UPSA e USTRA si confrontano

Targhe professionali

UPSA e USTRA si confrontano

2 settembre 2020 agvs-upsa.ch – Guidare un veicolo con targa professionale all’estero può comportare multe salate. L’UPSA torna a sensibilizzare i suoi associati in merito a questa problematica. Ma quali sono le novità? ​



az. In caso di transito all’estero si applica la Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale dell’8 novembre 1968, che ogni paese interpreta diversamente. In caso di guida con targhe professionali svizzere all’estero non sono esclusi problemi, per questo tali viaggi sono sempre a rischio e pericolo di chi guida. 

Lavorando a stretto contatto con l’Ufficio federale delle strade USTRA, l’UPSA si impegna a fondo affinché la situazione cambi in qualche modo. Dopo un secondo confronto, possiamo dire con fiducia che qualcosa si muove! Insieme stiamo affrontando le questioni aperte con i paesi confinanti e cerchiamo di trovare soluzioni ottimali, affinché nulla ostacoli il passaggio del confine con targhe professionali. 

Fino alla conclusione dei negoziati con i paesi interessati e con l’Ufficio federale delle strade USTRA, occorrerà ancora un po’ di pazienza. Ma una cosa è certa: la fine delle trattative non è mai stata così vicina. 

Fino a quel momento, l’UPSA rinnova l’invito ad attenersi ai punti principali (raccolti dal servizio legale dell’unione): 

Alto là al confine!
Dal punto di vista del diritto doganale non vi sarebbero impedimenti. Quello della circolazione prevede invece dei casi in cui chi valica i confini con una targa professionale può essere multato. Solo gli autoveicoli con una targa assegnata da un’autorità statale estera (uffici della circolazione stradale) sono infatti ammessi alla circolazione internazionale. Essendo rilasciate da un garagista anziché da una pubblica autorità, le targhe professionali non rispondono quindi a questo criterio.  Pertanto l’UPSA sconsiglia vivamente la circolazione all’estero con le targhe professionali.
 
Solo per i professionisti
Le targhe professionali vengono rilasciate solo alle aziende delle dimensioni stabilite dall’Allegato 4 dell’Ordinanza sull’assicurazione dei veicoli (OAV). I garagisti a tempo perso, quindi, non hanno diritto alle targhe.
 
Per titolari, dipendenti e potenziali acquirenti
Secondo l’art. 25 par. 1 OAV le targhe professionali possono essere utilizzate solo quando il titolare o un dipendente dell’azienda è alla guida del veicolo o accompagna il conducente. Il loro uso è permesso anche ai congiunti del titolare o dei dirigenti dell’impresa. Se il trasferimento di un veicolo è effettuato nell'interesse dell'azienda, altre persone incaricate dal titolare o dal dirigente dell'azienda possono far uso delle targhe professionali, ma devono guidare esse stesse il veicolo (art. 25 par. 2 OAV). Inoltre, eventuali acquirenti possono provare per una corsa non accompagnata i veicoli muniti di targhe professionali se questi ultimi sono in grado di funzionare con sicurezza e soddisfano le prescrizioni. Il titolare deve tenere un registro in cui riportare queste corse e conservarlo per un biennio (art. 25 par. 3 OAV).
 
La vignetta: non obbligatoria ma consigliata
Fondamentalmente, i veicoli a motore e i rimorchi con un peso complessivo di massimo 3,5 t devono avere la vignetta. Quelli muniti di targa professionale fanno però eccezione nei giorni lavorativi. Vale la pena ricordare che, ovviamente, la domenica non è un lavorativo. Lo stesso dicasi per i festivi, che peraltro variano da cantone a cantone. Per evitare di dover controllare ogni volta se in un dato cantone sia festa o meno, si consiglia di munire di vignetta i veicoli contrassegnati da targhe professionali. Così, si sventa il pericolo di multe salate.


Immagine: Amministrazione federale delle dogane
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