Dove Opel fa mangiare la polvere alla concorrenza

Dove Opel fa mangiare la polvere alla concorrenza

28 gennaio 2016 agvs-upsa.ch - Gli acquirenti di auto s’informano sempre più spesso in Internet; su questo sfondo YouTube, con oltre un miliardo di utenti al giorno, si rivela un’importante fonte di informazioni. Da un confronto dei canali delle cinque principali case automobilistiche tedesche su YouTube, effettuato da Rockit Internet, emergono risultati sbalorditivi.

Di recente David Mogensen, responsabile del marketing B2B di YouTube, ha rivelato quanto sia importante la piattaforma di video per l’acquisto di auto. YouTube ha infatti influito direttamente sulla decisione di acquisto di circa il 70% dei clienti che avevano consultato il canale per farsi un’idea di quale auto comprare. Secondo Mogensen, che fa riferimento al Media Consumption Report di TNS, YouTube avrebbe dunque un impatto più forte della pubblicità televisiva, dei quotidiani e delle riviste dedicate alle auto.

L’agenzia online tedesca Rockit Internet analizza cifre rilevanti a livello di canale e video, confrontandole con i canali dei 100 principali YouTuber in Germania. E stando a quanto scritto da Ralf Zmölnig, amministratore di Rockit Internet, solo Opel è riuscita a fare bella figura: «Fatta eccezione per Opel, tutti i canali necessitano di ampi o ampissimi interventi di ottimizzazione.»

Secondo Rockit Internet, Opel convince per l’alta frequenza dei caricamenti, la promozione di altri video e il buon rapporto tra Like e Dislike. Si troverebbe sulla buona strada anche Mercedes-Benz, sebbene abbia mancato di integrare il logo del canale, particolare per cui brilla invece Volkswagen; peccato però che la casa di Wolfsburg perda poi punti nella valutazione a causa della mancanza dei «video popolari».  Audi convince per il trailer del suo canale ma pecca di inerzia con meno di due video a settimana. Secondo Rockit Internet, la casa sperpera così il suo potenziale in termini di acquirenti maturato in rete. La maglia nera va a BMW, sul cui canale mancano il relativo trailer e i «video popolari». E anche in fatto di frequenza BMW non riesce a tenere il passo con la concorrenza.

Link all’analisi di Rockit Internet

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