Atelier de la Concurrence: Il concessionario deve necessariamente comunicare i dati del cliente?

Dati del cliente

Atelier de la Concurrence: Il concessionario deve necessariamente comunicare i dati del cliente?

28 novembre 2016 agvs-upsa.ch - I dati del cliente costituiscono la base centrale per un rapporto commerciale proficuo e duraturo con garagisti e concessionari. A questi dati sono interessati naturalmente anche i produttori e gli importatori, che vincolano per contratto i concessionari alla relativa comunicazione. A questo punto sorge la domanda: tutto questo è lecito rispetto al diritto della concorrenza?



L'utilizzo e l'inoltro dei dati del cliente e del veicolo nel settore automobilistico è stabilito essenzialmente nei contratti dei concessionari e d'assistenza. Questa clausola può essere tra l'altro discriminante del fatto che il produttore o l'importatore decidano di stipulare o meno un contratto con il relativo concessionario. In questi contratti si stabilisce solitamente che i concessionari e i partner dell'assistenza s'impegnano a trasmettere senza riserve i dati del cliente all'importatore o al produttore. Tale scambio avviene solitamente tramite una banca dati centrale.

Per conto dell'Unione professionale svizzera dell'automobile (UPSA), la Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften ZHAW ha esaminato accuratamente questa pratica rispetto al diritto dei cartelli. Giovedì sera, nell'ambito della serie di conferenze Atelier de la Concurrence di Berna, il direttore del Centro per il diritto commerciale e sulla concorrenza presso la ZHAW, Patrick L. Krauskopf, ha fornito per la prima volta informazioni sui risultati della ricerca.

Sebbene Krauskopf non si sia voluto ancora sbilanciare, ha annunciato che il suo istituto è giunto alla conclusione che di fatto il singolo concessionario non abbia al momento altra scelta che comunicare senza riserve i dati aggiornati del cliente. Un rifiuto potrebbe portare infatti alla disdetta del contratto di concessionario. Rispetto al diritto della concorrenza di per sé, Krauskopf ritiene di aver individuato almeno un accenno di abuso del potere di mercato.

Lo studio sarà disponibile ai membri UPSA dal 1° dicembre 2016 online su www.agvs-upsa.ch o in formato cartaceo presso la sede UPSA alla Mobilcity.


 
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