La modifica apre un varco all’introduzione di nuovi livelli di automatizzazione dei veicoli. Secondo gli esperti, la Convenzione di Vienna sul traffico stradale consentirà l’impiego di mezzi a guida prevalentemente o interamente autonoma. Quest’ultima significa, secondo la definizione dell’industria dell’auto,: „Nello specifico caso applicativo il sistema può affrontare autonomamente qualsiasi situazione.“ In tali casi, ad esempio in autostrada, non sarà più necessario che il guidatore controlli costantemente il veicolo. Potrebbe invece leggere un libro, navigare in rete o guardare in video durante il viaggio.

Sinora recitava l’Art. 8, par. 5 della CV: „Ogni conducente deve avere costantemente il controllo del proprio veicolo.“ L’Art. 13, par.1 aggiungeva: „Ogni conducente di veicolo deve, in ogni circostanza, restare padrone del proprio veicolo in modo da potersi conformare alle esigenze della prudenza e da essere costantemente in grado di effettuare tutte le manovre che gli competono.“ I due passaggi vengono ora integrati.

A grandi linee: con queste modifiche si introduce la possibilità per le convenzioni sulle parti di veicoli, come i cosiddetti regolamenti ECE/ONU, di emanare norme per sistemi che non prevedano più un controllo costante del veicolo da parte del conducente. La Convenzione di Vienna rinuncia così a definire essa stessa tali norme in futuro, consentendone inoltre una più rapida modifica.

Ma sinora non ne sono state apportate, perciò la guida prevalentemente e interamente autonoma non è ancora consentita. È vero che Mercedes offre già uno „steering pilot“ nella sua nuova classe E ma la funzione si disattiva nelle curve troppo strette. Inoltre, un controllo del tocco del volante costringe il guidatore a tenere le mani sullo sterzo ogni tot di tempo. Staremo a vedere quando tutto ciò non sarà più necessario.