Lavare e asciugare non basta

Le principali esigenze dei clienti

Lavare e asciugare non basta

3 febbraio 2023 agvs-upsa.ch – Avere un’auto pulita è importante, soprattutto quando le strade sono sporche e cosparse di sale – lo è anche per la longevità del veicolo. Alcuni esperti rivelano come attirare i clienti negli impianti di lavaggio.

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Schiuma e effetti LED migliorano l’esperienza di lavaggio. Foto: Aquarama

srh. Il prezzo medio delle auto nuove sul mercato svizzero (circa 39 000 franchi) è aumentato da gennaio 2014 di oltre il 40%. Secondo un sondaggio di Autoscout24, nel luglio 2022 quello medio del nuovo ammontava già a 54 730 franchi, tendenza in aumento. L’auto è un bene che va preservato. Non c’è da stupirsi, quindi, che con i prezzi del nuovo aumentino anche le esigenze in termini di cura. Di conseguenza, aumenta l’importanza degli impianti di lavaggio e della loro accessibilità, come sottolinea Nick Eichenberger, responsabile del settore Impianti di lavaggio di KSU: «Nella migliore delle ipotesi, l’impianto permette un passaggio e non si trova in un vicolo cieco.»
Un altro elemento centrale è la semplicità d’uso, spesso descritta con il termine convenience. «L’impianto deve essere intuitivo e utilizzabile senza grandi spiegazioni», spiega Markus Tschuran, responsabile delle filiali e dell’assistenza di Otto Christ. «Sono richieste le possibilità di pagamento senza contatto», aggiunge Frank Müller, direttore di Aquarama. Twint, carte e smartphone: questi sono i metodi di pagamento preferiti. «Nessuno vuole usare più i gettoni», afferma Tschuran.

Negli ultimi anni sono aumentati non solo i prezzi delle auto nuove, ma anche le loro dimensioni. «I nuovi capannoni devono essere sempre più grandi e soprattutto più lunghi. Inoltre i tempi di lavaggio negli impianti più grandi si allungano perché aumentano le distanze del portale coperto e delle spazzole per il tetto», spiega Eichenberger. «Nei capannoni corti è possibile che, nel caso dei veicoli lunghi, la parte posteriore venga lavata solo con la spazzola per il tetto perché le spazzole laterali non hanno lo spazio per chiudersi intorno al cofano e lavare la parte posteriore», aggiunge Müller. Anche le parti curve dei veicoli rappresentano una sfida per gli impianti di lavaggio. «Qui l’operatore all’impianto ha un ruolo importante, soprattutto nelle linee di lavaggio», afferma Tschuran. «La spazzolatura è impegnativa anche per via della crescente diffusione delle vernici speciali, delle pellicole e degli elementi di design speciali come gli specchietti laterali con elementi aerodinamici. Le fibre delle spazzole possono avvolgersi intorno alle sporgenze, allo spoiler e alle branchie e, in casi estremi, strapparli. Ciò può comportare costi più elevati per la responsabilità aziendale dell’operatore», spiega Eichenberger.

È chiaro che ancora oggi tutto ruota intorno al risultato del lavaggio. «Il veicolo deve essere pulito e asciutto, e il più presto possibile», così Markus Tschuran riassume il desiderio centrale del cliente. Ma ricorda che: «Il cliente paga circa 20 franchi per un lavaggio. Quindi il ciclo deve avere una certa durata, perché il cliente vuole qualcosa in cambio per il suo denaro.» Al risultato del lavaggio si aggiunge l’esperienza di lavaggio. «Ciò si caratterizza per la giusta illuminazione, l’accesso, la sala d’attesa e – un’esigenza importante per le donne – un ambiente sicuro», afferma Nick Eichenberger. «La cortina di schiuma, o ‹rain foam›, con illuminazione a LED variabile rende i programmi di lavaggio più attraenti. Le guide con illuminazione a LED fungono da ausili per la salita e sono molto apprezzate dai clienti», spiega Frank Müller. Tschuran ha inoltre individuato una seconda tendenza verso gli impianti in acciaio inossidabile, più semplici ma dall’aspetto elegante. Eichenberger constata persino il desiderio di vedere gli impianti dotati di finestre affinché la clientela si senta più tranquilla. «Ciò comporta ovviamente costi di manutenzione più elevati.»

Già da tempo la digitalizzazione ha fatto il suo ingresso negli autolavaggi. «KSU ha solo clienti che offrono una qualche forma di abbonamento, perché ciò fidelizza i clienti», afferma Eichenberger. Müller e Tschuran sono d’accordo con lui. «Gli abbonamenti sono interessanti anche per il cliente finale, perché a seconda dell’importo c’è uno sconto», spiega Müller. «Con un abbonamento, gli operatori hanno un ottimo strumento per legare la clientela all’impianto», spiega Tschuran.

«All’estero esistono da tempo abbonamenti annuali per il lavaggio con obbligo di pagamento mensile», racconta Nick Eichenberger. In cambio, i clienti finali possono lavare il loro veicolo quante volte desiderano. Il riconoscimento della targa garantisce che si tratti effettivamente dello stesso veicolo. «Questo modello non è ancora arrivato da noi, ma ha avuto molto successo nel Nord Europa», afferma Eichenberger. In questi paesi, d’altronde, anche il pagamento nei parcheggi sfrutta sempre più il riconoscimento della targa.

Convenience significa anche che l’impianto di lavaggio non solo è facilmente accessibile ma che ha anche degli orari di apertura comodi. «Oggi sette giorni alla settimana sono obbligatori, ma dopo le 22 solo poche auto vengono lavate», afferma Müller. «La disponibilità di servizio 24 ore su 24 è molto importante oggi, ma in molte sedi ciò non è possibile a causa dei residenti o non viene autorizzato successivamente», spiega anche Eichenberger.

Ma un impianto di lavaggio non deve essere solo pulito, veloce e comodo. «Dovrebbe offrire tutto il necessario per la pulizia in un unico luogo: il lavaggio, la pulizia con l’aspirapolvere, l’aria compressa, le spazzole e i detergenti per i tappetini», elenca Nick Eichenberger. E aggiunge subito: «L’ideale sarebbe avere un piccolo parco giochi per i bambini.» Con i distributori self-service di panni per la pulizia, la lucidatura, la pulizia dei cerchioni e quella degli interni e il trattamento degli pneumatici si possono generare ulteriori entrate. «Per i proprietari di veicoli sono interessanti anche offerte come la pulizia e la preparazione dei veicoli», spiega Frank Müller. In questo caso consiglia una sala d’attesa con una macchina per il caffè e WLAN. Per Eichenberger, la possibilità di ricaricare i veicoli nelle postazioni di lavaggio diventerà sempre più importante. «La pulizia interna richiede in media dai 12 ai 20 minuti, durante i quali le auto possono ricaricarsi per 200 o 300 km a un Supercharger», afferma. «Perché, quindi, non includere nell’uso dell’aspirapolvere il prezzo della ricarica? Lo abbiamo già integrato nel nostro sistema complessivo e lo stiamo attuando in diverse sedi», prosegue Eichenberger.

Dopo il lavaggio non devono risultare puliti solo i veicoli. «Oggi si presta molta più attenzione alla pulizia, anche dell’impianto stesso», afferma Eichenberger. La presentazione dell’impianto svolge un ruolo importante nell’acquisizione dei clienti. «Negli ultimi dieci anni in Svizzera si è sviluppata una buona offerta di impianti di lavaggio, per cui bisogna essere in grado di distinguersi con la propria offerta, ad esempio con un ‹happy hour› il lunedì,» spiega Tschuran. «Gli effetti luminosi e la presentazione dei veicoli attraggono i giovani che pubblicano selfie sui social media», afferma Eichenberger. Una cosa è certa: il lavaggio e l’asciugatura da soli non bastano più.
 
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