Come i fornitori affrontano Omicron

La catena di fornitura regge

Come i fornitori affrontano Omicron

31 gennaio 2022 agvs-upsa.ch – La crisi delle forniture sta spingendo i fornitori svizzeri a reagire sempre più rapidamente e spontaneamente agli sviluppi attuali per poter rifornire i garagisti con la consueta qualità. L’UPSA ritiene inoltre opportuno che i garagisti si sostengano reciprocamente. 

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Fonte: ESA

mig. Secondo Bosch, i garagisti in Svizzera e in tutta Europa stanno di nuovo prestando maggiore attenzione a tenere un assortimento di base in magazzino. «È un buon approccio», commenta Timo Schreiber, Director Customer Supply Chain Services Germany, Austria, Switzerland presso il Gruppo Bosch. E spiega: «Solo chi ha la merce può anche vendere il lavoro e scrivere fatture.» L’approvvigionamento di merci rappresenta attualmente una sfida in tutto il mondo. Bosch punta su alternative creative e rifornisce i clienti nonostante le catene di approvvigionamento sovraccariche e le materie prime scarse. Una task force analizza con cura la situazione per poter agire rapidamente. 

Un ottimo esempio in questo senso: il settore Automotive Aftermarket produce la maggior parte della sua attività legata ai tergicristalli negli stabilimenti di Belgio, Serbia e Cina. A causa della mancanza di container per il trasporto marittimo, nel 2021 Bosch ha noleggiato un treno speciale completo per trasportare in Europa circa 70 container di spazzole tergicristallo con la ferrovia transiberiana. «Costa sì di più, ma nel nostro settore conta la disponibilità», spiega Schreiber.

Secondo l’UPSA, nella situazione attuale può essere opportuno affidarsi a più di un produttore o fornitore di ricambi, almeno per i pezzi standard. Markus Aegerter, membro della direzione UPSA e responsabile del settore Rappresentanza di settore, ricorda che: «In linea di principio le rappresentanze dei marchi sono interessate e addirittura obbligate a utilizzare ricambi originali. Se però non sono disponibili, è possibile ricorrere a alternative della concorrenza, come ad esempio dell’ESA o di Derendinger.»
Non è una soluzione usare i veicoli usati come fornitori di ricambi. A causa della varietà di modelli e delle numerose caratteristiche di allestimento, anche un aumento delle scorte di magazzino è un’opzione solo in misura limitata. «Può essere utile invece lavorare insieme ad altri garagisti per trovare pezzi che al momento sono difficili da reperire», consiglia Aegerter.
 
Per saperne di più sulle soluzioni creative dei fornitori, leggete l’attuale numero di AUTOINSIDE. 
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