„Persa un’occasione importante“

„Persa un’occasione importante“

6 giugno 2016 agvs-upsa.ch - Il sentore dell’esito lo si ha avuto subito: le prime proiezioni hanno fatto presagire che il NO all’Iniziativa della vacca da mungere sarebbe stato più netto di quanto temuto dai pessimisti più irriducibili. Per le associazioni di categoria del traffico su strada il 70% di voti contrari è un risultato spietato.


 
L’ottimismo si è spento sul nascere all’Hotel Schweizerhof di Berna, luogo di raduno dei sostenitori dell’Iniziativa «per un equo finanziamento dei trasporti»: erano infatti appena le 12:30 quando sono state rese note le proiezioni dei Cantoni Grigioni e Zurigo e nella trasmissione televisiva Abstimmungsstudio Claude Longchamp già pronosticava un vantaggio addirittura più schiacciante del NO. La fronte di François Launaz e Andreas Burgener, rispettivamente Presidente e Direttore di auto-schweiz, ha iniziato a corrugarsi subito. È stato come quando, contro ogni aspettativa, un’auto nuova si blocca di punto in bianco. Poco prima delle 13:00 il team di SRF ha quindi iniziato a condurre interviste dando praticamente per certa la sconfitta della associazioni di categoria del traffico su strada. E man mano che pervenivano i risultati dei singoli Cantoni l’esito finale peggiorava ulteriormente. Alla fine il chiaro NO è bruciato di più dello stesso respingimento del progetto.
A metà pomeriggio era già tutto chiaro: l’Iniziativa è naufragata per mancata maggioranza dei Cantoni - tutti contrari al progetto, alcuni addirittura in modo schiacciante come Ginevra (75,5% di NO), il Canton Zurigo (71,3%) e il Canton Berna (70,5%). L’Iniziativa della vacca da mungere non è passata neanche nello stesso Cantone dell’auto (68% di NO).
Sconfitte, le associazioni di categoria del traffico su strada si concentrano ora sulla consultazione parlamentare sul Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA), trattato dal Consiglio nazionale il 15 giugno. In studio è iniziato subito il dibattito tra sinistra e verdi sull’assetto definitivo - con i verdi che, a dispetto delle posizioni sinora sostenute, hanno già cominciato a ingranare la retromarcia.

«Ciò ci rimanda indietro nello sviluppo della rete stradale»


 
La delusione è stata particolarmente amara per il Presidente centrale UPSA Urs Wernli, rammaricato dell’evidente insuccesso nella mobilitazione degli automobilisti a sostegno di un progetto lanciato appositamente per gli stessi.


Signor Wernli, qual è il suo stato d’animo dopo questo schiacciante NO all’Iniziativa della vacca da mungere?
Urs Wernli: Ad essere sincero, il fatto che non siamo riusciti a mobilitare di più gli automobilisti per un progetto pensato proprio per loro mi ha piuttosto disincantato.

Signor Wernli, qual è il suo stato d’animo dopo questo schiacciante NO all’Iniziativa della vacca da mungere?
Urs Wernli: Ad essere sincero, il fatto che non siamo riusciti a mobilitare di più gli automobilisti per un progetto pensato proprio per loro mi ha piuttosto disincantato.

Secondo lei, perché è naufragato il progetto?
A far spostare l’ago della bilancia è stata sicuramente la posizione del Consigliere federale Ueli Maurer. Una volta era a favore dell’Iniziativa, poi da Ministro delle finanze è diventato contrario. Non è stato un buon segnale. E poco utile è stato sicuramente anche il fatto che i media sono stati praticamente refrattari ai nostri argomenti, motivo per cui ci hanno concesso poco spazio.

Quali conclusioni personali trae dal risultato della votazione?
Never give up – ora tutto sta nel far passare il progetto FOSTRA in Parlamento nella forma in cui è pervenuto dal Consiglio degli Stati. Un’altra conclusione è che dobbiamo riuscire a mobilitare meglio i nostri garagisti per temi che li riguardano direttamente.

Quali conseguenze avrà questo NO per il necessario sviluppo futuro della rete stradale svizzera?
Temo che la realizzazione dei progetti connessi alle strade sarà ancora più difficile con la scusante della carenza di denaro. Ciò ci rimanderà indietro nello sviluppo dell’infrastruttura stradale. La votazione di questa domenica è un’occasione persa per la pianificazione strutturale e la realizzazione future della rete stradale.


«Non sarà una passeggiata»


 
Dopo la netta sconfitta, per il Consigliere nazionale Thierry Burkart (PLR/AG) le  associazioni di categoria del traffico su strada vanno incontro a una discussione difficile sul FOSTRA. Pur non essendo del tutto pessimista, afferma: „Non sarà certo una passeggiata.“
 
Signor Burkart, qual è il suo stato d’animo dopo questo inatteso e schiacciante NO all’Iniziativa della vacca da mungere?
Thierry Burkart: Vista la grande schiera di oppositori dell’iniziativa c’era da aspettarselo.

Secondo lei, a cosa è stato dovuto l’insuccesso così netto dell’Iniziativa?
Thierry Burkart: Sono stati responsabili sicuramente due fattori: il primo è che gli oppositori hanno promesso un FOSTRA generoso.  E i votanti si sono fidati. Adesso però ci contano! Ha contribuito sicuramente anche l’allarmismo per i possibili tagli in caso di accettazione dell’Iniziativa, fatto che peraltro non è vero visto che la Confederazione in futuro preventiverà le entrate supplementari.
 
Quali sono le conseguenze del NO per il dibattito sul FOSTRA al Consiglio nazionale? Nella trasmissione Abstimmungsstudio di domenica, la Presidente dei verdi, Regula Ryz, ha già dato a intendere che vuole fare marcia indietro...
Thierry Burkart: Non mi sorprende neanche questo. In questo contesto i verdi e la sinistra stanno conducendo una battaglia ideologica. Non darebbero mai il loro consenso a un franco in più per il traffico motorizzato; lo si è ben capito al Consiglio degli Stati, dove la sinistra ha respinto il FOSTRA.
 
Secondo lei, quanto è probabile che il FOSTRA venga davvero realizzato nella sua forma attuale?
Thierry Burkart: Non sarà una passeggiata, soprattutto dopo questo risultato della votazione. Ora molto dipende dai rappresentanti del PPD al Consiglio degli Stati, perché è lì che tornerà il progetto nella procedura di appianamento delle differenze.


Andreas Burgener (Direttore auto-schweiz)

«È evidente che non siamo riusciti a mobilitare gli utenti delle strade che pagano.»


Walter Wobmann (Consigliere nazionale UDC/SO)

«Se adesso la sinistra e i verdi fanno un passo indietro ritrattando sul FOSTRA sarà uno scandalo.»


Hans-Ulrich Bigler (Consigliere nazionale PLR/ZH e Direttore Unione svizzera delle arti e mestieri USAM)

«L’Iniziativa della vacca da mungere è stata importante – anche e soprattutto come mezzo coercitivo nella discussione sul FOSTRA.»


Hans Koller (Segretario generale stradasvizzera)

«A essere sincero non sono poi tanto scontento. L’Iniziativa della vacca da mungere ha generato le pressioni necessarie sul FOSTRA. Ora bisogna solo farlo passare così com’è.»


Stefan Holenstein (Direttore generale ACS)

«Il risultato è stato davvero un duro colpo ma dobbiamo accettarlo. Ora tutto sta nel far passare il FOSTRA nella forma attualmente al vaglio del Parlamento.»



Charles Blättler, Presidente della direzione ESA

«Visto lo spauracchio di pesanti tagli ad altri campi importanti per il popolo votante come l’agricoltura, la formazione, il settore militare, ecc. nel caso fosse stata accettata l’Iniziativa, la maggioranza dei votanti si è fidata delle promesse fatte dal Consiglio federale e dal Parlamento in merito al Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA).
Ora tutto sta nel garantirne il finanziamento affinché l’infrastruttura stradale svizzera possa essere costantemente adeguata e sviluppata, risparmiando finalmente a industria, artigianato ed economia 21‘000 ore in coda all’anno e la conseguente perdita di miliardi -  il tutto con oneri aggiuntivi possibilmente contenuti per il traffico stradale motorizzato rispetto a quelli odierni.»






20 maggio 2016 agvs-upsa.ch - Il Consigliere nazionale UDC Walter Wobmann è tra i politici che più si impegnano per la strada e il ramo dei professionisti dell’automobile. In vista della votazione, in programma per la prossima domenica, continua ad adoperarsi in modo straordinario - fino all’ultimo minuto.

Signor Wobmann, siamo a pochi giorni dalla votazione sull’iniziativa della vacca da mungere. Qual è il suo stato d’animo al momento?
Walter Wobmann: Nelle ultime settimane sono intervenuto in tantissime manifestazioni a sostegno dell’iniziativa e sono stato molto spesso ospite dei media. Ci sono stati tanti dibattiti avvincenti, spesso anche duri, in cui abbiamo potuto esporre diffusamente le nostre argomentazioni, portando l’attenzione anche sui problemi del traffico stradale in generale. Considerato tutto ciò, sono ottimista.

Cos’altro ancora potrebbero fare i sostenitori a pochi giorni dalla votazione?
Ciò che occorre ora è un’enorme mobilitazione finale. Il nostro schieramento deve partecipare assolutamente e numeroso alla votazione del 5 giugno.

Ha un ultimo messaggio da rivolgere ai garagisti svizzeri?
L’iniziativa riguarda anche l’intero settore dei professionisti dell’auto. Quindi, motivate e mobilitate tutto il vostro contesto sociale. Parlate con la gente e sollecitatela ad andare a votare. Se necessario, aiutate persino a compilare la scheda!

Che programmi ha per questa settimana? E dove sarà domenica?
Al momento è in corso la sessione estiva del Consiglio nazionale. Poi ho svariati appuntamenti di affari e con i media - e fino a domenica mi batterò ovviamente per l’Iniziativa della vacca da mungere. Venerdì sera sarò a un concerto di Andreas Gabalier e sabato al Passwang Moto-Cross di Mümliswil-Ramiswil in veste di Presidente della Federazione Motociclistica Svizzera. Domenica sarò per tutto il pomeriggio presso diverse emittenti televisive come SRF, Tele Züri, ecc.

Se le chiedessimo di azzardare una previsione per domenica, come si esprimerebbe?
Essendo un ottimista, sono ancora convinto che possiamo farcela.



Iniziativa popolare federale «Per un equo finanziamento dei trasporti»

 


“Vacca da mungere”: un’iniziativa che va ben al di là del finanziamento

20 maggio 2016 agvs-upsa.ch - Secondo l’UPSA, il 5 giugno 2016 non si tratterà solo di decidere del finanziamento delle strade: sul tavolo ci sarà piuttosto la questione se la Svizzera avrà la forza e la necessaria lungimiranza per porre le basi a livello di politica dei trasporti per il suo futuro sviluppo economico.

In quanto “voce della ragione” all’interno delle associazioni di categoria, l’UPSA ci tiene a puntare ancora una volta i riflettori su tre aspetti fondamentali che tendono a rimanere nell’ombra nel dibattito (in parte molto acceso e sul fronte degli oppositori a volte anche irrazionale).
Decisione strategica. L’iniziativa “Vacca da mungere” va ben al di là del futuro finanziamento della rete stradale svizzera: si tratta di una decisione di principio su una questione assolutamente centrale della nostra infrastruttura del traffico e quindi sulla domanda fondamentale se la Svizzera intende o meno preparare la propria rete stradale per il futuro. “Chi non vuole che la Svizzera perda la coincidenza con il futuro”, afferma il presidente centrale dell’UPSA Urs Wernli, “il 5 giugno voterà Sì”.
Futuro economico. La competitività di un Paese è indissolubilmente legata a un’infrastruttura stradale di alta qualità. L’economia dipende obbligatoriamente da un’infrastruttura che funziona, sicura e configurata per gli sviluppi futuri. Chi vuole che l’economia svizzera e il commercio continuino a essere competitivi anche in futuro, non potrà fare a meno di appoggiare l’iniziativa e i suoi obiettivi.

Uniti e non divisi
L’UPSA non ritiene costruttivo mettere il trasporto pubblico contro il traffico motorizzato privato (TMP). Il presidente centrale dell’UPSA Urs Wernli richiama tuttavia l’attenzione sul fatto che “lo sviluppo del trasporto pubblico è già regolato con il fondo per il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF), approvato dalla popolazione, mentre il futuro del fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) è ancora molto incerto nel quadro dell’attuale dibattito parlamentare”. Chi ritiene che la futura pianificazione del traffico non dovrebbe essere un gioco tra forze politiche che tentano il tutto per tutto, dirà Sì all’iniziativa “Per un equo finanziamento dei trasporti”, perché dietro alla futura pianificazione dei trasporti, conclude Urs Wernli, “c’è molto di più”.
 



«Ogni giorno le code causano alle nostre imprese ingenti perdite sulla cifra d'affari»

17 maggio 2016 agvs-upsa.ch - Anno dopo anno, 21'000 ore di coda sulle strade costano alla Svizzera 1,5 miliardi di franchi. A risentirne sono in prima linea i pendolari e le imprese. Hans-Ulrich Bigler, direttore dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) e Consigliere nazionale PLR del Cantone di Zurigo, ha le idee chiare: solo l'iniziativa «per un equo finanziamento dei trasporti» può cambiare la situazione.

Signor Bigler, il 9 maggio, assieme ad altri rappresentanti dell'economia e dell'industria, ha intensamente perorato il Sì all'iniziativa «per un equo finanziamento dei trasporti», sostenendo che l'economia ha bisogno di una rete stradale moderna e funzionante.
Hans-Ulrich Bigler: In Svizzera stiamo in coda ogni anno più di 21'000 ore. È una situazione insostenibile che possiamo risolvere con l'iniziativa della vacca da mungere. Dalle code risultano costi per la società e l'economia di oltre 1,5 miliardi di franchi. Negli anni le strade sono state trascurate. Ora dobbiamo agire e investire sistematicamente nell'infrastruttura stradale. Questa richiesta riceve un ampio sostegno e non solo da parte degli automobilisti. Anche gli autobus, i tram e le autopostali utilizzano la strada e restano spesso intrappolati nel traffico. A causa del differimento dei progetti, ad esempio per le strade di circonvallazione, spesso il traffico si addensa nei quartieri anziché fluire su strade moderne. Dobbiamo mobilitare tutte le persone penalizzate da questa situazione affinché votino a favore dell'iniziativa sulla vacca da mungere.

Finora l'importanza fondamentale per l'economia svizzera di una rete stradale estesa era rimasta in secondo piano nella campagna per la votazione. Perché viene portata intensamente alla ribalta solo ora?
Sottolineiamo questa importanza da mesi. Il problema è grave perché da anni le ore trascorse in coda hanno raggiunto dimensioni insostenibili. Le nostre imprese restano bloccate nel traffico e questo sottrae tempo alle visite ai clienti e agli incontri con i partner. Per molti dipendenti raggiungere il luogo di lavoro è come passare sotto le forche caudine. Se vogliamo risolvere il problema dobbiamo agire di conseguenza e impiegare correttamente i mezzi necessari per l'ampliamento e la manutenzione delle strade, anziché far scomparire miliardi di contributi nella cassa generale della Confederazione..

Quanto è intenso il sostegno a questa causa da parte delle PMI da lei rappresentate? Quanto s'impegnano i soci dell'Unione svizzera delle arti e mestieri nell'ambito di questo progetto di votazione?
La Camera svizzera delle arti e mestieri, il parlamento dell'USAM, ha votato all'unanimità per il Sì. Le PMI sono molto sensibili a questo tema. Per loro le code significano ogni giorno gravi perdite in termini di cifra d'affari. Lo dimostrano gli esempi portati alla nostra conoscenza. Un'azienda di trasporti perde ogni giorno 6000-7000 franchi a causa delle code. Un'azienda di taxi praticamente non riesce più a evitare gli ingorghi sul suo tragitto principale. Si tratta di condizioni economiche generali di fondamentale importanza, ormai fuori controllo. Occorre ripristinarle e ci riusciremo grazie all'iniziativa della vacca da mungere.

Un giorno dopo la sua conferenza stampa, basta uno sguardo per rendersi conto che i media hanno scarsamente recepito le sue argomentazioni o quelle delle PMI. Per quale motivo?
Tutto sommato la conferenza stampa è stata ben frequentata, se si considera che è quasi a ridosso della votazione. Ma occorre chiarire che per vincere una campagna sulla votazione non basta una singola conferenza stampa. Dobbiamo compiere uno sforzo costante e continuo di informazione e convincimento. Le nostre argomentazioni sono state recepite, ma dobbiamo insistere. Perché dobbiamo contrastare oppositori forti, spesso non molto accurati sui fatti.

Manca meno di un mese alla votazione del 5 giugno. Come si collocano oggi i sostenitori in questa corsa?
Nelle ultime settimane prima della votazione tutto si gioca sulla mobilitazione. Le argomentazioni sono state illustrate. Vincerà chi sarà più bravo a portare il proprio schieramento alle urne.

 


"Per la mobilitazione le argomentazioni plausibili sono decisive"

6 maggio 2016 agvs-upsa.ch – Tra un mese la popolazione svizzera voterà sull'iniziativa "per un equo finanziamento dei trasporti". Charles Blättler, presidente della direzione ESA, spiega in un'intervista di UPSA online, come l'ESA sostiene l'iniziativa, cosa ne pensa dei tagli preannunciati dagli avversari e il motivo per cui si dichiara ottimista.

Signor Blättler, uno dei fattori chiave per vincere una votazione è la mobilitazione. I movimenti di sinistra ci riescono solitamente molto bene, ma non si può dire altrettanto di quelli di destra. Secondo lei, perché le cose stanno così?
Per me non è tanto una questione di sinistra o destra, quanto piuttosto della plausibilità delle argomentazioni che portano alla mobilitazione nelle correnti politiche. Ad esempio, argomentazioni valide hanno mobilitato molti sostenitori per un equo finanziamento dei trasporti già al momento della proposta d’aumento del prezzo della vignetta, tanto che la proposta è stata bocciata.

In che misura l'ESA sfrutta la propria rete capillare di clienti e fornitori per fare pubblicità all'iniziativa? E in che modo l'ESA fa pubblicità all'iniziativa?
Con auto-schweiz abbiamo concordato le seguenti misure in funzione della data della votazione: con la spedizione del periodico ESA "Express", circa 14'000 tra cotitolari ESA e clienti riceveranno il flyer ufficiale con la raccomandazione di approvare l'iniziativa. Inoltre, il flyer ufficiale sarà recapitato con le fatture ESA a circa 4000 o 5000 clienti. Il flyer sarà disponibile poi anche in tutte le sedi ESA nei locali di vendita, dove saranno affissi in posizione ben visibile pure i manifesti dell'iniziativa. Oltre a ciò, nella newsletter ESA ci sarà un articolo informativo sull'iniziativa, con un link al relativo sito web. E ancora, sulla homepage ESA è presente una nota sull'iniziativa con la data della votazione, sempre con link al relativo sito web. All'assemblea generale ESA del 25 maggio 2016 a Interlaken daremo poi la parola a una personalità nota che parlerà dell'iniziativa a un pubblico di circa 1000 partecipanti. Inoltre, tutti i presenti all'assemblea ESA riceveranno un "Biberli della votazione" come gadget. Infine, su tutti i messaggi e-mail inviati dall'ESA, sotto la firma del mittente sarà riportata la nota per il Sì all'iniziativa (con testo, immagine e sito web).

L'argomentazione cardine degli avversari è il denaro che verrà a mancare in seguito all'approvazione dell'iniziativa della vacca da mungere e che dovrà essere recuperato con tagli nel settore militare e della formazione. Come controbatte?
Nonostante l'importanza di una buona difesa nazionale e soprattutto di una buona formazione, non è ammissibile che siano sempre e solo gli automobilisti l'unica vacca da mungere della nazione e che le sempre crescenti imposte sui trasporti scompaiano nelle casse federali senza alcuna trasparenza. L'approvazione dell'iniziativa "per un equo finanziamento dei trasporti" instaura finalmente la necessaria trasparenza e i mezzi potranno essere finalmente utilizzati per gli scopi per cui sono stati raccolti, ossia per gli urgenti progetti stradali necessari ad assicurare la mobilità così importante per la Svizzera.

In che misura si dichiara ottimista in vista del 5 giugno?
Sono ottimista. Sarà certamente determinante riuscire a mobilitare un numero sufficiente di sostenitori della nostra causa.
 


L’iniziativa della vacca da mungere quale salvataggio del progetto FOSTRA

3 maggio 2016 agvs-upsa.ch - La Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale (CTT-N) ha terminato la discussione sul Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Mentre che una maggioranza sostiene il potenziamento strategico, l’integrazione del decreto federale concernente la rete delle strade nazionali e la soluzione del fondo, il finanziamento del FOSTRA è invece assai controverso. La relativa parte del progetto, che prevede anche un aumento dell’imposta sugli oli minerali pari a 4 centesimi per litro di benzina, è stata respinta da una maggioranza della commissione. Perciò è chiaro: con l’accettazione dell0’iniziativa della vacca da mungere il 5 giugno, non solo si eviterà un aumento del prezzo della benzina, ma si salverà nel contempo il progetto FOSTRA.

La decisione odierna della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Consiglio nazionale lo sottolinea: la cosiddetta “iniziativa della vacca da mungere” è più utile che mai. Certamente, una chiara maggioranza della commissione è a favore della decisione di creare un fondo per i progetti stradali e di realizzare un concreto potenziamento della rete stradale nazionale. Per contro, il finanziamento – in particolare l’aumento della tassa sugli oli minerali di 4 centesimi per litro di benzina – è ancora estremamente controverso.

Con l’iniziativa “per un equo finanziamento dei trasporti”, sulla quale si voterà il 5 giugno, si creerebbe una base finanziaria duratura per l’ampliamento e la manutenzione dell’infrastruttura stradale. L’iniziativa ha sempre rappresentato un’alternativa al controverso finanziamento del progetto FOSTRA. Con l’odierna decisione negativa della maggioranza commissionale sul finanziamento mediante un ulteriore aumento dell’imposta sugli oli minerali, il finanziamento del FOSTRA è tuttora poco chiaro.

Chi vuole salvare il FOSTRA non può esimersi, il 5 giugno, di porre un SÌ nell’urna. Con ciò si dimostra che l’iniziativa per un equo finanziamento dei trasporti e il progetto FOSTRA non sono inconciliabili – come viene talvolta affermato dagli oppositori all’iniziativa – bensì si completano a vicenda. Dopo un’accettazione della cosiddetta “Iniziativa della vacca da mungere” il 5 giugno, il progetto FOSTRA potrà essere adeguato conformemente dal Parlamento per ciò che riguarda il finanziamento. Il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato potrebbe così essere creato e finanziato, senza andare a colpire gli utenti della strada con un aumento di imposte e tasse.


Gazzetta informativa dell’iniziativa „per un equo finanziamento dei trasporti“

2 maggio 2016 agvs-upsa.ch - „Andiamo avanti!“: così si chiama la gazzetta informativa dell’„Iniziativa della vacca da mungere“, che nei prossimi giorni perverrà a tutti i fuochi svizzeri per illustrare i tanti motivi per cui votare SÌ il 5 giugno.

La gazzetta dà voce a politici, esponenti delle associazioni economiche e comuni cittadini che spiegano perché votare SÌ il 5 giugno. Anche il Presidente centrale Urs Wernli si spende per un equo finanziamento dei trasporti e, di conseguenza, contro ulteriori oneri finanziari a carico degli automobilisti e in favore dei 4000 membri UPSA e dei relativi 35’000 collaboratori. Eccone la dichiarazione:

„I garagisti si occupano della manutenzione della maggior parte dei circa sei milioni di veicoli in Svizzera. Essi sono dunque gli interlocutori di riferimento e i fiduciari degli automobilisti. Non è nell’interesse degli utenti delle strade pagare sempre più tasse per poi stare fermi ancora più a lungo in coda. Non è neanche nel loro interesse aumentare costantemente il grado di finanziamento proprio delle strade, che già tende al 90%, continuando ad avere la peggio rispetto al trasporto pubblico, che gode invece di ingenti sovvenzioni. Non è corretto perché non è equo. L’UPSA non è contro il trasporto pubblico. La mobilità del futuro richiede però equità nel rapporto tra il trasporto pubblico e quello individuale motorizzato. Equità vuol dire parità di trattamento, cosa che oggi non è affatto garantita.“
 



Iniziativa della vacca da mungere: 52% per il SÌ

22 aprile 2016 agvs-upsa.ch - Se si votasse ora, l’iniziativa „per un equo finanziamento dei trasporti“ verrebbe accettata. Questo è l’esito dell’attuale sondaggio di Tamedia.

Secondo il sondaggio della casa editrice zurighese Tamedia, condotto tra 19‘605 aventi diritto di voto, l’iniziativa per un equo finanziamento dei trasporti (Iniziativa della vacca da mungere) avrebbe buone possibilità di passare. Il 52% è infatti a favore, contrario è invece il 37%. Un votante su dieci è ancora indeciso.

Walter Wobmann, consigliere nazionale UDC e co-promotore dell’iniziativa, ha dichiarato al giornale per pendolari 20 Minuten, pubblicato da Tamedia, che ancora non è fatta. Per Wobmann la campagna, infatti, è appena entrata nel vivo. «È palese che gli utenti del trasporto privato vengono vessati e che è necessario un correttivo.» Secondo il consigliere, le ferrovie continuano ad espandersi mentre la Confederazione trascura le strade.

 



«Un No avrebbe conseguenze dirette per i garagisti»

20 aprile 2016 agvs-upsa.ch - L’UPSA si impegna fortemente nella campagna per l’iniziativa «per un equo finanziamento dei trasporti». L’Unione chiede che le future imposte pagate dagli utenti delle strade rifluiscano nell’infrastruttura stradale. Abbiamo chiesto ad Andreas Burgener, direttore di auto-schweiz, quale ruolo abbiano i garagisti nella campagna ante-votazione.

Signor Burgener, l’UPSA si batte tenacemente in favore dell’iniziativa «per un equo finanziamento dei trasporti», su cui si voterà il 5 giugno. Quanto sono importanti i garagisti e la loro associazione nella mobilitazione?
Andreas Burgener: Bastano due parole: molto importanti. I garagisti sono moltiplicatori indispensabili perché ogni giorno entrano in contatto con innumerevoli automobilisti e motociclisti snervati dalle code che vorrebbero solo muoversi senza impedimenti. Con un piccolo Biberli o un volantino li si può informare della votazione del 5 giugno in modo rapido e semplice...e ricordare quali sono le due lettere da barrare sulla scheda di voto.

Attualmente sono in corso le giornate d’azione presso i garagisti UPSA. Come potete sostenerli nella campagna ante-votazione voi del Comitato?
Cerchiamo di essere il più presente possibile nei media affinché i garagisti sfondino una porta aperta presso i loro clienti e questi abbiano già sentito parlare dell’equo finanziamento dei trasporti. Così costa meno fatica informarli e convincerli. Al resto ci pensa la visibilità della campagna sui manifesti, in Internet e nelle inserzioni.

Come possono i garagisti fornire sostegno e ottenere del materiale informativo?
Regalare un Biberli e un sorriso a chi ritira il proprio veicolo è molto più eloquente di qualsiasi dibattito politico approfondito. È un gesto assolutamente innocuo che sensibilizza il cliente al nostro intento in modo simpatico. Per dare informazioni più dettagliate si dovrebbero avere volantini a portata di mano, ancora meglio se raccolti nel portavolantini da noi fornito. Peraltro, l’opuscolo accompagna perfettamente le fatture. Infine ci sono manifesti e adesivi per l’auto. Il materiale per la campagna può essere ordinato alla pagina www.finanziamento-equo-trasporti.ch tramite il modulo d’ordine o al punto «contatto».

Secondo lei, quali conseguenze potrebbe avere per i garagisti la vittoria del NO il 5 giugno?
Attualmente molti dei nostri oppositori adducono come argomentazione che il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato FOSTRA è la soluzione migliore. Il Fondo, ora trattato dal Parlamento, ha però una grande pecca, ovvero quella di spillare ancora più soldi agli utenti delle strade aumentando le imposte sul carburante sebbene la parte più consistente di esse venga destinata ad altri scopi. Se i prezzi salgono, si usa meno l’auto e sono necessari meno assistenza e meno ricambi - queste sono le conseguenze dirette per i garagisti. Per questo, prima deve essere accettata l’iniziativa per un equo finanziamento e poi occorre un FOSTRA improntato ad essa.

Quali altri attività sono in programma prima della votazione?
Non vogliamo anticipare troppo ma abbiamo ancora un paio di azioni per sensibilizzare i votanti alle nostre richieste. È come nel motorismo: il 5 giugno vince chi sarà in vantaggio in dirittura d’arrivo. Sino ad allora tiriamo dritto a tutto gas.


 


Informare i vostri collaboratori sui principali argomenti

14 aprile 2016 agvs-upsa.ch - Come sapete, l’UPSA sostiene l’iniziativa “Per un equo finanziamento dei trasporti” con un chiaro SÌ. Diamo che raggiungiamo il nostro obiettivo.

Voi, I soci dell’UPSA beneficiano di questa votazione sia in veste di utenti della strada, sia in veste di fornitori di servizi che, per lo svolgimento della loro attività, devono poter contare su un’infrastruttura stradale solida e sicura.

Per raggiungere insieme questo obiettivo abbiamo bisogno dei vostro aiuto: nel giornatas d’azione nel’aprile 2016, organizzate presso la vostra azienda una merenda mattutina/pomeridiana o un’attività simile per informare i vostri collaboratori sui principali argomenti a favore della vittoria del SÌ alle urne. Nella loro veste di consulenti per tutte le questioni che ruotano intorno alla mobilità, i vostri collaboratori potranno così fornire preziose informazioni sulla votazione anche ai clienti.

Vi serve altro materiale informativo o pubblicitario sulla campagna elettorale? All’indirizzo www.finanziamento-equo-trasporti.ch è possibile ordinarlo online.

Vi preghiamo di inviare a jennifer.isenschmid@agvs-upsa.ch una foto della vostra azione, che potrà essere utilizzata sui canali online e tradizionali dell’UPSA.

Grazie per il vostro efficace e dinamico supporto!
 



5 aprile 2016 agvs-upsa.ch - Le entrate totali della Confederazione derivanti dalle tasse sul traffico su strada sono state dell’ordine di 8,9 miliardi di franchi. Gli introiti federali generati dai trasporti su strada hanno subito così una flessione del 4% rispetto all’anno precedente.

Il 42% circa (3,8 mrd. di franchi) di questa somma è transitato a tutt’altra finalità, vale a dire senza vincolo di destinazione, tramite la cassa federale. Appena il 33% (3,0 mrd. di franchi) è invece andato a scopi legati alle strade, ovvero manutenzione, gestione e ampliamento della rete nazionale. Un sesto (16%; 1,4 mrd. di franchi) è stato investito nel finanziamento dei grandi progetti ferroviari (FTP) - Nuova ferrovia transalpina (NFTA), Ferrovia 2000 e SIF, provvedimenti antirumore, connessione della Svizzera orientale e occidentale alla rete europea ad alta velocità (RAV) - nonché nelle infrastrutture ferroviarie degli agglomerati. Il 5% (473 mio. di franchi) è finito ai cantoni sotto forma di proventi della TTPCP senza vincolo esplicito di destinazione. Del 4% circa (330 mio. di franchi) hanno beneficiato misure di tutela (ambiente, paesaggio e pericoli naturali) nonché ricerca, amministrazione e altre finalità.

Gli utenti della strada (automobilisti, motociclisti e trasportatori) finanziano non solo l’infrastruttura stradale ma forniscono anche un contributo sostanziale all’approntamento della nuova infrastruttura ferroviaria. Essendo però una quota consistente delle tasse sulla strada e sulle auto non vincolata ad alcuna destinazione, come sancito dalla Costituzione federale, gli utenti delle strade hanno contribuito anche nel 2015 a un notevole sgravio del bilancio della Confederazione.


Ecco come potete aiutare!

Nei prossimi giorni tutti i soci UPSA riceveranno per posta dal comitato promotore un pacco contenente 50 flyer, incluso espositore pieghevole di cartone, 1 o 2 manifesti formato A3 e alcuni bracciali luminosi (per la visibilità di pedoni e ciclisti, in particolare bambini), biscotti Biberli e palline antistress. Ci sarà anche un modulo d'ordine per l'ordinazione di altro materiale. Naturalmente è possibile ordinare anche mediante modulo online o via e-mail.

Dal 18 aprile il comitato dell'iniziativa organizza inoltre una settimana promozionale, durante la quale siete invitati a distribuire ai vostri clienti i gadget e le informazioni contenute nel pacco (es. alla consegna o al ritiro dei veicoli).

Ancora un suggerimento che può aiutarci: allegate un flyer a ogni vostra fattura. Ciò consentirà ai vostri clienti di riflettere a casa con calma sul tema di un equo finanziamento dei trasporti.
 



21 marzo 2016 agvs-upsa.ch - Il 5 giugno l'iniziativa «per un equo finanziamento dei trasporti» offre l'occasione unica di mettere le nostre strade in forma per il futuro. Oggi i promotori hanno presentato la campagna per il Sì con lo slogan «Andare avanti».


La nota iniziativa "della vacca da mungere" è stata depositata in marzo 2014, con oltre 114'000 firme valide, da un comitato interpartitico ampiamente sostenuto. La richiesta è tanto semplice quando comprensibile: il denaro versato dagli utenti della strada e riscosso dallo Stato sotto forma di contributi, imposte e tasse deve essere reinvestito completamente e i modo mirato nell'infrastruttura stradale. La manutenzione della rete stradale e l'eliminazione dei relativi problemi ha la massima priorità, anche e soprattutto per l'economia. Circa il 75% dei trasporti privati e il 60% del traffico merci in Svizzera avvengono sulle strade. Mentre l'economia, la popolazione residente e le esigenze di mobilità sono cresciute enormemente nel corso degli scorsi decenni, la superficie adibita alla circolazione non è stata al passo di questo sviluppo. Le conseguenze sono code quotidiane negli agglomerati, ogni anno nuovi record di ore passate in coda sulle strade nazionali e danni economici per il paese di circa 2 miliardi di franchi all'anno. Fin dall'inizio della campagna per la votazione popolare, il comitato promotore ha reso chiaro che questa situazione non è sostenibile per la Svizzera nel lungo periodo. La necessità d'investimento nell'infrastruttura stradale è indubbia. È ora che sulle nostre strade ricominciamo ad «andare avanti». Quindi la campagna dei promotori si svolge all'insegna di questo motto.

Destinazione vincolata assolutamente logica
Comprensibilmente molti utenti della strada danno per scontato che i contributi della loro vignetta autostradale o l'imposta sugli oli minerali vengano reinvestiti già oggi nell'infrastruttura stradale, il che sarebbe assolutamente logico e giusto. Purtroppo però non è del tutto così. Una grossa fetta, la metà degli introiti sugli oli minerali, finisce nel bilancio generale della Confederazione e va a coprire spese statali generiche. In linea di massima, automobilisti, motociclisti e conducenti pagano già oggi oltre 9 miliardi di franchi l'anno, ma di questi solo 3 miliardi circa vengono impiegati per l'infrastruttura stradale. Al contempo emerge un'urgente necessità d'investimento in questo settore. Le ore passate in coda nel nostro paese segnano un record dietro l'altro, l'eliminazione dei colli di bottiglia non riesce a tenere il passo della crescita del traffico. Urgenti progetti di risanamento devono essere rimandati.

 

Evitare un aggravio degli oneri
Mentre ogni anno una grossa fetta dei proventi derivanti dalle strade finisce dunque direttamente nella casse federali, il mondo politico a Berna discute ripetutamente di aumentare ulteriormente gli oneri a carico degli utenti della strada, nel quadro della creazione del Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA). Di conseguenza, il supplemento fiscale sugli oli minerali lieviterebbe di 4 centesimi a quota 34 centesimi per litro di carburante. Si tratta di una misura assolutamente inutile che andrebbe a pesare sulle tasche dei pendolari e delle imprese svizzere. L'approvazione dell'«iniziativa della vacca da mungere» metterebbe a disposizione ogni anno circa 1,5 miliardi di franchi in più per progetti stradali, senza oneri aggiuntivi per gli utenti della strada e senza sottrarre contributi ai trasporti pubblici. Con la sua destinazione vincolata, l'iniziativa «per un equo finanziamento dei trasporti» assicura che in futuro i mezzi già disponibili siano utilizzati correttamente, rendendo dunque superflui eventuali aumenti di imposte e tasse per gli utenti della strada. Inoltre, esprimendosi per il sì il 5 giugno, questi sarebbero completamente nelle mani degli elettori svizzeri. Infatti, si passa qui alla seconda parte dell'iniziativa: futuri rincari o l'introduzione di imposte, tasse e contributi richiederebbe poi un referendum facoltativo.

 


Feld für switchen des Galerietyps
Bildergalerie