«Ogni giorno si impara qualcosa di nuovo»

«Ogni giorno si impara qualcosa di nuovo»

27 aprile 2016 professioneauto.ch - Le aziende dell’UPSA Sezione Uri offrono posti di formazione professionale a circa 60 giovani. La Neue Urner Zeitung ne ha intervistati due, Tobias Bissig e Lucas Schuler. Ecco un estratto dell’intervista.

Perché avete deciso di intraprendere un tirocinio nel ramo dell’auto?
Tobias Bissig: Perché la tecnica e l’artigianato mi hanno sempre interessato. In passato ho smontato e rimontato motorini, quindi la strada che mi ha portato al ramo dell’auto è stata breve.
Lucas Schuler: Anche per me è stato determinante l’interesse per la tecnica. E il fatto che la professione sia molto variegata.  

Chi o che cosa vi hanno sostenuto o addirittura influenzato nella scelta professionale?
LS: La documentazione informativa della campagna Speed-up dell’UPSA Sezione Uri mi ha aiutato a capire cosa mi avrebbe aspettato. Ho partecipato anche a un tirocinio orientativo per essere sicuro che la professione fosse quella giusta per me. Non mi ha influenzato nessuno; sono stato spinto dal mio interesse verso questo lavoro.
TB: Di influssi non ce ne sono stati neanche nel mio caso. È sempre stata la professione dei miei sogni. Durante la scuola abbiamo avuto a nostra disposizione dei video interessanti sulla scelta professionale in cui sono state presentate le professioni del ramo dell’auto. Dopo aver partecipato a un tirocinio orientativo per me la cosa era chiara: questo è ciò che fa per me!

Che cosa vi affascina della professione che stata imparando?
TB: Il fatto che sia una professione variegata, come ha già ricordato Lucas. Oggi si deve cambiare la guarnizione della testa di un cilindro, domani si deve sostituire una frizione. Poi dialogo con i clienti perché bisogna discutere di un problema e quindi risolverlo. E infine c’è il fascino della tecnica dell’auto, che varia - o almeno in parte - da marca a marca. Ogni giorno si impara qualcosa di nuovo.
LS: A me piace, ad esempio, smontare fino all’ultimo componente i motori difettosi e non più in uso e poterne studiare l’anima fin nei minimi dettagli. Così si può tradurre in pratica la teoria che si è imparata a scuola. Qualche volta, però, ci sono problemi particolari che, nonostante tutti gli ausili tecnici, non possono essere risolti subito. In questi casi bisogna, in parte, improvvisare. Bisogna sì agire di propria iniziativa ma spesso la soluzione di problemi è spesso anche lavoro di squadra.quipe.


Ci sono momenti della quotidianità lavorativa che vi fanno passare la voglia?
TB: Ovviamente ce ne sono, come peraltro in tutte le professioni. A me fanno passare la voglia soprattutto i clienti saccenti che sanno già dov’è il problema della loro auto e che insistono anche quando viene fuori che il difetto sta da tutt’altra parte.
LS: Nel mio caso è la gestione del tempo, a volte complicata, soprattutto nei periodi più intensi come l’autunno, quando tutti i clienti vengono per il cambio degli pneumatici. In queste fasi c’è tantissimo da fare in officina e allo stesso tempo il carico di lavoro a scuola è enorme.

Parliamo di scuola professionale: cosa ne pensate delle prestazioni richieste a scuola?
TB: Sono elevatissime. Dobbiamo conoscere un campo specialistico molto ampio, quindi la mole di nozioni da studiare è enorme. E anche i contenuti diventano sempre più complessi. Le conoscenze di elettronica e informatica sono sempre più richieste ma allo stesso tempo devono continuare ad esserci le basi di meccanica.

Tobias Bissig ha 21 anni e vive a Sarnen. Dopo aver assolto una formazione per meccanico di manutenzione di automobili sta ora frequentando il 2° anno aggiuntivo di apprendistato per diventare meccatronico di manutenzione dell’auto. Tobias sta compiendo il tirocinio aggiuntivo presso lo Sport-Garage Uri di Seedorf.

Lucas Schuler vive a Schattdorf ed è al 2° anno di apprendistato per meccanico di manutenzione di automobili. Il 17enne, che ora sta compiendo il suo tirocinio professionale presso l’Auto Service Zentrum di Schattdorf, in seguito vorrebbe assolvere una formazione professionale per macchinista.

L’intervista è stata gentilmente fornita dalla Neue Urner Zeitung.



La scuola professionale impartisce il sapere tecnico. Lucas Schuler (sinistra) e Tobias Bissig con un motore per esercitazioni.
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