Mozione per mobilità compatibile con il clima: sostegno del Consiglio nazionale
20 giugno 2016 agvs-upsa.ch - Il Consiglio nazionale ha votato a favore dell’abolizione delle sanzioni sulla CO2 che gravano sui carburanti sintetici e praticamente a impatto zero sul clima, come richiesto da Thomas Böhni nella mozione 14.3837. L’associazione Clean Fuel Now ha accolto con favore l’appoggio.
Clean Fuel Now si batte per l’eliminazione degli ostacoli alla tecnologia innovativa «Power-to-Fuel», con cui possono essere prodotti carburanti sintetici e praticamente a impatto zero sul clima ricorrendo ad acqua, energie rinnovabili e CO2 ricavata dall’aria tramite filtraggio. Per questo particolare tipo di carburante non servono materie prime fossili e può essere impiegato in ogni veicolo convenzionale. Così non aumenta il tenore di CO2 nell’atmosfera e addirittura non si produce nuova anidride carbonica.
Ostruzionismo
Mentre l’industria dell’automobile - Audi fa da antesignana - investe somme ingenti nell’evoluzione di questa tecnologia e, stando ai media, starebbe progettando un impianto per la produzione industriale in Svizzera, Clean Fuel Now segnala l’ostruzionismo degli uffici federali di competenza. Secondo l’associazione, alle autorità non importa se i veicoli sfruttino carburanti fossili o meno - basta che rispettino i valori limite di CO2. Criticando questo atteggiamento semplicistico Clean Fuel Now spiega che l’industria oggi potrebbe passare dai veicoli con motore a combustione a quelli neutrali in termini di CO2 e, a rigor di logica, dovrebbe essere esonerata dalle relative sanzioni.
Tecnologia incompresa
«È assurdo che l’industria venga vessata in modo ingiustificato e, per di più, venga ostacolata la protezione del clima, che è al centro della questione. Non riesco neanche a capire come mai le autorità non riconoscano il significato di questa tecnologia», spiega l’ex Consigliere nazionale PVL Thomas Böhni, Presidente di Clean Fuel Now.
Clean Fuel Now si batte per l’eliminazione degli ostacoli alla tecnologia innovativa «Power-to-Fuel», con cui possono essere prodotti carburanti sintetici e praticamente a impatto zero sul clima ricorrendo ad acqua, energie rinnovabili e CO2 ricavata dall’aria tramite filtraggio. Per questo particolare tipo di carburante non servono materie prime fossili e può essere impiegato in ogni veicolo convenzionale. Così non aumenta il tenore di CO2 nell’atmosfera e addirittura non si produce nuova anidride carbonica.
Ostruzionismo
Mentre l’industria dell’automobile - Audi fa da antesignana - investe somme ingenti nell’evoluzione di questa tecnologia e, stando ai media, starebbe progettando un impianto per la produzione industriale in Svizzera, Clean Fuel Now segnala l’ostruzionismo degli uffici federali di competenza. Secondo l’associazione, alle autorità non importa se i veicoli sfruttino carburanti fossili o meno - basta che rispettino i valori limite di CO2. Criticando questo atteggiamento semplicistico Clean Fuel Now spiega che l’industria oggi potrebbe passare dai veicoli con motore a combustione a quelli neutrali in termini di CO2 e, a rigor di logica, dovrebbe essere esonerata dalle relative sanzioni.
Tecnologia incompresa
«È assurdo che l’industria venga vessata in modo ingiustificato e, per di più, venga ostacolata la protezione del clima, che è al centro della questione. Non riesco neanche a capire come mai le autorità non riconoscano il significato di questa tecnologia», spiega l’ex Consigliere nazionale PVL Thomas Böhni, Presidente di Clean Fuel Now.