L’auto è un fattore economico decisivo in Svizzera

Una rete stradale efficiente e servizi di alta qualità nel settore logistico sono fattori determinanti per garantire il funzionamento dell’economia svizzera.

Lo scorso anno il settore dell’automobile ha fatturato circa 95 miliardi di franchi. Le voci più consistenti sono rappresentate dal commercio di auto, che ha prodotto un fatturato di 15,6 miliardi di franchi, dal settore dei garage (18 miliardi), dal settore dei trasporti (18 miliardi), dal commercio di carburanti (11,5 miliardi) e dall’indotto dell’industria automobilistica (9 miliardi). L’auto non è solo un importante fattore economico per la Svizzera, ma anche un’importante fonte di gettito per la Confederazione, i Cantoni e i comuni. Secondo i calcoli fatti dall’Ufficio federale di statistica, il grado di autonomia finanziaria del trasporto privato supera il 100 percento.

In Svizzera il parco circolante di veicoli a motore è aumentato di oltre l‘1 percento rispetto all’anno precedente. Si tratta quindi di un indizio inequivocabile del fatto che l’importanza della mobilità individuale per l’economia e la società sta aumentando nonostante il dibattito sul cambiamento climatico e la diffusione dello sharing. Negli ultimi dieci anni le prime immatricolazione di veicoli sono aumentate solo lievemente, ovvero del 3,8 percento. Nello stesso periodo il mercato svizzero si è stabilizzato intorno alle 300000 vetture nuove, fatta eccezione per un’impennata a 328139 unità nel 2012. Dacché gli svizzeri utilizzano i loro veicoli sempre più a lungo, il parco veicoli nazionale è arrivato ormai a quota 6,1 milioni di auto.

Dal momento che nel commercio del nuovo i prezzi sono fortemente legati ai tassi di cambio per via delle importazioni, sui prezzi e margini dei professionisti dell’auto grava una forte pressione dalla rivalutazione del franco, in vigore dal 2010/2011. Sul nuovo pesano anche le tasse sul CO2, imposte sui veicoli che producono molte emissioni. In termini di fatturato, le vendite di veicoli nuovi hanno quindi ceduto terreno a quelle delle occasioni e alle attività dei garage negli ultimi cinque anni, pur mantenendo la quota principale del giro d’affari complessivo (circa il 45 percento). Il valore aggiunto lordo del ramo, composto prevalentemente di piccole imprese, è stata pari a 6,9 miliardi di franchi. 

In quanto datore di lavoro, il ramo sta attraversando un periodo difficile. Dal livello record raggiunto nel 2012 il numero di occupati è sceso del 7,3 percento.


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