Successo per il settore dell’auto al Consiglio nazionale

Mozione Pfister

Successo per il settore dell’auto al Consiglio nazionale

17 settembre 2020 agvs-upsa.ch – Nella sessione autunnale, il Consiglio nazionale ha adottato la mozione Pfister con 133 voti contro 56. La Camera bassa dà così un segnale importante per la concorrenza leale nel settore dell’auto, a favore di automobilisti e garagisti.​
 
La prima piacevole sorpresa è stata l’inclusione della mozione nel programma della sessione autunnale. Il sì schiacciante di mercoledì giunge ora come un forte segnale del Consiglio nazionale a favore di una concorrenza libera e leale. PPD, PS e PVL hanno votato compatti a favore della mozione del consigliere nazionale del PPD Gerhard Pfister insieme a numerosi esponenti dell’UDC, mentre i Liberali e i Verdi hanno seguito la raccomandazione del Consiglio federale di respingere la mozione.
 
La mozione, dal titolo leggermente ingombrante «Garantire l’applicazione della legge sui cartelli nel commercio di autoveicoli», si basa sulla Comunicazione autoveicoli emanata nel 2002 dalla Commissione della concorrenza (Comco), in virtù dell’articolo 6 della legge sui cartelli (Lcart), che intende permettere ai garagisti di trattare più marche di auto o di scegliere liberamente dove acquistare veicoli nuovi, pezzi di ricambio e accessori, per proteggere gli automobilisti e i garagisti contro le distorsioni della concorrenza e le pratiche di isolamento del mercato.

Secondo il consigliere nazionale del PPD Gerhard Pfister sta accadendo l’esatto contrario: nel testo della mozione, Pfister denuncia i «contratti capestro» con cui i fabbricanti internazionali di autoveicoli vincolano i garagisti svizzeri, limitando così la libera concorrenza. Mediante contratti unilaterali, cercano di instaurare rapporti di dipendenza a scapito dei garagisti. Anche l’accesso a informazioni tecniche necessarie per la riparazione diviene sempre più difficile, limitando la libera concorrenza, a svantaggio dei garagisti e degli automobilisti loro clienti.

La mozione chiede che la Comunicazione veicoli confluisca finalmente in un’ordinanza e divenga dunque efficace e vincolante anche per i tribunali e le autorità. La mozione Pfister non crea dunque una nuova legge, bensì si limita a garantire l’effettiva applicazione di una normativa esistente da quasi 20 anni. 

Di fatto, la Comco non è stata ancora in grado di far rispettare la Comunicazione veicoli. Tutte le denunce di clienti e garagisti vengono così inoltrate ai tribunali civili, i quali però, non essendo vincolati a rispettarla, la ignorano. Di conseguenza, i consumatori e i garagisti che vogliono far valere le regole della Comunicazione veicoli rispetto ai fabbricanti internazionali perdono le cause in tribunale. 

L’UPSA, insieme a varie associazioni (VSS, Carrosserie Suisse, SAA, ACS, VFAS, 2ruote Svizzera e i sindacati Unia e Syna), si è fortemente impegnata a favore della mozione Pfister e si adopererà per l’interesse del settore svizzero dell’automobile anche nel Consiglio degli Stati, che tratterà la mozione come seconda Camera. La data non è ancora nota. I media UPSA vi terranno aggiornati al riguardo.

Fonti: Esther Studerus, parlament.ch
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