L’ESA annuncia una cifra d’affari record

87a assemblea generale dell’ESA

L’ESA annuncia una cifra d’affari record

16 maggio 2018 agvs-upsa.ch – All’assemblea generale dell’ESA tenutasi mercoledì a Interlaken, circa 1000 ospiti, di cui 508 titolari con diritto di voto, sono stati informati del risultato record conseguito. La cooperativa d’acquisto dei garagisti svizzeri ha realizzato la cifra d’affari più alta e uno dei migliori risultati d’esercizio della sua storia.
 
Il CEO dell’ESA Giorgio Feitknecht ha avuto il piacere di presentare questo risultato record: con 356,5 milioni di franchi, la cifra d’affari dell’esercizio 2017 è risultata del 4,4% superiore all’anno precedente. Il risultato d’esercizio (al lordo degli ammortamenti) di 7,468 milioni è merito di diversi fattori. Da un lato l’ESA si è da tempo affermata come fornitore a tutto tondo per il settore automobilistico svizzero e non è più soltanto il principale punto di riferimento per gli pneumatici. Questo è dimostrato anche dalla crescita che l’ESA ha registrato in ogni categoria di prodotti e servizi e attraverso tutti i canali di distribuzione. All’eccellente risultato hanno contribuito anche una rigorosa attenzione ai costi e le ristrutturazioni attuate nei settori acquisto, marketing e distribuzione. Tutto ciò ha generato uno dei migliori risultati nella storia dell’ESA, permettendole di rafforzare ulteriormente la sua solidità già molto elevata, come ha spiegato Feitknecht. L’ottimo risultato permette all’ESA di remunerare il capitale sociale al tasso del 2,5%.
 
Garagino come alternativa alle piattaforme «per cacciatori d’affari»
Sul tema «Garagino», Giorgio Feitknecht è stato chiaro: la piattaforma sviluppata dall’ESA appositamente per i garagisti oggi propone anche i servizi di assistenza e riparazione ed è «l’unica alternativa valida e ancora gratuita alle varie piattaforme online che si rivolgono principalmente ai cacciatori d’affari, mettendo i garagisti gli uni contro gli altri e comprimendo ulteriormente i margini.»
 
Nell’ambito dell’assemblea generale di quest’anno sono stati eletti i nuovi membri del comitato di presidenza dell’ESA: Christian Ackermann, Gaël Lanthemann, Toni Mancino, Hans-Peter Schneider e Marco Weber. Markus Hutter è stato acclamato all’unanimità presidente per altri quattro anni. 
 
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Intervista al CEO dell’ESA Giorgio Feitknecht sul risultato d’esercizi
16 maggio 2018 agvs-upsa.ch – L’andamento positivo della cifra d’affari nei primi quattro mesi, i buoni colloqui con i clienti e gli affari conclusi al Salone dell’auto di Ginevra rendono i responsabili dell’ESA ottimisti sull’esercizio in corso, come svela il suo CEO Giorgio Feitknecht nell’intervista rilasciata ad AUTOINSIDE.
 

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SCO. Signor Feitknecht, quanto è soddisfatto dell’esercizio 2017? Quale aspetto è stato particolarmente soddisfacente? Da cosa è invece rimasto negativamente colpito?
Giorgio Feitknecht: Sono molto soddisfatto dell’esercizio 2017. È stato particolarmente soddisfacente raggiungere questo risultato positivo grazie a un ottimo andamento in tutti i settori d’attività ma anche grazie all’efficiente gestione dei costi attuata a tutti i livelli. Abbiamo ampliato le nostre quote di mercato nei segmenti importanti, consolidando la nostra posizione di «fornitore a tutto tondo». La principale sorpresa negativa è stata l’inatteso ritorno del freddo e dell’inverno nella seconda metà di aprile, che ha frenato fortemente l’attività legata all’estate.

Il settore degli pneumatici è tradizionalmente molto importante per l’ESA. Quanto vi ha avvantaggiato questo inverno particolarmente nevoso?
Gli pneumatici invernali garantiscono una maggiore sicurezza quando le temperature scendono sotto i 7-8 gradi. Per questo ogni automobilista in Svizzera dovrebbe far montare gli pneumatici invernali da un garage competente o di fiducia già in autunno, non appena le temperature calano e indipendentemente dalla neve. Purtroppo sono ancora molti gli automobilisti che associano gli pneumatici invernali unicamente alla neve e che quindi per acquistarli aspettano che nevichi. In questo senso è vero che un inverno particolarmente nevoso è positivo per il settore. Ma dobbiamo tutti impegnarci a informare e sensibilizzare i consumatori, affinché comprendano che il fattore determinante non è la neve, bensì le temperature.

Quali sono le sue aspettative per l’esercizio in corso?
L’andamento confortante della cifra d’affari nei primi quattro mesi, i buoni contatti e colloqui con i nostri clienti e gli affari conclusi al Salone dell’automobile di Ginevra di quest’anno ci danno motivo di guardare con fiducia all’esercizio in corso.
 
Con la svalutazione del franco svizzero, la situazione monetaria si è progressivamente stabilizzata negli ultimi dodici mesi. Quali sono le ripercussioni per le attività dell’ESA?
La moneta ha naturalmente un impatto rilevante su un grossista come l’ESA fortemente attivo nel settore delle importazioni. Le marcate fluttuazioni del cambio, discendenti o ascendenti che siano, ci pongono sempre davanti a grandi sfide. Quando il franco si rivaluta, i clienti si aspettano riduzioni immediate dei prezzi, in caso di svalutazione invece i prezzi possono essere aumentati solo in modo graduale. Negli ultimi «anni movimentati» l’ESA ha ampiamente soddisfatto le aspettative dei clienti, nei limiti delle sue possibilità. Siamo però lieti che la situazione monetaria si sia stabilizzata.

Nell’ultimo «ESA Live», l’ESA si autodefinisce leader nell’innovazione. Di quale innovazione siete particolarmente fieri per l’esercizio scorso?
Lo scorso anno l’ESA ha attuato molteplici innovazioni e rinnovamenti. Un’innovazione molto importante, che ci rende particolarmente orgogliosi, è l’introduzione sul mercato del nuovo concetto di garage CHECKBOX, che ha dato ottimi risultati. Il successo che abbiamo riscosso nel primo anno mostra chiaramente che un’immagine indipendente, originale e attraente, abbinata alle prestazioni offerte, risponde a una chiara esigenza e questo ci rallegra e ci motiva. Inoltre abbiamo ampliato l’intera gamma dei servizi offerti sulla piattaforma online propria dei garagisti svizzeri «garagino.ch»: ora i consumatori, oltre ad acquistare comodamente online gli pneumatici con i relativi servizi aggiuntivi, i cerchi e gli accessori, possono anche prenotare e configurare gli interventi di manutenzione e i servizi stagionali o fissare appuntamenti. Passo dopo passo garagino.ch si avvia a diventare un’offerta online completa, senza che il garagista debba investire cifre da capogiro per la propria presenza digitale.
 

Quali sono le sfide maggiori che l’ESA dovrà affrontare nei prossimi anni?
Quale cooperativa del settore automobilistico svizzero, il nostro compito è offrire ai nostri contitolari prodotti e servizi per incrementare la loro efficienza. Principalmente, dunque, puntiamo sull’ulteriore sviluppo della nostra attività fondamentale, cui è destinata la maggior parte degli investimenti. Ma parallelamente dobbiamo anche identificare per tempo le nuove esigenze future dei garagisti per poter offrire loro le soluzioni giuste. Nel nostro settore si parla molto di mobilità elettrica, digitalizzazione dei processi di lavoro e di distribuzione, guida autonoma, nuove forme di mobilità, nuovi compiti, fattori d’influenza sul piano politico ecc. tuttavia nessuno sa ancora con esattezza cosa si verificherà, come, quando, in che misura e con quali conseguenze. Ma noi siamo pronti per affrontare molteplici scenari e già oggi ci occupiamo intensamente delle esigenze di domani.

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Un anno fa ha presentato il suo primo rendiconto come nuovo CEO e contemporaneamente Markus Hutter ha assunto per la prima volta la direzione dell’AG in veste di presidente del consiglio d’amministrazione. Come si è sviluppata questa nuova collaborazione?
Sono molto grato a Markus Hutter e a tutto il consiglio d’amministrazione per la fiducia accordatami, il valido sostegno e il grande impegno a favore dell’ESA. Ritengo che la collaborazione sia molto affiatata e confido che possa proseguire con successo, in modo costruttivo e franco.
 
Questa volta l’intrattenimento è stato affidato al gruppo a cappella «Bliss». Anche lei ne canterebbe volentieri quattro a qualcuno?
No so né cantare né suonare quindi meglio lasciar perdere, tanto non mi ascolterebbe nessuno comunque. Scherzi a parte: non è da noi fare la predica agli altri, ma se vediamo la necessità di intervenire in un certo ambito, allora optiamo per un dialogo costruttivo.
 
E per concludere l’inevitabile domanda sul Salone: dal 2020, nonostante le sue resistenze, si terrà soltanto una breve fiera nel padiglione 7. A marzo ha annunciato di voler valutare tutte le opzioni possibili e di riferire in merito a tempo debito. Può già dirci qualcosa?
Non abbiamo ancora iniziato la valutazione delle opzioni d’intervento per il 2020 e per gli anni successivi perché l’organizzazione del Salone (GIMS) non ha ancora elaborato e comunicato il concetto della fiera breve nel padiglione 7. Ce ne occuperemo non appena sarà pronto.


Un’impresa titanica e un valore aggiunto per tutti
11 maggio 2018 agvs-upsa.ch – L’Assemblea generale di ESA è un appuntamento fisso per il ramo svizzero dei professionisti dell’auto. Matthias Krummen, direttore Management Services e Comunicazione di ESA, tiene le redini dei preparativi in corso da mesi. AUTOINSIDE ha parlato con lui di routine e insidie.

sco. Signor Krummen, l’ESA ha indetto un’Assemblea generale per il 16 maggio a Interlaken. Anche questa volta si attendono 1000 soci contitolari, clienti e ospiti. Organizzare l'evento è ogni volta un’impresa o è diventata ormai un’operazione di routine?
Matthias Krummen, direttore Management Services e Comunicazione: Entrambe le cose - ma è soprattutto una mole incredibile di lavoro. Per ESA l’Assemblea generale è l’evento più importante dell’anno, insieme al Salone dell’automobile. Si pensi solo alla parte statutaria: con questo atto formale i soci stabiliscono la distribuzione dell’utile, autorizzano gli interessi da pagare sul capitale sociale e nominano le autorità ESA. Per fortuna posso contare su un team organizzativo affiatato. E poi il Kursaal di Interlaken conosce ormai le nostre esigenze.
 
Avete calcolato quanti giorni uomo servono a ESA per preparare l’evento?
No, è un dato difficile da quantificare. Il team organizzativo si occupa sia dei preparativi per l’evento sia delle attività quotidiane ma non abbiamo mai contato le ore prestate da ogni membro. All’evento, poi, sono presenti circa 50 collaboratori. L’Assemblea è un’ottima occasione per incontrare clienti, curare contatti e trascorrere una bella serata insieme ai nostri colleghi ESA.
 
Quanto durano i preparativi per l’evento?
La pianificazione operativa comincia circa un anno prima. Prima di tutto va stabilita una data. E bisogna farlo tenendo conto degli altri appuntamenti del ramo e dei festivi. Poi vanno cercate e valutate le possibili location. In estate e in autunno segue la strutturazione dell’invito, dell’ordine del giorno, della documentazione e della procedura di iscrizione.
 
Interlaken sembra essere diventata una meta fissa. Perché proprio il Kursaal?
L’infrastruttura del Kursaal è perfetta per i nostri scopi: ci servono uno spazio per offrire un caffè di benvenuto a circa 700 persone, una sala per l’assemblea, una per l’aperitivo e per la cena per circa 1000 ospiti. Occorrono quindi tre locali diversi che soddisfino le nostre esigenze. E poi c’è l’ottima posizione geografica di Interlaken, che è comodamente raggiungibile dalla Romandia/regione di Berna, dalla Svizzera centrale e persino dalla zona di Zurigo/Svizzera orientale.
 
Ci sono insidie in agguato?
Certo che ce ne sono! Si pensi ad esempio alla tecnica, che deve funzionare in modo impeccabile. Un’altra impresa è superare la barriera linguistica garantendo un servizio di interpretariato simultaneo in tedesco e francese. Poi c’è l’offerta gastronomica, che deve essere ottima. E infine va tenuto conto della tempistica, che non va sottovalutata in presenza di così tanti ospiti. Dobbiamo servire un menu di tre portate a 1000 invitati e per le 21 tutti devono avere il tradizionale vacherin glacé e una tazza di caffè davanti a sé. Praticamente il programma è stabilito al minuto. C’è una bella differenza tra l’offrire una cena con tavoli apparecchiati e un servizio serio a 1000 persone e l’organizzare un pasto «al volo» in cui ognuno si serve da solo. ESA vuole viziare i suoi membri presenti all’Assemblea generale.
 
Parliamo di intrattenimento: l’anno scorso avete invitato Daniel Arnold, l’alpinista estremo, che ha tenuto una relazione mozzafiato. Quest’anno invece toccherà ai Bliss, un coro a cappella. Con quali criteri scegliete il programma di intrattenimento?
Il criterio è la varietà che vogliamo offrire ai nostri ospiti. E poi ci chiediamo: qual è l’umore del ramo? Cosa potrebbe ispirarlo? Abbiamo già avuto relazioni di Jean-Claude Biver, capo di Hublot, e di Lino Guzzella, professore all’ETH. Ma vogliamo anche un intrattenimento che faccia rilassare gli ospiti. È importante garantire un buon mix e variare il programma di anno in anno. Il consiglio di amministrazione e la direzione aziendale lo stabiliscono di comune accordo.
 
Quanto influisce il programma di intrattenimento sul numero dei partecipanti?
Tanto quanto le condizioni meteo. Poi può sempre esserci un colpo di fortuna, come quando abbiamo ingaggiato gli «Oesch’s die Dritten». Il gruppo aveva vinto un premio importante di musica pop dopo l’ingaggio e prima dell’AG.

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