Forum dell'upi sulla pianificazione della mobilità nelle città e negli agglomerati urbani

Forum dell'upi sulla pianificazione della mobilità nelle città e negli agglomerati urbani

26 novembre 2015 agvs-upsa.ch - Mentre negli ultimi anni gli incidenti stradali con feriti gravi e mortali in autostrada e sulle strade extraurbane sono nettamente diminuiti, l'entità del calo registrato sulle strade urbane è appena della metà. L'edizione di quest'anno del forum dell'upi sulla circolazione stradale ha esaminato la questione su quali siano le nuove vie da percorrere per aumentare la sicurezza stradale nelle città e negli agglomerati urbani.

La sicurezza sulle strade svizzere aumenta costantemente: è quanto si può desumere dall'evoluzione delle cifre relative agli infortuni degli ultimi decenni. Tuttavia, analizzando con maggiore attenzione i dati della statistica emerge che non è possibile generalizzare questo risultato positivo. Dalle valutazioni dell'upi, Ufficio prevenzione infortuni, risulta che il miglioramento della sicurezza stradale nelle città e negli agglomerati urbani non è in grado di tenere il passo con quello in autostrada e sulle strade extraurbane. In questi due ultimi tipi di strada il numero degli incidenti con feriti gravi e vittime mortali si è ridotto in modo significativo, sulle strade urbane, invece, la tendenza al calo è appena della metà. Isolando i dati dei ciclisti e dei pedoni si osserva addirittura una stagnazione. «Considerato che si prevede nelle città e negli agglomerati urbani un aumento proprio di questi gruppi di utenti della strada, il quadro che si delinea è tutt'altro che rassicurante», ha spiegato la Direttrice dell'upi Brigitte Buhmann.

Molti aspetti indicano che lo stress da densità del traffico nelle città e negli agglomerati urbani continuerà a crescere in futuro. Lo sviluppo di nuove forme di mobilità procede a ritmo sostenuto; lo spazio pubblico è conteso dalle più svariate forme di mezzi di locomozione, e se ne aggiungono continuamente di nuove. Queste tendenze andranno a scapito della sicurezza, in particolare di quella degli utenti della strada più vulnerabili? La serie di misure tradizionali di cui disponiamo per affrontare le sfide poste sarà sufficiente?

Spesso le proposte di prevenzione degli incidenti stradali all'interno delle località fanno leva sul comportamento dei singoli gruppi di utenti della strada e sono di natura reattiva. Sarebbe però necessario considerare la sicurezza come una delle componenti essenziali di una pianificazione sostenibile della mobilità, come ha illustrato Ellen Townsend, Policy Director presso il Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti ETSC, nella sua relazione al forum, in quanto «la configurazione edilizia delle città si ripercuote altresì sulla sicurezza, la sostenibilità e la salute».

Durante la tavola rotonda Stefan Siegrist, direttore supplente dell'upi, insieme a diverse personalità della politica, della pianificazione della mobilità, della tecnica del traffico e della sicurezza stradale ha trattato sotto diverse angolazioni le possibili strategie per attuare nei nostri agglomerati urbani un'architettura di costruzione sicura.

 
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