Showrooms et autolavaggi sono autorizzati a riaprire

La gioia regna

Showrooms et autolavaggi sono autorizzati a riaprire

24 febbraio 2021 agvs-upsa.ch – A partire dal 1° marzo, i veicoli possono di nuovo essere venduti negli showroom e all'aperto – nel rispetto dei concetti di protezione applicabili.  

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Fonte: Media UPSA
 
Signora Solari, cosa significa la decisione del Consiglio federale per i garagisti?
Olivia Solari, giurista UPSA: Al momento sappiamo che i nostri soci possono riaprire gli showroom e quindi tornare a vendere i veicoli sul posto, in presenza.  L’obbligo dell’home office resta in vigore così come il divieto di organizzare eventi, che si ripercuote sulle fiere di primavera.

Cosa significa la decisione per gli autolavaggi? 
Non ci sono più restrizioni per gli orari di apertura da parte del Consiglio Federale. A partire dal 1° marzo, gli autolavaggi potranno essere quindi anche aperti di nuovo la domenica e dopo le 19.

Quali misure di igiene e protezione restano valide?
Per ora sappiamo solo che ci saranno ulteriori limitazioni per il numero di visitatori nei negozi ecc. Speriamo che l’ordinanza fornisca presto maggiori dettagli in modo da poter informare adeguatamente i nostri soci.

Quanto è contato l’impegno dell’UPSA?
Nel periodo precedente alla decisione di oggi, l’UPSA si è impegnata sia a livello politico che legale a vantaggio dei propri soci. Insieme a auto-suisse, all’Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) e ad altre associazioni siamo riusciti a includere i nostri soci in questa prima fase di riapertura.

Quali sono i prossimi passi dell’UPSA?
Consulteremo le basi legali non appena saranno disponibili online e informeremo quanto prima le aziende associate. Inoltre adegueremo i piani di protezione, che saranno resi disponibili online in tutte e tre le lingue al più presto.

Piano di protezione per autofficine.

Factsheet «Informazioni legali sul coronavirus».
pd. Lunedì 1° marzo 2021 potranno riaprire i negozi, i showroom dei garagisti,  i musei e le sale di lettura delle biblioteche e gli impianti sportivi e per il tempo libero all’aperto, quali le aree esterne dei giardini zoologici e botanici. All’aperto saranno di nuovo consentiti anche gli incontri tra familiari e amici e le attività sportive e culturali con non oltre 15 persone. I ragazzi e i giovani adulti fino a 20 anni potranno riprendere la maggior parte delle attività sportive e culturali. È quanto ha deciso il Consiglio federale nella sua seduta del 24 febbraio dopo avere consultato i Cantoni. La prossima fase di riapertura è prevista il 22 marzo, a condizione che la situazione epidemiologica lo consenta.

Con una riapertura prudente e graduale, il Consiglio federale intende ridare un po' di ossigeno alla vita sociale ed economica, anche se la situazione epidemiologica resta fragile a causa delle nuove, e più contagiose, varianti del virus in circolazione. La prima fase di riapertura prevista dal 1° marzo interessa sostanzialmente attività compatibili con l'obbligo della mascherina e il rispetto delle regole di distanziamento, cui prendono parte soltanto poche persone e in cui i contatti avvengono all'aperto. Oltre che del rischio di trasmissione del virus, il Consiglio federale ha tenuto conto anche di aspetti sociali ed economici.

La prossima fase di riapertura è prevista il 22 marzo e sarà preceduta dalla consultazione dei Cantoni a partire dal 12 marzo e dalla decisione del Consiglio federale il 19 marzo. Gli allentamenti ipotizzabili riguardano, fra l'altro, le manifestazioni culturali e sportive in presenza di pubblico in spazi circoscritti, l'obbligo del telelavoro, la pratica dello sport in locali al chiuso e la riapertura delle terrazze dei ristoranti. 

Per valutarne la fattibilità, il Consiglio federale si baserà su una serie di indicatori: il tasso di positività, che deve restare al di sotto del 5 per cento; l'occupazione dei letti nei reparti di terapia intensiva con pazienti COVID-19, che non deve superare le 250 unità; il numero di riproduzione medio negli ultimi sette giorni, che deve restare inferiore a 1 e, da ultimo, l'incidenza della malattia calcolata su 14 giorni che, il 17 marzo, non dovrà superare il valore del 1° marzo, giorno delle prime riaperture. Prima di prendere le sue decisioni, il Consiglio federale procederà a una valutazione complessiva di questi indicatori. Se nelle settimane a venire la situazione epidemiologica dovesse evolvere favorevolmente, il 22 marzo il Collegio governativo potrebbe prendere in considerazione anche la riapertura dei locali al chiuso dei ristoranti, la ripresa di altre attività al chiuso e il ritorno all'insegnamento presenziale nelle scuole universitarie.

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