Die fronte a una rivoluzione
Dal 2030 solo auto non inquinanti?
11 ottobre 2016 agvs-upsa.ch – Siamo di fronte a una rivoluzione? Secondo informazioni dello «Spiegel», dal 2030 i Land federali tedeschi intenderebbero immatricolare solo auto non inquinanti. Significherebbe la fine del motore a combustione.
Il Consiglio federale tedesco – la camera dei Land omologa al Consiglio degli Stati in Svizzera – ha deciso di non immatricolare più nessun veicolo a benzina o diesel dal 2030 in Germania. Secondo lo «Spiegel», questa decisione sarebbe stata presa dal Consiglio federale nel corso della sua ultima riunione. Inoltre, sia i Land retti dal partito SPD sia quelli governati da CDU/CSU si sarebbero pronunciati a favore di questa totale inversione di marcia nel settore automobilistico. Al contempo si chiede alla Commissione UE «di valutare l'efficacia delle pratiche attuali degli Stati membri in fatto di tasse e imposte per la promozione della mobilità a emissioni zero..., in modo da immatricolare solamente autovetture non inquinanti al più tardi dal 2030 in tutta l'Unione Europea». Ciò segnerebbe la fine non solo dei motori benzina e diesel, bensì uscirebbero dal mercato anche le motorizzazioni alternative come le forme ibride.
Emissioni di CO2 ridotte del 95%
Per essere in linea con l'accordo sul clima di Parigi, molti Paesi europei devono ridurre drasticamente le proprie emissioni di CO2, solo in Germania fino al 95%. Se l'UE dovesse veramente vietare l'immatricolazione di nuovi motori a combustione dal 2030, la Svizzera sarebbe costretta a seguire l'esempio. La ragione è molto semplice: la Svizzera non ha una propria industria automobilistica e importa gran parte delle auto dall'UE. Lo stesso vale per il settore motociclistico.
L'idea non è proprio una novità. Infatti, i disegni di legge in Norvegia e nei Paesi Bassi vanno nella stessa direzione. E la tendenza pare non dispiacere affatto ai lettori dello «Spiegel», dato che in un sondaggio online con oltre 100'000 partecipanti, più del 50% si sono dichiarati a favore…
Il Consiglio federale tedesco – la camera dei Land omologa al Consiglio degli Stati in Svizzera – ha deciso di non immatricolare più nessun veicolo a benzina o diesel dal 2030 in Germania. Secondo lo «Spiegel», questa decisione sarebbe stata presa dal Consiglio federale nel corso della sua ultima riunione. Inoltre, sia i Land retti dal partito SPD sia quelli governati da CDU/CSU si sarebbero pronunciati a favore di questa totale inversione di marcia nel settore automobilistico. Al contempo si chiede alla Commissione UE «di valutare l'efficacia delle pratiche attuali degli Stati membri in fatto di tasse e imposte per la promozione della mobilità a emissioni zero..., in modo da immatricolare solamente autovetture non inquinanti al più tardi dal 2030 in tutta l'Unione Europea». Ciò segnerebbe la fine non solo dei motori benzina e diesel, bensì uscirebbero dal mercato anche le motorizzazioni alternative come le forme ibride.
Emissioni di CO2 ridotte del 95%
Per essere in linea con l'accordo sul clima di Parigi, molti Paesi europei devono ridurre drasticamente le proprie emissioni di CO2, solo in Germania fino al 95%. Se l'UE dovesse veramente vietare l'immatricolazione di nuovi motori a combustione dal 2030, la Svizzera sarebbe costretta a seguire l'esempio. La ragione è molto semplice: la Svizzera non ha una propria industria automobilistica e importa gran parte delle auto dall'UE. Lo stesso vale per il settore motociclistico.
L'idea non è proprio una novità. Infatti, i disegni di legge in Norvegia e nei Paesi Bassi vanno nella stessa direzione. E la tendenza pare non dispiacere affatto ai lettori dello «Spiegel», dato che in un sondaggio online con oltre 100'000 partecipanti, più del 50% si sono dichiarati a favore…