Power-to-Gas: da corrente in eccesso a carburante

Power-to-Gas: da corrente in eccesso a carburante

L'idea è geniale: se la corrente in eccesso prodotta da impianti solari ed eolici venisse sfruttata come carburante, decine di migliaia di auto potrebbero muoversi grazie all'energia svizzera senza emissioni di CO2. Peccato che non sia così facile.

In sé e per sé la strategia è semplice: con i cosiddetti carburanti su base elettrica, le energie rinnovabili in eccesso potrebbero essere sfruttate per una mobilità assolutamente CO2-neutrale. E di eccedenze ce ne saranno. Christian Bach, responsabile del settore Sistemi di propulsione per veicoli del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA), prevede infatti che, con la nuova Strategia energetica 2050, verrano generati da 4,5 a 9 TWh di corrente in eccesso all'anno. Ma come sfruttarli? Secondo gli esperti dell'EMPA, attualmente ci sono tre procedimenti.

1. Batterie
La corrente in eccedenza verrebbe immagazzinata in batterie di rete e utilizzata per ricaricare le auto elettriche. La corrente così accumulata, però, si dissipa rapidamente. In più, le auto elettriche non sono ancora a prova di vita quotidiana come quelle a benzina o diesel. La loro autonomia, ad esempio, è molto ridotta.

2. Idrogeno
L'energia potrebbe essere trasformata in idrogeno (H2) grazie a impianti di elettrolisi. La corrente così ottenuta si conserverebbe a lungo. Gli automobilisti hanno però ancora paura dell'idrogeno. Inoltre, non esiste ancora l'infrastruttura e i veicoli sono cari.

3. Power-to-Gas
L'idrogeno ottenuto non verrebbe utilizzato direttamente come carburante ma trasformato, insieme alla CO2 (ad es. di impianti di produzione di biogas), in metano sintetico (CH4), quindi stoccato e sfruttato da veicoli a gas naturale/biogas. A parte la realizzazione dei relativi impianti di produzione, non ci sarebbero ostacoli. Le auto ci sono già e sono accessibili, esiste una rete di distributori (attualmente 140 stazioni di rifornimento di gas naturale/biogas in Svizzera) e, una volta immagazzinata, la corrente non si dissipa.

Power-to-Gas sarebbe quindi l'alternativa più pratica per trasformare in carburante l'energia in eccesso. Persino la costruzione di impianti di trasformazione sarebbe semplice ed economica. Secondo Christian Bach, un impianto compatto riuscirebbe a star dentro a due container.

La magagna
Troppi condizionali - in Svizzera siamo ancora ben lontani dal poter attuare il Power-to-Gas. «Non succederà niente fino a quando a gestori, importatori e costruttori dei veicoli alimentati con carburanti sintetici, prodotti in Svizzera e CO2-neutrali non verranno conteggiate le emissioni ridotte di CO2 nel quadro del regolamento delle emissioni dei veicoli», sintetizza Christian Bach. E prima che ciò avvenga ne passerà di tempo. Il Consiglio federale ha infatti respinto la relativa mozione presentata nel settembre 2014 da Thomas Böhni, Consigliere nazionale del Partito verde liberale.

L'evento informativo in Piazza federale
Thomas Böhni però non molla. Domani, giovedì 18 giugno, il verde liberale proporrà un evento informativo dedicato alla produzione di diesel sintetico su base idroelettrica, organizzato in Piazza federale a Berna. Lì cercherà di convincere gli altri parlamentari della bontà dell'idea. Anche il Consigliere federale Johann Schneider-Ammann rivolgerà brevemente la parola ai presenti. L'evento si terrà dalle 13 alle 14.

Per ulteriori informazioni: www.cleanfuelnow.com
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