresì notificata a vari importatori, persegue finalità di tutela ambientale e mira a impedire la messa in circolazione di veicoli nuovi non ancora immatricolati o usati provenienti dall'estero.

Oggetto del provvedimento sono i modelli EURO 5 dei marchi Audi, Seat, Skoda e Volkswagen, fabbricati tra il 2009 e il 2014 dal Gruppo di Wolfsburg ed equipaggiati con motori diesel 1.2 TDI, 1.6 TDI e 2.0 TDI. Sul prosieguo del divieto si deciderà non appena emergeranno nuovi elementi.

Non sono interessate dal provvedimento le auto già immatricolate in Svizzera, che possono continuare a circolare o essere commercializzate sul mercato dell'usato: i proprietari sono comunque rintracciabili, in vista di eventuali campagne di richiamo, tramite i dati a disposizione di USTRA e servizi della circolazione.
 

29 settembre 2015 agvs-upsa.ch – Il "caso VW" dilaga anche in Svizzera. Rassegna stampa di Newsdesk UPSA per fare il punto su quanto è accaduto finora e informare sugli sviluppi attuali.

Sebbene il "caso VW" abbia avuto origine nella lontana America, venerdì scorso è esploso con fragore anche in Svizzera: L'USTRA si appresta ad adottare provvedimenti per bloccare la messa in circolazione di vetture nuove, non ancora immatricolate, o usate provenienti dall'estero: una misura per impedire l'immatricolazione in Svizzera di altri veicoli potenzialmente coinvolti ed evitare di alimentare ulteriormente l'incertezza tra i consumatori.

Non sono oggetto di questo provvedimento le auto usate e quelle già immatricolate in Svizzera, che possono continuare a circolare o essere commercializzate sul mercato dell'usato.

Il CEO di AMAG, Morten Hannesbo, tra i primi a reagire all'annuncio, ha affermato sulle pagine del "Blick" che il numero dei veicoli interessati dal provvedimento sarebbe minore e che si sarebbero potuti attendere dati concreti, come normalmente avviene per i chiarimenti rilevanti per la sicurezza. Allo stesso tempo si è però detto collaborativo: «Collaboriamo con USTRA in modo franco e completo per fare velocemente la massima chiarezza sulla situazione.»

Sabato su Radio SRF, Andreas Burgener, direttore di auto-schweiz ha esortato a non generalizzare: le falsificazioni riguarderebbero solo una categoria di motori di un gruppo automobilistico e si presume che tutti gli altri produttori non abbiano colpe. E ancora: il divieto imposto dall'USTRA sarebbe un ulteriore colpo inferto al settore. Tutti gli altri Paesi stanno svolgendo chiarimenti e misurazioni, solo la Svizzera è ricorsa alla misura drastica di vietare le vendite. Burgener si è detto anche contrario alla reintroduzione del test obbligatorio sui gas di scarico, ritenendo sufficiente l'omologazione.

Il "caso VW" è stato ampiamente trattato anche dalla stampa domenicale. "NZZ am Sonntag" riporta il parere di Christian Bach, ingegnere EMPA, secondo cui questo caso favorirebbe un cambiamento di pensiero nell'industria automobilistica, poiché i sistemi mobili per l'analisi dei gas di scarico, quelli che hanno svelato la truffa di VW, fino a poco tempo fa non presentavano la qualità necessaria. L'esperto conclude: «Grazie al "caso VW", il motore diesel diventerà presto molto più pulito di quanto molti ritengano possibile.»

Lunedì è tornata un po' di calma. Tutti (anche noi) attendiamo la dichiarazione ufficiale dell'USTRA. Roger Kunz, presidente dell'Associazione svizzera dei commercianti indipendenti di veicoli (VFAS) ha però inviato un comunicato stampa, pubblicato da "Blick", in cui si parla di un'azione risarcitoria per danni contro il gruppo VW, poiché, secondo la VFAS, sarebbero circa 1000 le auto praticamente invendibili che giacciono non immatricolate nei garage dei concessionari svizzeri.
 


Intervista: il presidente centrale UPSA, Urs Wernli, sul "caso VW"





Newsdesk UPSA: Cos'ha pensato quando è venuto a sapere dei dati truccati dei gas di scarico?
Urs Wernli: Ho subito pensato che fosse un brutto segnale per l'industria automobilistica. Peccato, perché da anni l'industria dell'auto compie con successo sforzi enormi per ridurre i gas di scarico e aumentare l'efficienza energetica.

Qual è l'umore dei garagisti?
È teso, perché hanno a cuore le preoccupazioni dei loro clienti. Devono affrontare una situazione sulla quale non possono influire. Fungendo da raccordo tra i produttori, gli importatori e gli automobilisti, i garagisti si trovano in una posizione scomoda: sempre più clienti si rivolgono ai garagisti in cerca di risposte. L'incertezza aumenta.

Ha fiducia nell'importatore?
Come i garagisti, anche l'importatore non ha nessuna colpa. Entrambi distribuiscono, vendono ed eseguono la manutenzione dei veicoli fabbricati dai produttori. La qualità della partnership con gli importatori non ne soffre. Collaboriamo in svariati ambiti, ad esempio nella formazione professionale e continua, in cui il settore primeggia a livello mondiale.

Quali sono le richieste dell'UPSA?
L'attuale ciclo di prova UE, che vale anche in Svizzera, è oggetto di discussioni già da molto tempo. Gli esperti criticano vari aspetti, ad esempio il test è svolto disattivando alcuni elementi elettrici, come il climatizzatore, che in realtà sono solitamente in funzione e consumano energia. Inoltre i valori di velocità e accelerazione sul banco di prova, in condizioni di laboratorio, non corrispondono affatto alla guida reale di ogni giorno. L'UPSA auspica che dal 2017 entri in vigore in tutta Europa un nuovo ciclo di prova, nell'ambito del quale si possano controllare le emissioni direttamente sul veicolo in marcia (real driving emissions, RDE), come già avviene per i nuovi veicoli commerciali pesanti.

Ora è necessario effettuare controlli campione?
No, non ha senso. Per motivi di confrontabilità, i controlli campione potrebbero essere effettuati solo alle condizioni create dai rispettivi fabbricanti. È più importante aggiornare e ottimizzare il ciclo di prova UE.

Si aspetta un'azione di richiamo?
La ritengo probabile. Tuttavia, poiché non si tratta di un serio problema per la sicurezza, in Europa la verifica dei veicoli potrebbe essere effettuata come azione di servizio. I veicoli potrebbero essere controllati gratuitamente nell'ambito della prossima visita in officina e dotati di un update del software.

Il settore dell'auto subirà un danno d'immagine?
Sì, purtroppo l'immagine ne ha già risentito e sarà influenzata dagli ulteriori sviluppi e dalle azioni e offerte che ne deriveranno. Anche se i garagisti forniscono solo assistenza ai veicoli consegnati, per noi ora è fondamentale fornire informazioni sincere e trasparenti, non appena sono disponibili dati affidabili. Puntiamo su questo e offriamo ai clienti dei garage la massima trasparenza.
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